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MessaggioInviato: lunedì 27 ottobre 2008, 21:36 
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Iscritto il: mercoledì 26 marzo 2008, 13:13
Messaggi: 25
ndrearu ha scritto:
Provo a spiegartelo il più banalmente possibile (per quel che posso, eh).

Come tu sai, se viaggi in macchina a 50kmh e un auto che va a 70kmh ti sorpassa, tu la vedi passare a 20kmh. Similmente, se un'auto va nel verso contrario a 70kmh, tu la vedrai passare come se stesse a 120kmh.

Ecco, ora prendi tutto questo ragionamento e buttalo via.
Esperimenti sulla luce hanno constatato che con quest'ultima, tali ragionamenti sono del tutto inutili: se accendi una lampadina su un treno, la luce viaggerà sempre alla sua velocità e non la somma con la velocità del treno.
Insomma questa situazione era imbarazzante all'epoca e non si capiva come era possibile.

Arriva Einstein e dice: guardate, c'è da cambiare la base delle cose. Se la velocità della luce è sempre costante anche se è "in movimento" (tipo sul treno di prima..), allora vuol dire che a cambiare sono spazio e tempo.

E come?
Einstein ci dice:

1)Più vai veloce e più, per gli altri, il tuo tempo passa lentamente.
2)Più vai veloce e più, per gli altri, ti "accorcerai" nel verso del moto.

Spero di non aver detto castronerie :D


Ma scusa per l'esempio delle macchine noi abbiamo solamente l'impressione che l'auto stia viaggiando a 20 km orari in realtà la sua velocità è sempre di 70 km orari no!?
Inoltre quali esperimenti sono stati fatti per verificare la velocità della luce?
Ad esempio non hanno messo a confronto un fascio di luce con un aereo supersonico chessò o uno shuttle? qualcosa comunque che viaggi molto veloce?
In questo modo avrebbero poi verificato la velocità della luce... anzi ma sarebbe stato comunque inutile perchè sono sempre nostre impressioni che la macchina del tuo esempio viaggi a 20 km orari oppure a 120 se arriva dal senso opposto no!? capisci!?
Anzi penso non sia possibile nessun esperimento, perchè anche la velocità più veloce che l'uomo finora è in grado di raggiungere non si avvicinerebbe mai alla velocità della luce.
Voglio dire che noi percepiamo un'automobile che viaggia a 70 km orari come se stesse viaggiando a 20 km orari, appunto se fossimo in quelle condizioni lì come dicevi te prima, semplicemente perchè tra 50 e 70 km orari c'è una differenza minima.
Se su quell'automobile ci viene affiancato un fascio di luce che ci sorpassa ovviamente a velocità maggiore noi non potremmo mai percepire la velocità della luce come 300.000 km al secondo meno 50 km orari semplicemente perchè i nostri sensi non ce lo permetterebbero, no!?
C'è una differenza troppo enorme tra quella velocità e quella della luce e qualunque velocità che l'uomo può raggiungere e appunto quella della luce.
Quindi che esperimenti si possono fare in proposito?
L'esperimento degli specchi di adesso mi sfugge chi non capisco come sia attinente e con quali mezzi abbiano misurato la velocità della luce.


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MessaggioInviato: martedì 28 ottobre 2008, 1:17 
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Iscritto il: mercoledì 20 dicembre 2006, 2:27
Messaggi: 880
Località: Pavia
Curioso ha scritto:
Se su quell'automobile ci viene affiancato un fascio di luce che ci sorpassa ovviamente a velocità maggiore noi non potremmo mai percepire la velocità della luce come 300.000 km al secondo meno 50 km orari semplicemente perchè i nostri sensi non ce lo permetterebbero, no!?
C'è una differenza troppo enorme tra quella velocità e quella della luce e qualunque velocità che l'uomo può raggiungere e appunto quella della luce.
Quindi che esperimenti si possono fare in proposito?
L'esperimento degli specchi di adesso mi sfugge chi non capisco come sia attinente e con quali mezzi abbiano misurato la velocità della luce.


