1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: venerdì 21 luglio 2006, 22:10 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:28
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Località: Prov. di Alessandria
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Ecco 70-80 euro a cuscinetto puo' anche andare bene :D
Voi avete già in mente che tipo di montatura fare? Io sono indeciso se utilizzare dei profilati a sezione quadrata spessi almeno 1cm e fissare alle estremità i porta cuscinetti, oppure come ho già visto in un sito, utilizzare delle barre da almeno 2cm di spessore su cui fissare sempre i porta cuscinetti e poi carenarle con delle piastre di alluminio, stile Paramount :D

Certo che fare qualcosa del geenre non sarebbe male :lol:
http://www.heavensgloryobservatory.com/ ... design.htm


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MessaggioInviato: domenica 23 luglio 2006, 16:08 
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Iscritto il: venerdì 14 luglio 2006, 0:05
Messaggi: 21
Località: Reggio Emilia
Noto intanto con piacere come questo topic sia sempre più affollato.
Ne sono molto contento perchè indica che l'argomento interessa un pò a tutti.

Non dimentichiamoci però che lo scopo del topic è definire un progetto di VSF/corona che vada bene un pò a tutti per poterne fare realizzare un certo numero in modo da ABBATTERE I COSTI DI PRODUZIONE ad un livello accettabile.
Per parlare di montature ci sara tempo in seguito, e scommetto che sara molto interessante discuterne.
Visto che è un pò che non scrivo volevo fare un analisi dei vari interventi per ragionarci sopra un attimo.

Cita:
Ciao a tutti,
io sono interessato, pero' penso che sarebbe meglio realizzare prima un prototipo...
Ciao,
Michele


Scelta saggia da un punto di vista ingegneristico, ma purtroppo per noi non realizzabile. Il prototipo verrebbe a costare come un "pezzo unico".
Io ho lo scopo primo di abbattere i costi, se avessi i soldi mi sarei gia fatto il prototipo per conto mio, e cosi potete fare anche voi. Bisognera studiare la cosa molto bene e partire quando si è sicuri con un piccolo lotto (10 o 20 pezzi).


Cita:
* Il tipo di montatura (fissa o portatile), che condiziona le caratteristiche di tutta la meccanica e in parte anche dell'elettronica.


Io sono orientato verso una montatura di tipo medio/pesante. Ovvero più grande di una EQ6, ma che conservi ancora una certa trasportabilità.
Ditemi voi cosa cercate.


Cita:
* La coppia disponibile dei motori, che condiziona il rapporto totale di riduzione (vite/corona+riduzione intermedia a ingranaggi cilindrici). A questo proposito va precisato che (grossomodo) lo stesso risultato é ottenibile con un motore molto potente (altissimo consumo) direttamente calettato sulla vite, soluzione che eviterebbe i periodismi della riduzione intermedia ma che mostrerebbe un mosso proporzionale alla lunghezza del passo e alla risoluzione dello strumento (nel caso di uno stepper motor). D'altra parte l'impiego di pilotaggio a micropassi ne ridurrebbe la coppia in proporzione fino a renderla insufficiente.
La migliore soluzione é sempre quella di una buona precisione non solo nella coppia V/C, ma anche nell'esecuzione della riduzione intermedia che può essere di rapporto più elevato per l'impiego con motori di basso consumo (portatile) oppure meno riducente con motori più potenti (postazione fissa).

QUI STA IL PUNTO!!!! TUTTO IL PROGETTO DELLA VSF/CORONA VA FATTO PARTENDO DA QUESTE CONSIDERAZIONI DI ITALO.
VEDREMO POI DI ENTRARE NEL MERITO PRIMA POSSIBILE.

Cita:
ci sono trattamenti superficiali lubrificanti che evitano l'utilizzo di qualunque altro prodotto lubrificante (olii o grassi)....funzionano meglio di qualunque altro prodotto, soo inattaccabili agli agenti atmosferici e alle piu svariate temperature.cOlii e grassi sono superati in una costruzione moderna


L'idea di dei trattamenti superficiali (sia a freddo che a caldo) non è male.
Io ho utilizzato molto i prodotti Molykote. Specialmente uno (non ricordo la sigla) che era applicabile a freddo in spray per la protezione di parti in alluminio (di motori nel mio caso) soggette a forti carichi e a strisciamento. Il pezzo era da "verniciare" e da scaldare in forno (anche casalingo) a 180 - 225°. Poi il velo (pochi micron) rimaneva aggrappato all'alluminio in maniera molto tenace fornendo una buona protezione.
Escluderei però di realizzare parti in alluminio perche, per quanto la durezza con un trattamento superficiale aumenti, la resistenza a fatica del metallo rimane sempre la stessa, cioè bassa. Questo non mi da buone garanzie di durata e affidabilità. Non va poi diementicato che nessun costruttore di riduttori e motoriduttori (perchè la VSF/corona altro non è che un tipo molto diffuso di riduttore) utilizza l'alluminio per realizzare le parti meccaniche (per i carter però si: o ghisa o alluminio). Quindi io mi fiderei degli esperti in materia copiandoli :) .
Poi se vogliamo applicare rivestimenti antiusura e autolubrificanti si fa sempre in tempo (la cosa però ovviamente innalza i costi).


