Il tuo é un post interessante, cercheró di risponderti:
wpro153 ha scritto:
Intanto grazie per le risposte. Non sono molto d'accordo che una nuova teoria debba necessariamente inglobare le precedenti.
Questo succede sempre. Una teoria affermata ha avuto tali e tanti verifiche sperimentali che comunque resta valida in certi ambiti. Qualunque nuova teoria, come primissima cosa, vede se puó inglobare quelle precedenti. Fu fatto questo per esempio per la meccanica quantistica per vedere che non era in contraddizione con la meccanica classica. Teorie piú marginali possono effettivamente risultare sbalgiate, ma non credo che ci occupiamo di questo.
wpro153 ha scritto:
E' altrettanto vero che forse troppo presto ho suonato la campana a morte del blasonato modello standard. Il fatto che si trovino continuamente nuove particelle, malgrado l'apparente semplicità iniziale del "modello atomico", mi fa pensare (ma è solo una mia "pellegrina e strampalata idea") ad un errore "originale" di approccio al problema. Il fatto che una teoria sia in grado di prevedere "correttamente" la massa di una particella con uno scostamento sorprendentemente modesto non significa che la teoria sia giusta in ogni sua parte e comunque sempre valida, ma solo che è in grado di prevedere correttamente alcune misure (ma anche molte) verificabili.
Il modello standard gode di perfetta salute e se esiste una cosa che
non puó caloclare il modello sono proprio le masse delle particelle "elementari" (elettrone, neutrino e i due quark con gli opportuni sapori). Tutte le particelle osservate fino ad ora erano giá state previste dalla teoria. In questo senso il modello standard non é mai sconfessato.
Dire che il modello standard riesca solo a rendere conto di "alcune" misure mi pare quantomeno riduttivo. Le possibilitá che tutto l'impianto funzioni per caso credo si aggiri (mi pare qualcuno aveva fatto una sorta di stima) su 10^-122 o qualcosa del genere

Insomma sarebbe come dire che la meccanica classica é solo una teoria fortunata.
wpro153 ha scritto:
Teorie blasonate come quelle delle stringhe, pur accettate e pur in grado di previsioni precise, non hanno ancora un sostegno sperimentale "significativo", proprio per l'impossibilità di raggiungere quelle energie necessarie per una verifica corretta. Così pure per la relatività alcuni autori suggeriscono di tener conto della topologia per correggere alcuni scostamenti osservativi.
La teoria delle stringhe non é affatto blasonata. Non avendo infatti collezionato per il momento nessuna nuova scoperta. Semmai é estremamente interessante per la sua ricchezza. É probabile che non vedremo mai direttamente le stringhe proprio per l'enorme energia necessaria per arrivare alle scale di Plank. La teoria peró fa molte altre previsioni alcune delle quali dovrebbero essere almeno in parte alla nostra portata.
wpro153 ha scritto:
Tutto questo per chieder(mi)e se il problema nasca dalla necessità di dare comunque un senso "scientifico" o di trovare una legge in cui inquadrare i dati osservativi.
Un po' come chiedere, visto che oggi, uscendo da casa mi sono incontrato con il mio vicino, oggi a Londra piove? E se la risposta fosse verificabile in un ipotetico esperimento come vera nel 98% dei casi la risposta sarebbe scientificamente corretta o no? Ripetere l'esperimento 100 volte da parte di autori diversi ed in diverse giornate e periodi, se portasse allo stesso risultato (assolutamente improbabile e da fantascienza per carità) potrebbe dare origine ad una teoria sul tempo a Londra?
L'errore di questo ragionamento é che tu pensi che le nuove toerie siano solo basate su correlazioni statistiche. Una teoria solida deve fare previsioni! E qui le cose sono molto complicate. Le teorie di maggior successo e consistenza (classica, quantisitca e relativitá) hanno fatto un tal numero di previsioni di successo e dato un tale quadro concettuale di fenomeni noti che sono molto al di lá della semplice inferenza statisitca. É quindi certo che esse hanno catturato lati profondi del nostro universo. Questo ovviamente non vuol dire che non ci sia spazio per moltissimo altro ancora non noto.
wpro153 ha scritto:
ps: ricordo che le prime osservazioni sui positroni venivano scartate perchè considerate artefatti inverosimili e perciò non considerate dai "seri" ricercatori.
beh c'é da dire due cose: in primis il positrone é stato prima predetto da Dirac e poi trovato sperimentalmente e Dirac non é che non fosse uno scienziato serio

. É comunque abbastanza normale che scoperte rivoluzionarie abbiano
un forte impatto e tendano a spaccare la comunitá scientifica tra supporter e non. A volte capita anche che i supporter siano meno dei detrattori. Comunque é meno frequente di quel che si crede. Soprattutto gli scienziati piú anziani tendono ad avere un pensiero un po' piú conservatore.
il fatto é che il processo scientifico funziona "in media". una nuova idea necessita di tempo per essere accettata. É stato cosi per tutte le grandi idee nel campo.
Ciao