Ti posso assicurare che i fisici che lavorano negli acceleratori di particelle usano ogni giorno degli "oggettini" che vanno leggermente più lenti della luce... quindi la risposta alla tua domanda è "sì, si possono misurare facilmente velocità uguali a quelle della luce meno 50km/h"...

Nel caso della misura della velocità della luce stessa, invece, la storia della fisica ci insegna che riuscirono a misurarla già alla fine del 1600 con un errore non proprio piccolo dovuto alla scarsa precisione della misura di alcuni parametri orbitali delle lune di Giove.

Posto che tu abbia un orologio abbastanza preciso, poi, la cosa non è così difficile: prendi un laser e "spari" un impulso verso uno specchio messo ad una distanza nota e sul percorso del riflesso metti un rilevatore ottico. Fai partire il cronometro quando parte l'impulso del laser e fermi il cronometro quando il fascio arriva sul sensore: a quel punto prendi il doppio della distanza dallo specchio e la dividi per il tempo impiegato dall'impulso laser per tornare e quella che ottieni è la velocità della luce.

Giusto per non farti pensare che non esistano orologi precisi, ti faccio notare che il "timer" (detto clock) del processore del PC che usi per scrivere è in grado di produrre "impulsi" regolari ogni 0,3 miliardesimi di secondo.... e questi impulsi è facilissimo contarli...
Quindi orologi abbastanza precisi per fare questa misura sono "facili" da fare... ;-)

J.

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MessaggioInviato: martedì 28 ottobre 2008, 9:18 
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Iscritto il: venerdì 22 giugno 2007, 7:31
Messaggi: 400
Località: Reggio Calabria
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
[/quote]

A proposito dei satelliti artificiali, non riesco a capire qual'è il nesso con il mio precedente quesito, scusami potresti spiegarti meglio?
Cioè anzi è evidente, ok che c'è differenza di massa tra un satellite naturale attorno a Giove e Giove stesso che è molto più grande, oppure tra un satellite artificiale intorno alla Terra e quest'ultima.
Però, io dicevo, se Giove ha tanta gravità da far orbitare attorno a sè tanti satelliti allora perchè sulla superficie di Giove non dovrebbe esserci gravità quasi quanta ce nè sulla Terra?
Escludendo in questo caso la potentissima pressione dell'atmosfera di questo pianeta.[/quote]

Il nesso c'è eccome se ci rifletti. Non puoi capire la relatività ristretta e/o generale se prima non studi la meccanica di Newton. Quindi prima devi avere dei buoni fondamenti di fisica. Questo "relativamente" alle domande che poni in generale.
Ora io in fisica ci sono laureato e svolgo un lavoro di consulente per una società che costruisce parti meccaniche di treni.
Posso garantirti che quando facevo il Liceo ero ossessionato dalle stesse domande che poni tu in questo forum. Poi ho trovato le risposte attraverso i libri e lo studio delle cose.
Ora rispondendo alla domanda che mi fai, non puoi paragonare un pianeta roccioso come la Terra ad uno gassoso come Giove. La Terra è più piccola ma è più compatta, la materia che la forma si trova in stati diversi rispetto a quella che troviamo su Giove, che tra l'altro è un gigante gassoso e occupa un volume ben più vasto.
Alcuni amano dire che se potessimo mettere Giove dentro un bicchiere colmo di acqua questo galleggerebbe.
La stessa cosa non si può dire della Terra.
Vedi già il fatto che parli di "superficie" di Giove è improprio. Proprio perchè su Giove non esiste una superficie definita, al contrario della Terra, la gravità varia in funzione della pressione e quindi della profondità a cui vuoi arrivare, supposto che riesci ad arrivarci...
Fp=mxg e da qui si parte per fare tutte le considerazioni possibili ed immaginabili.