Cita:
La vera cosa importante è però di non perdere di vista l'obiettivo finale che resta (correggetemi se sbaglio) quello di realizzare la base di una motorizzazione per una montatura di medio livello/dimensione (diciamo 'meglio della EQ6') e non di uno strumento professionale da mandare in zona di guerra in Antartide

Donato.


Concordo :D

Ciao
Lollo

P.S.: vi aggiorno a breve con le novità che man mano avrò.


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MessaggioInviato: domenica 23 luglio 2006, 16:36 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
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Massimoboe si riferiva all'Ergal, cioè ad una lega di alluminio (Al-Zn-Mg) particolarmente indicata per le sue caratteristiche di resistenza meccanica e leggerezza (utilizzato nel settore aeronautico, alpinistico, ciclistico/motociclistico).
Occorre però valutare il rapporto costi/benefici dell'utilizzo di soluzioni così 'esotiche', pur se validissime.

Donato.


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MessaggioInviato: domenica 23 luglio 2006, 18:24 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
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Località: trivero
doduz ha scritto:
Massimoboe si riferiva all'Ergal, cioè ad una lega di alluminio (Al-Zn-Mg) particolarmente indicata per le sue caratteristiche di resistenza meccanica e leggerezza (utilizzato nel settore aeronautico, alpinistico, ciclistico/motociclistico).
Occorre però valutare il rapporto costi/benefici dell'utilizzo di soluzioni così 'esotiche', pur se validissime.

Donato.



infatti donato, allora l'ergal costa circa il doppio dell'alluminio normale (parlando al kg.), si trova facilmente dal commerciante aviometal.
I trattamenti superficiali di cui parlo io non sono quelli indicati da t-patte, adesso non sono in uff e non ho il rif commerciale da darvi, comunque sono un'altra cosa....soprattutto in termini prestazionali.
Per quanto riguarda la resistenza alla fatica.......parliamo di masse e forze ridicole in gioco, un conto è una scatola cambio o che ne so, un conto è un movimento per telescopio che già di per se, come concezione progettuale, dovrebbe ridurre al minimo gli sforzi sulle parti meccaniche.
Ricordate comunque che molte fregature nei movimenti dei telescopi derivano dalla lubrificazione (varianza della viscosità e varianza delle forze di attrito in funzione della temperatura operativa).
ciao
Massimo

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non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style"
Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione.
Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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MessaggioInviato: domenica 23 luglio 2006, 18:53 
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Iscritto il: venerdì 14 luglio 2006, 0:05
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Località: Reggio Emilia
Si avevo capito bene che si riferiva all'Ergal (serie 7xxx).
Ma conosco anche bene l'ergal, specialmente dal punto di vista applicativo. Sono socio di un team corse dove a tempo perso faccio da motorista. Mai montato una vite in ergal? Be io si e ti assicuro che non sono niente di che. Anzi vanno utilizzate che estrema cura, addirittura a volte non si riesce neanche a raggiungere i tiraggi prescritti dai manuali di officina per viti normali (in ferraccio) che ti ritrovi con la vite o la sua testa spannata (anche con la dinamometrica).

Una lega di Ergal e sicuramente superiore ad un alluminio "classico" in termini di prestazioni meccaniche, ma rispetto ad un acciaio non c'è comunque confronto. Anche rispetto ad un bronzo almeno per quanto riguarda la durezza. Io ho trovato valori di durezza HB dell'ardine di 85 per l'ergal65 e di oltre 200 per i bronzi (ma anche fino a 300 per bronzi speciali) . E questo solo per citare la durezza, ricordiami che l'ergal e un materiale con buone prestazioni meccaniche ma viene scelto quando il fattore peso e importante.

Poi mi sa che cercando formule esoteriche rischiamo di smarrire la strada.
Se inseguissimo l'eccellenza allora non useremmo certo un riduttore a VSF/corona, ma utilizzeremo una vite a ricircolo di sfere o anche meglio.
Certo utilizzeremmo un Harmonic Drive. Riduttori migliori non c'è ne sono.
Ma siccome quelli che usavo io sui robot partivano da 4000 Euro per il + piccolo li ho lasciati dove erano.

