Stasera finalmente bel tempo. Non so neanche dire quanto tempo era che non mi capitava, ma senza pensarci ho messo fuori la GP e l'80ino, l'atlante e gli oculari e mi sono messo a cercare qualche bella doppia per divertirmi. Sono rientrato (ma conto di riuscire tra un po') perché mi sono seduto per sbaglio su una pozzangheretta di umidità che si era creata in balcone e mi si sono gelate le chiappe

La serata è iniziata con un seeing che difficilmente scorderò: mai visto Bellatrix ballare a quel modo

Guardando la scala, direi senza ombra di dubbio un 2, una roba mai vista

Ho iniziato con Orione. Ci sono delle belle doppie famose che non avevo mai osservato (per motivi di tempo) ma che purtroppo, a causa del seeing, non mi hanno dato estrema soddisfazione
RigelUn classico, lo so, ma per me una novità. Una doppia molto interessante. Le componenti, data l'enorme differenza di magnitudine, non sono immediatamente individuabili, nonostante la separazione relativamente grande (9.5"). L'ho osservata agevolmente con il Celestron Ultima 7.5. Già con lo zoom 2-4 la seconda componente scompariva quasi inghiottita dalla prima. Interessante la ricerca, un po' meno il risultato, se devo essere onesto.
Mintaka (Delta Orionis)Una passeggiata. 52" di separazione e magnitudini a livelli "umani". Le doppie di questo tipo mi piacciono molto, si separano anche a ingrandimenti bassi rimanendo puntiformi. Questa doppia in particolare ha il solo difetto di non avere contrasto cromatico
Alnitak (Zeta Orionis)Ecco la prima delle due "toste". C'è da dire che l'ho provata con il seeing cacoso ancora cacoso (direi un 4-5, ora è migliorato di almeno 1 punto) e quindi non mi aspettavo un risultato eccelso. E' una tripla con una componente larga (che, da buon astrofilo "ce l'ho grosso" ho ignorato in favore della "sfida"

) e una invece più stretta a 2.3". C'è da dire che, nominalmente, il potere risolutivo dell'80ino si attesta intorno agli 1.6". Sinceramente, date le condizioni normali del seeing cittadino, non sono mai andato oltre i 2", quindi per me questa era al limite della risoluzione del telescopio. La differenza di luminosità di due magnitudini fra le due componenti ha fatto il resto. Sono però riuscito, nei momenti di calma del seeing, a sdoppiarla, affogata nei frammenti dei dischi di Airy della principale. Mi sono convinto a perseverare perché avevo notato un'anomalia, come se gli archi dei dischi di Airy fossero più luminosi, in certi casi, in un punto. Molto interessante però la ricerca. Notare che per sdoppiare questa è stato necessario arrivare ai 275x, ingrandimento che, dal punto di vista del dettaglio, è esagerato per l'80ino, ma mi ha permesso, essendo le due componenti luminose, di sdoppiarle con facilità. Senza vedere in maniera così netta la figura di Airy non ci sarei certamente riuscito (questo per dire se e quanto può servire andare molto oltre il limite di risoluzione...

).
Alnilam (Eta Orionis)Con questa purtroppo ho dichiarato il fallimento. 1.5" sono davvero troppi, anche soltanto per poter distinguere un'allungamento del disco di Airy. Ho avuto una sensazione come quella della stella precedente, ma credo sia stata suggestione.
In seguito sono passato ai Gemelli
Castore (Alpha Gemini)Un sistema multiplo che mi è piaciuto molto. Costituito da una componente molto larga (70" circa) e una più stretta (4") di una magnitudine più bassa rispetto alla principale. Questa doppia è stata molto "didattica" per studiare la condizione dei dischi di Airy e rendermi conto di quanto potessi in generale spingere il telescopio come limite di risoluzione. In questo caso, considerando che il seeing si era assestato intorno ai 7 decimi, ho valutato di non poter scendere sotto i 2 per vedere i dischi separati. Il sistema doppio è molto bello, le due componenti sono ben bilanciate (nonostante la differenza di una magnitudine) e di un colore simile.
Wasat (Delta Gemini)5.8" di separazione, quindi fattibile. Qui il problema è la differenza di luminosità.
In sistemi multipli come questo, diventa fondamentale "conoscere" i propri oculari. Oculari con forte contrasto, poca luce diffusa ma al contempo l'ingrandimento giusto per non "cancellare" la componente più debole (qui 3.5 la principale, 8.2 la secondaria9. Spesso mi ha aiutato anche il campo leggermente più vasto. In questo caso ho osservato la compagna per prima cosa in visione distolta (eh, già...) con il Vixen LVW 13mm, poi con il 7.5mm l'ho osservata sul serio, sapendo dove si trovava. E' da notare che con il solo 7.5 non ero riuscito a individuarla, nonostante sia leggermente più contrastato del Vixen, perché si confondeva con il fondo cielo.
Ok, le mutande sono asciutte. A dopo
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