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MessaggioInviato: sabato 1 novembre 2008, 18:50 
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Iscritto il: mercoledì 26 marzo 2008, 13:13
Messaggi: 25
jabba_the_hutt2 ha scritto:
Curioso ha scritto:
Se su quell'automobile ci viene affiancato un fascio di luce che ci sorpassa ovviamente a velocità maggiore noi non potremmo mai percepire la velocità della luce come 300.000 km al secondo meno 50 km orari semplicemente perchè i nostri sensi non ce lo permetterebbero, no!?
C'è una differenza troppo enorme tra quella velocità e quella della luce e qualunque velocità che l'uomo può raggiungere e appunto quella della luce.
Quindi che esperimenti si possono fare in proposito?
L'esperimento degli specchi di adesso mi sfugge chi non capisco come sia attinente e con quali mezzi abbiano misurato la velocità della luce.


Ti posso assicurare che i fisici che lavorano negli acceleratori di particelle usano ogni giorno degli "oggettini" che vanno leggermente più lenti della luce... quindi la risposta alla tua domanda è "sì, si possono misurare facilmente velocità uguali a quelle della luce meno 50km/h"...

Nel caso della misura della velocità della luce stessa, invece, la storia della fisica ci insegna che riuscirono a misurarla già alla fine del 1600 con un errore non proprio piccolo dovuto alla scarsa precisione della misura di alcuni parametri orbitali delle lune di Giove.

Posto che tu abbia un orologio abbastanza preciso, poi, la cosa non è così difficile: prendi un laser e "spari" un impulso verso uno specchio messo ad una distanza nota e sul percorso del riflesso metti un rilevatore ottico. Fai partire il cronometro quando parte l'impulso del laser e fermi il cronometro quando il fascio arriva sul sensore: a quel punto prendi il doppio della distanza dallo specchio e la dividi per il tempo impiegato dall'impulso laser per tornare e quella che ottieni è la velocità della luce.

Giusto per non farti pensare che non esistano orologi precisi, ti faccio notare che il "timer" (detto clock) del processore del PC che usi per scrivere è in grado di produrre "impulsi" regolari ogni 0,3 miliardesimi di secondo.... e questi impulsi è facilissimo contarli...
Quindi orologi abbastanza precisi per fare questa misura sono "facili" da fare... ;-)

J.



Wow! allora nel caso della luce noi percepiamo la sua velocità sempre e comunque alla sua velocità cioè 366.000 km al secondo?
Anzi, scusate, ma a percepire la sua velocità ci sono dei macchinari fatti apposta o siamo NOI a percepirla così? Perchè se fosse come in quest'ultimo caso potrebbero essere i nostri sensi la nostra percezione che ci ingann... Anzi scusate bè suppongo che ci siano dei macchinari sensori fatti apposta e anzi non mi ricordavo nemmeno più dell'esperimento fatto con lo specchio.
A proposito di quest'ultimo ma come mai si deve dividere il doppio della distanza dallo specchio soltanto per il tempo in cui il laser "ritorna" dallo speccio e non per il tempo che il laser impiega per arrivare allo specchio e poi tornare?
E poi scusate tutta questa cosa avverrà ad una velocità altissima quindi come si fa a fermare il cronometro ecc ecc. Non è vero che lo può fare chiunque quindi?


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MessaggioInviato: sabato 1 novembre 2008, 19:02 
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Iscritto il: mercoledì 26 marzo 2008, 13:13
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Spectator ha scritto:


A proposito dei satelliti artificiali, non riesco a capire qual'è il nesso con il mio precedente quesito, scusami potresti spiegarti meglio?
Cioè anzi è evidente, ok che c'è differenza di massa tra un satellite naturale attorno a Giove e Giove stesso che è molto più grande, oppure tra un satellite artificiale intorno alla Terra e quest'ultima.
Però, io dicevo, se Giove ha tanta gravità da far orbitare attorno a sè tanti satelliti allora perchè sulla superficie di Giove non dovrebbe esserci gravità quasi quanta ce nè sulla Terra?
Escludendo in questo caso la potentissima pressione dell'atmosfera di questo pianeta.[/quote]

