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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: "scalare" un'ottica
MessaggioInviato: martedì 16 dicembre 2008, 13:49 
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Iscritto il: martedì 13 marzo 2007, 9:53
Messaggi: 422
Località: Verona
Tipo di Astrofilo: Visualista
Domanda da molto neofita in termini di ottica. Se io "scalo" un'ottica, questa funziona ancora? Mi spiego meglio, và...

Supponiamo di prendere un progetto ottico di una certa ottica, se ne moltiplico tutte le dimensioni per due, il progetto è ancora valido e mantiene le stesse caratteristiche? A prescindere dalla meccanica, ovviamente, e anche dalle deformazioni (ho presente la differenza tra un newton da 15 e uno da 30 cm :wink: ) e dalla qualità di lavorazione, parliamo sempre di "teoria", ben distinta dalla "pratica" :mrgreen:

Corollari alla domanda:
1) Il principio vale per le ottiche a rifrazione? (a naso direi di no)
2) e per quelle a riflessione? (a naso direi di si)
3) e i catadiottrici? (sempre a naso, direi di no, perché c'è di mezzo comunque rifrazione)

La cosa mi interessa con riferimento alla progettazione di ottiche di rifrattori, di cui sto cercando di capirne qualcosa. Giusto per fare un esempio pratico, brevetti a parte: se io prendo un Taka FS-60C, e sono molto bravo, e mi rilevo tutte le misure e tutti i raggi di curvatura di tutte le superfici, e tutti gli spessori, moltiplico tutto per tre e faccio un Indigo FS-180C... ...funge? E che caratteristiche avrebbe (aberrazioni)? Parlo sempre di teoria, eh...

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http://stavomeglioaletto.net - LB12 (resto della strumentazione nel "profilo")


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 Oggetto del messaggio: Re: "scalare" un'ottica
MessaggioInviato: martedì 16 dicembre 2008, 16:34 
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Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2006, 9:07
Messaggi: 5198
Località: Savignano sul Rubicone (FC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Mmmmmmh....
Non sono certo un esperto, ma così a naso direi di no, e non solo per i rifrattori, ma più in generale per tutti gli strumenti che hai citato.

Forse l'unico che si salva e per il quale "potrebbe" (ma il condizionale è d'obbligo) anche applicarsi il fattore di scala è lo schema maksutov.

Sto pensando in linea puramente teorica.
I riflettori hanno una curvatura dello specchio di tipo parabolica, quindi non puoi semplicemente moltiplicare per un fattore di scala le curvature.
Stessa cosa per gli schmidt-cassegrain, dove addirittura la lastra è asferica (non segue una curvatura uniforme, in certi punti è concava in altri è convessa).
Per i rifrattori "credo" valga una cosa analoga, nel senso che le superfici delle lenti non sono porzioni sferiche.

L'unico, come dicevo, potrebbe essere il maksutov, visto che a quanto ne so è costituito da elementi ottici tutti sferici: il menisco, il primario, il secondario sono tutti porzioni di superficie sferica che quindi, applicando un fattore di scala, manterrebbe le proprietà ottiche iniziali.....

Cieli sereni
Fabio

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Fabio Babini osserva con: Rifrattore AT80/550
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 Oggetto del messaggio: Re: "scalare" un'ottica
MessaggioInviato: martedì 16 dicembre 2008, 18:28 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16154
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Da quello che ho letto in giro, per gli elementi a rifrazione, conta anche lo spessore dei vetri, oltre al tipo ed'alla forma (sferica o meno), quindi probabilmente, nemmeno il mak rispetterebbe "otticamente" il fattore di scala, tutto questo FORSE. :wink:

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Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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 Oggetto del messaggio: Re: "scalare" un'ottica
MessaggioInviato: mercoledì 17 dicembre 2008, 1:33 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 18:42
Messaggi: 1222
Località: Roma, EUR
Ci sono fattori legati alle tecnologie di lavorazione che rendono via via più difficoltosa la lavorazione delle lenti e degli specchi al crescere delle dimensioni. Gli effetti si vedono bene soprattutto sugli strumenti 'economici' tipo quelli cinesi. E' statisticamente più difficile incappare in strumenti difettosi sulle dimensioni più piccole, per cui occhio soprattutto se acquisti rifrattori da 100mm o riflettori da 200mm in su.
Ciao Pino

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Pino, eterno neofita
Quello che ci mette nei guai non è quello che non conosciamo, è quello che crediamo di conoscere bene, senza conoscerlo davvero. (Mark Twain)
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Osservo con: vedi profilo.
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 Oggetto del messaggio: Re: "scalare" un'ottica
MessaggioInviato: venerdì 19 dicembre 2008, 23:20 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
quanto dici vale esclusivamente per l'ottica a riflessione PURA.
Intendo che vale per gli schemi ottici newton, ad esempio, poiché non vi è attraversamento, da parte del fronte d'onda, di "mezzi" a densità differente, cosa per la quale una semplice "scalatura" geometrica porterebbe a comportamenti ottici diversi.
Se invece prendiamo ad esempio un newton da 20 cm. possiamo dire che, mantenedo esattamente invariate le proporzioni di progetto e "scalando" semplicemente il metro, possiamo ottenere (meccanica a parte - ma quella è un'altra questione) i medesimi risultati. Questo ovviamente entro certi limiti dimensionali (sia superiori che inferiori). Uno specchio troppo grande collassa, uno troppo piccolo è non-lavorabile.
Questo SUL FOGLIO DI CARTA, tralasciando cioè gli altri parametri ottico-meccanici da considerare per il corretto funzionamento dello strumento finale.
Contrariamente a quanto enunciato per i riflettori newton, i rifrattori, gli S-C, i Mak, e tutti gli strumenti in cui esistano lenti (o comunque lastre ottiche che il fronte d'onda deve attraversare) la scalatura non funziona poiché il variare degli spessori introduce deviazioni maggiori del fronte d'onda e, ogni qual volta questi incontra una diversa densità di matriale -aria-vetro-aria ad esempio - modifica il proprio comportamento. Ecco perché la "scalatura" non funziona nei sistemi a rifrazione o nei sistemi compound.
Tanto per intenderci (!) Se prendi lo spessore della lastra correttrice di uno S-C da 16 pollici scopri che non è spessa 2 volte quella che equipaggia un 8 pollici.

Se vuoi approfondiamo, comunque.

Paolo

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