Per i trattamenti so anche che massimo non si riferiva a quello che usavo io (che comunque era un graffitante che resiste a 350° e applicavo su pistoni e alberi). Ma c'è anche da dire che di trattamenti c'è ne per tutti i gusti e materiali.

Per quanto riguarda le lubrificazioni dico a massimo di vedere i riduttori di CNC e Robot, sono tutti lubrificati! E la loro fluidita nei movimenti e fuori discussione.
Sicuramente l'idea di svincolarci dalla lubrificazione è ottima ma necessita di prove e collaudi, bisognerebbe invece qui andare a colpo sicuro su soluzioni gia ampiamente collaudate, almeno io la penso cosi.


ciao
Lollo


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MessaggioInviato: domenica 23 luglio 2006, 20:55 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4611
Località: Padova
t-patte ha scritto:
[...] Certo utilizzeremmo un Harmonic Drive. Riduttori migliori non c'è ne sono.

Bello l'HD! L'ho visto spesso su telescopi professionali e sulla 'Mountegra' a Forlì (ma solo per il movimento in declinazione, mentre per il moto orario utilizza una normale corona in bronzo accoppiata ad una vsf in acciaio)
Per il resto sono d'accordo: è meglio orientarsi su tecnologie ampiamente sperimentate per avere la certezza di ottenere qualcosa di funzionante al primo (o secondo) colpo!

Donato.


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MessaggioInviato: domenica 23 luglio 2006, 22:27 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
Messaggi: 1623
Località: trivero
t-patte ha scritto:
Si avevo capito bene che si riferiva all'Ergal (serie 7xxx).
Ma conosco anche bene l'ergal, specialmente dal punto di vista applicativo. Sono socio di un team corse dove a tempo perso faccio da motorista. Mai montato una vite in ergal? Be io si e ti assicuro che non sono niente di che. Anzi vanno utilizzate che estrema cura, addirittura a volte non si riesce neanche a raggiungere i tiraggi prescritti dai manuali di officina per viti normali (in ferraccio) che ti ritrovi con la vite o la sua testa spannata (anche con la dinamometrica).

Una lega di Ergal e sicuramente superiore ad un alluminio "classico" in termini di prestazioni meccaniche, ma rispetto ad un acciaio non c'è comunque confronto. Anche rispetto ad un bronzo almeno per quanto riguarda la durezza. Io ho trovato valori di durezza HB dell'ardine di 85 per l'ergal65 e di oltre 200 per i bronzi (ma anche fino a 300 per bronzi speciali) . E questo solo per citare la durezza, ricordiami che l'ergal e un materiale con buone prestazioni meccaniche ma viene scelto quando il fattore peso e importante.

Poi mi sa che cercando formule esoteriche rischiamo di smarrire la strada.
Se inseguissimo l'eccellenza allora non useremmo certo un riduttore a VSF/corona, ma utilizzeremo una vite a ricircolo di sfere o anche meglio.
Certo utilizzeremmo un Harmonic Drive. Riduttori migliori non c'è ne sono.
Ma siccome quelli che usavo io sui robot partivano da 4000 Euro per il + piccolo li ho lasciati dove erano.

Per i trattamenti so anche che massimo non si riferiva a quello che usavo io (che comunque era un graffitante che resiste a 350° e applicavo su pistoni e alberi). Ma c'è anche da dire che di trattamenti c'è ne per tutti i gusti e materiali.

Per quanto riguarda le lubrificazioni dico a massimo di vedere i riduttori di CNC e Robot, sono tutti lubrificati! E la loro fluidita nei movimenti e fuori discussione.
Sicuramente l'idea di svincolarci dalla lubrificazione è ottima ma necessita di prove e collaudi, bisognerebbe invece qui andare a colpo sicuro su soluzioni gia ampiamente collaudate, almeno io la penso cosi.


nulla da eccepire su quanto dici, ovvio che alcuni componenti sono ancora lubrificati e ci mancherebbe, però - la mia impressione - è che si voglia applicare una tecnologia pesante (vedi la concezione motoristica del tuo discorso). Non mi si venga a dire he un sistema per telescopio deve avere le caratteristiche di usura e resistenza di un motore o di un cnc
(che tra l'altro possiedo).
Sarà, comunque non precluderei la mente a idee un po' nuove, che sembrano rischiose o difficili, ma non lo sono. Poi le viti le puoi anche mettere in inox se devi serrare follemente, ma qui si parlava della corona.