Il nesso c'è eccome se ci rifletti. Non puoi capire la relatività ristretta e/o generale se prima non studi la meccanica di Newton. Quindi prima devi avere dei buoni fondamenti di fisica. Questo "relativamente" alle domande che poni in generale.
Ora io in fisica ci sono laureato e svolgo un lavoro di consulente per una società che costruisce parti meccaniche di treni.
Posso garantirti che quando facevo il Liceo ero ossessionato dalle stesse domande che poni tu in questo forum. Poi ho trovato le risposte attraverso i libri e lo studio delle cose.
Ora rispondendo alla domanda che mi fai, non puoi paragonare un pianeta roccioso come la Terra ad uno gassoso come Giove. La Terra è più piccola ma è più compatta, la materia che la forma si trova in stati diversi rispetto a quella che troviamo su Giove, che tra l'altro è un gigante gassoso e occupa un volume ben più vasto.
Alcuni amano dire che se potessimo mettere Giove dentro un bicchiere colmo di acqua questo galleggerebbe.
La stessa cosa non si può dire della Terra.
Vedi già il fatto che parli di "superficie" di Giove è improprio. Proprio perchè su Giove non esiste una superficie definita, al contrario della Terra, la gravità varia in funzione della pressione e quindi della profondità a cui vuoi arrivare, supposto che riesci ad arrivarci...
Fp=mxg e da qui si parte per fare tutte le considerazioni possibili ed immaginabili.[/quote]

Aspetta scusa non riesco ancora una volta a seguirti.
Lasciamo perdere Giove che come Saturno appunto è gassoso e potrebbe persino galleggiare sull'acqua.
Prendiamo in considerazione Marte allora che dev'essere del tutto simile alla terra come conformazione giusto!?
Dunque io mi chiedevo come mai se noi andassimo su Marte svolazzeremmo, (come facevano gli astronauti sulla Luna ricordate?) per l'assenza di gravità, mentre al tempo stesso però questo pianeta ha sufficiente forza di gravità per far orbitare attorno a sè dei satelliti naturali? Cioè dei piccoli pianeti, che pur essendo "piccoli" ovviamente hanno molta più massa di un essere umano.
Dunque come mai noi svolazzeremmo in giro per Marte mentre questi satelliti artificiali sono ben incollati attorno a Marte pur essendo molto più "forti" di noi?

Comunque allora, tanto per cominciare, potete enunciarmi qui tutti i concetti della Meccanica di Newton per favore? Non temiate di scrivere troppo, oppure scrivetemi solo le cose fondamentali però in termini semplici per favore.

A proposito di Giove quando parli di profondità intendi dire appunto che Giove potrebbe non avere una superficie solida? ma sarebbe tutta atmosfera? Dunque come avevo letto in un libro dovrebbe essere proprio simile a una stella mancata giusto!?
Dato che emana calore anche dal nucleo tra l'altro, e se non lo emanasse allora di quanti gradi più bassa sarebbe la sua temperatura?


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MessaggioInviato: sabato 1 novembre 2008, 19:49 
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Ti sei risposto da solo. Secondo te un astronauta avrebbe la stessa massa di Phobos o di Deimos?

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MessaggioInviato: sabato 1 novembre 2008, 22:39 
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Curioso ha scritto:
Wow! allora nel caso della luce noi percepiamo la sua velocità sempre e comunque alla sua velocità cioè 366.000 km al secondo?
Anzi, scusate, ma a percepire la sua velocità ci sono dei macchinari fatti apposta o siamo NOI a percepirla così? Perchè se fosse come in quest'ultimo caso potrebbero essere i nostri sensi la nostra percezione che ci ingann... Anzi scusate bè suppongo che ci siano dei macchinari sensori fatti apposta e anzi non mi ricordavo nemmeno più dell'esperimento fatto con lo specchio.
A proposito di quest'ultimo ma come mai si deve dividere il doppio della distanza dallo specchio soltanto per il tempo in cui il laser "ritorna" dallo speccio e non per il tempo che il laser impiega per arrivare allo specchio e poi tornare?
E poi scusate tutta questa cosa avverrà ad una velocità altissima quindi come si fa a fermare il cronometro ecc ecc. Non è vero che lo può fare chiunque quindi?


