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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 11:57 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16158
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Alla fine, la risposta al quesito, Paolo l'aveva già data a pagina 2, in maniera chiara e semplice. :wink:
cherubino ha scritto:
CUT...
Diametri maggiori permettono maggior saturazione di colore, ma non necessariamente più risoluzione effettiva.
Un conto lievemente diverso sono le stelle doppie dove si riesce alle volte a scendere anche a 0,6" o un filo meno ma solo perché il contrasto tra particolare da vedere e particolare da non vedere (stella-cielo buio) è altissimo. Non si può certo dire lo stesso per Giove o Saturno o Marte, etc...
CUT...
Paolo

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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 13:46 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23678
Angelo Cutolo ha scritto:
Alla fine, la risposta al quesito, Paolo l'aveva già data a pagina 2, in maniera chiara e semplice. :wink:
cherubino ha scritto:
CUT...
Diametri maggiori permettono maggior saturazione di colore, ma non necessariamente più risoluzione effettiva.
Un conto lievemente diverso sono le stelle doppie dove si riesce alle volte a scendere anche a 0,6" o un filo meno ma solo perché il contrasto tra particolare da vedere e particolare da non vedere (stella-cielo buio) è altissimo. Non si può certo dire lo stesso per Giove o Saturno o Marte, etc...
CUT...
Paolo



non sono d'accordo che quella fosse la risposta lla domanda, angelo.
nel senso che quello che dice paolo è senz'altro vero ma non risponde al quesito se maggiore ostruzione non è compensabile (entro i limiti del topic, non mi stanco ripeterlo) con maggiore apertura.

voglio, invece, dedicare l'attenzione che merita quanto ha scritto massimiliano e, per poterlo fare, non devo essere in ufficio ;)

ah... è ovvio che tutto il discorso parte da una considerazione che do per scontata e, cioè, la pari qualità delle ottiche!

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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 14:14 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
mah, io non ho altre risposte oltre alle mie e alla tecnica precisazione di Massimiliano. Vedete voi.

Paolo

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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 14:34 
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Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
Messaggi: 11625
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Ho fatto i conti della serva della serva (la quale serve la maggiordoma):
Se calcolassimo il potere risolutivo al netto dell'ostruzione? insomma vorrei calcolare la raccolta di luce vera prendendo in esame solo la superficie utile, come se fossero non ostruiti. Per non confonderci le idee chiamiamo lavezzi sta misura qua.

Lavezzi=(diametro-ostruzione)/120 Is it correct? ok, namo avanti

Il C9 risulta avere un lavezzi = 1,175
Il mak180 ha un lavezzi = 1,05

Dunque la differenza mi sembra davvero misera.

Lo so di aver scritto probabilmente una serie di fesserie fisiche, non avendo il sottoscritto le minime basi scientifiche, però dal calcolino intuitivo non vedo sta gran differenza possibile tra i due telescopi.

Ok ora bastonatemi.

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Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 105 e 75.
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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 14:43 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23678
"mah" lo dico io, Paolo :D

come ho già detto voglio leggere con calma (cosa incompatibile con il farlo in ufficio) quello che ha scritto massimiliano.
come spero si sia capito non ho nessun pregiudizio e nessuna preferenza (non tifo ne' per il mak ne' per l'SC, in altri termini).
quando ho risposto ad angelo intendevo dire che dal mio punto di vista la domanda iniziale di astrometeo fosse:
"ma è possibile che i miei nove pollici ed un quarto prendano bastonate da sette pollici scarsi del mio amico?"
non trovasse risposta nella tua frase che Angelo ha quotato.
Da qualche grafico che ho guardato sembrerebbe che *teoricamente* il maggior diametro del c9 dovrebbe piu' che compensare la sua maggiore ostruzione rispetto ad un mak da 18cm (a parità di correzione ottica, ovviamente).
Ma, generalmente, preferisco essere abbastanza sicuro di quello che dico prima di dirlo :D e, percio', preferisco sempre approfondire per bene il discorso e non fermarmi al primo grafico o formula che mi passa sotto gli occhi.

Tuttavia se pure la matematica indicasse come nettamente superiore il c9 (e non lo fa in prima approssimazione, non nettamente almeno) non direi che Paolo o Astrometeo o Massimiliano hanno le traveggole quando osservano nei due strumenti e preferiscono il mak, infatti credo di essere sufficientemente aperto di mente nel poter capire che le condizioni reali possono contenere delle variabili che il modello non ha considerato.

antonio

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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 14:55 
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Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
Messaggi: 1420
Località: Veneto
Le foto postate eseguite con il 178ED sono assolutamente paragonabili con le migliori foto fatte dal Fattinnanzi con un semplice newton da 250 (ostruito!).
Il discorso del post riguardava, tuttavia, l'osservazione visuale.
Si è detto che l'ostruzione aumenta la sensibilità al seeing: può perfettamente essere quando le ostruzioni in gioco sono quelle dell'esempio (40% e 30%). Ma quando si ha a che fare con ostruzioni dell'ordine del 20% il discorso sulla sensibilità al seeing diventa molto più tenue per non dire impercettibile rispetto a quello di sistemi non ostruiti.
I pianeti diventano "puffetti" la maggior parte delle volte non a causa del seeing ma a causa di problematiche termiche non risolte.