E comunque - l'Ergal è un materiale che sembra nato apposta per noi astrofili. E' leggero e resistente, facilmente lavorabile e non ha un costo eccessivo. La corona in bronzo e la vite in inox sono usate da sempre con ottimi risultati, ma per quel poco che ne so anche loro hanno i loro gradi di usura e qualche controindicazione costruttiva.

Comunque, ragazzi, nulla vieta di proseguire su percorsi già fatti mille volte, resta da stabilirne la convenienza economica in relazione alle prestazioni che si cercano.

Dipende da cosa volete fare: una eq6 economica/europea o qualcosa di piu?.

Non vogliateme se sono sempre a proporre cose "strane" , ma trovo che applicare tutto quello che la tecnica offre al momento sia estremamente utile e profittevole, poi - ovviamente - c'è chi se la sente e chi no.

ciao
massimo


ciao
Lollo

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MessaggioInviato: domenica 23 luglio 2006, 23:34 
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Iscritto il: venerdì 14 luglio 2006, 0:05
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Non ti preoccupare massimo non te ne voglio e, anzi, apprezzo molto i tuoi interventi.
Il mio scopo è quello di trovare una soluzione che possa accontentare un po tutti per una piccola serie. Se andiamo sul tecnologico mi sa che poi finisce che ognuno cerca la sua strada (perche le possibilità sono davvero tante e molte delle quali validissme) e finisce che si disperdono le forze.
Insomma ho paura che (per fare un esempio legato al mondo aeronautico, che mi sembra di capire tu conosca bene) finiamo poi per fare la fine dei progetti internazionali stile EF2000 dove non ci si mette mai daccordo e si accumulano ritardi su ritardi oltre che paurosi aumenti di costi per cattiva coordinazione e collaborazione.

Nulla però mi darebbe più soddisfazioni che una montatura hi-tech!
Per ora pero mi accontento della ricerca di un prodotto dove almeno la qualità delle lavorazioni sia eccellente, al contrario di una produzione cinese.

Ciao
Lollo


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MessaggioInviato: lunedì 24 luglio 2006, 10:10 
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Per quanto mi riguarda i materiali scelti (bronzo per la corona e acciaio per la vite senza fine) vanno bene.
Io punterei su di una montatura del livello della Gemini G41, robusta, essenziale e ancora trasportabile. La usa un mio caro amico astrofilo con soddisfazione. Non mostra problemi a 2000 di focale con CCD e autoguida. Fa pose anche di un'ora senza problemi. Poi la ha anche Franco Squeglia e i risultati li vediamo continuamente...
Lasciamo perdere le caratteristiche di portata che si leggono in giro. Per mia esperienza personale una montatura porta all'incirca quanto il suo peso (nell'uso completo: dal visuale al CCD spinto), con dei "delta" dovuti alla forma del tubo che porta. La G41 ha i motori in presa diretta. Viene pilotata con FS2 in microstep (1/64 di passo) o con il Pulsar in microstep (1/256 di passo). Per quanto ho constatato di persona i sistemi si sono rilevati impeccabili nella guida, senza perdita di passi (a meno di forti sbilanciature). Personalmente quindi preferisco la "presa diretta" che mi sembra piu' semplice, economica e garantisce assenza di giochi anche se bisogna utilizzare dei motori piu' potenti.
Come ho già scritto, mi piacerebbe che le corone avessero un diametro di almeno 20 cm, meglio sarebbe 25.

Mi sembra di capire che qui si parla di fare "solo" le corone e le VSF. Ma il resto della montatura non e' previsto?
Me lo chiedo anche perche' non basta avere delle corone e VSF di qualita' per avere garanzia di successo. Tutto il resto e' importate quanto questi elementi. Per i cuscinetti, quelli proposti da circa 90 euro mi sembra che vadano piu' che bene, sono di gran lunga migliori di quelli presenti nella maggior parte delle montature commerciali (Meade, Celestron, Synta e anche Losmandy). Bellincioni mi disse che quelli che usa per la sua Alpha costano 50 euro l'uno.

Direi di iniziare a definire le caratteristiche delle corone e VSF.

Ciao,
Michele


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MessaggioInviato: lunedì 24 luglio 2006, 10:27 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:28
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Località: Prov. di Alessandria
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao
Dipende tutto dalla disponibilità di T-patte o da chi puo' utilizzare torni e fresatrici a controllo numerico
Un conto e' fare una decina di corone e vsf e un conto una decina di montature complete :D
Cmq se si ha a dsiposizione tornio e fresatrice ( anche di u amico) non credo sia difficilel realizzare la struttura della montatura e la G41 potrebbe servire proprio da spunto


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