Ogni settimana metto l'occhio dietro a un TOA130 e confrontandolo con il mak180 posso dire che la insensibilità al seeing dei rifrattori, a partire da un certo diametro in poi, è una leggenda!

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Osservo con:
Dobson 450/1900, Travel-Dobson 250/1000, mini-dobson 150/600 autocostruiti



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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 14:59 
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Iscritto il: lunedì 11 settembre 2006, 8:35
Messaggi: 1337
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cherubino ha scritto:
quanto però dimostrano le foto postate (ma ce ne sono altre a volerle cercare bene) dimostra solo che non serve un C14 per certi particolari e che REGOLARMENTE, la risoluzione teorica di questi strumentoni non viene pressoché mai raggiunta. Quindi quel che si dice sul fatto che con un cannone si veda di più è solo frutto di una sensazione momentanea.
Ecco perché, oltre certi diametri e dai nostri cieli, non ha senso andare oltre i 20cm. di apertura o poco più.


massimilianolattanzi ha scritto:
Quindi lasciamo perdere quelle (come altre) immagini. Non significano niente. E a volte — va detto pure questo — presentano particolari fasulli fino al ridicolo. L’elaborazione — lì come in foto digitale — è la gran parte del risultato.


:roll:

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Mauro Narduzzi
Responsabile sezione Astronomia
www.skypoint.it


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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 15:01 
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leggi post successivo, ho fatto un casino :?


Ultima modifica di maidiremirko il giovedì 13 novembre 2008, 15:03, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 15:02 
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Località: Somewhere in Lombardia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Cita:
sono perfettamente d'accordo con te. Ma allora come la mettiamo? Faccio un esempio pratico: stiamo osservando un debole dettaglio su Giove: un festone che attraversa una banda. Con un rifrattore da ,ad es 13 o 14 cm, il festone si nota appena come una debole variazione di tonalità di colore (ad es. la banda è gialla mentre il festone si vede giallo-arancio). Bene: osserviamo ora lo stesso dettaglio in uno strumento dal diametro nettamente superiore (ad es. in un dob da 45 ma potrebbe essere un qualsiasi altro riflettore ben fatto dello stesso diametro). Il festone ora salta subito all'occhio perchè è blu(!!) su uno sfondo giallo: si vede nettamente meglio!
Questo è quello che fanno le grandi aperture: anche se la massima risoluzione è imposta dal seeing, i particolari che hanno dimensione superiore si vedono meglio avendo più contrasto e più colore. Lo stesso effetto accade per molti particolari su Marte.


Anche qua mi trovi d'accordo. Il "limite" imposto dall'atmosfera non giustificherebbe l'acquisto di grandi aperture, in quanto, come già detto, un apo da 7" e 20.000€ di costo (notare che stiamo parlando di simili costi in tutta scioltezza, e pensare che stavo male a leggere il preventivo per una Vw Scirocco :lol:) ne rappresenterebbe il limite.
Tuttavia il vedere "meglio" un dettaglio di Giove o Marte può non essere dato dalla risoluzione ma dalla saturazione. Come dicevi te, il dettaglio lo vedo "meglio" non perchè più risolto, ma perchè più saturo e salta subito all'occhio. ;)

Così è messa in discussione "l'utilità" di grandi rifrattori APO per visuale planetario. In fondo un dobson cinese, oggi come oggi, costa decine di volte meno dei rifrattori da noi citati, e rischia di appagare di più un osservatore medio!

C'è anche un discorso psicologico da fare: per dirla "alla Paolo" un conto è tirare fuori dal bagagliaio un dell'auto un dobson "di legno" da 45cm ed un conto è tirare fuori un TEC-160 su una 10-Micron :mrgreen:

Oh, sia chiaro, precisiamo e ribadiamo, che non ho nulla contro i rifrattori apo, anzi, io stesso osservai un immagine di Saturno in un certo TOA-130 e ce l'ho ancora bella impressa!!

ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 15:06 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 18:08
Messaggi: 1383
dob ha scritto:
Ogni settimana metto l'occhio dietro a un TOA130 e confrontandolo con il mak180 posso dire che la insensibilità al seeing dei rifrattori, a partire da un certo diametro in poi, è una leggenda!


significa che il TOA 130 fornisce immagini visuali simili al Mak180 ?


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