Ciao

Se ti ho detto che si possono costruire degli oggetti che misurano la suddetta velocità allora è implicito che quella che fai è una misura e non una "percezione": qualunque osservatore con uno strumento in mano per misurare la velocità della luce otterrà come risultato 300000km/s indipendentemente da come lui si muova rispetto alla luce di cui misura la velocità.

Per la storia del "doppio della distanza" e del relativo tempo hai ragione: ho scritto male la frase...

Per fermare il cronometro è semplice: il fotorilevatore di cui parlavo non fa altro che generare una corrente elettrica nel momento in cui viene colpito dalla luce del laser (e si possono costruire dei fotorilevatori che sono sensibili alla luce di una certa frequenza, così non producono corrente se vengono colpiti da altra luce); la corrente prodotta viene usata per "fermare" il cronometro.
Ovviamente tutta la strumentazione va tenuta nel raggio di pochi metri, mentre il solo specchio va tenuto a debita distanza (diciamo qualche Km) in modo che da diminuire gli eventuali errori di misura dovuti alla propagazione del segnale tra i diversi strumenti usati per la misura.

J.

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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: mercoledì 5 novembre 2008, 17:20 
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Iscritto il: mercoledì 26 marzo 2008, 13:13
Messaggi: 25
Spectator ha scritto:
Ti sei risposto da solo. Secondo te un astronauta avrebbe la stessa massa di Phobos o di Deimos?


Scusami, perdona la mia ignoranza, ma ancora non riesco a capire niente. Quindi puoi indicarmi precisamente dov'è che nel mio messaggio mi sono risposto da solo?


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 Oggetto del messaggio: Re: ciao
MessaggioInviato: giovedì 6 novembre 2008, 15:07 
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Iscritto il: lunedì 10 settembre 2007, 21:33
Messaggi: 222
Località: S.Maria della Versa - Pavia -
Guarda che gli astronauti saltellavano, ma non volavano via...la velocita' di fuga dalla luna e' di un paio di km/s ! Saltellavano perche' sulla luna c'e' "meno gravita' " che sulla terra, proprio perche' la sua massa e' minore. Le tue domande sono un po' incasinate :lol: ...perche' hai poche conoscenze in materia, ma qui e' un po' difficile farti un corso intero di meccanica newtoniana...anche perche' dovresti conoscere un po' di dinamica, un certo tipo di geometria ecc ecc... :) non voglio esser polemico, ma cerca di capire :wink:
Cos'e' che ti "turba"??Il fatto che marte abbia satelliti??Perche' non dovrebbe poterne avere(che itaGliano...)?Metti un corpo qualsiasi in un campo gravitazionale, alias in prossimita' di un'altra massa, e i due si "sentiranno", il fatto che poi uno ruoti attorno all'altro dipende dal moto iniziale dei due corpi.
Immaginati phobos che passa di fianco a marte andando dritto e la sua traiettoria viene curvata dalla gravita' di marte fino a farlo girare per sempre intorno a lui... dipende dalle energie in gioco...ma dovresti sapere cos'e' un potenziale ecc...capisci perche' e' difficile spiegarti?O ti accontenti di un paio di info veloci o se vai in "profondita' " ci vuole un libro...

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- Bi -

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datemi le parole per descrivere cio' che vedo e vi faro' desiderare di averlo da sempre osservato
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 Oggetto del messaggio: Re: ciao
MessaggioInviato: giovedì 6 novembre 2008, 15:34 
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Iscritto il: sabato 21 luglio 2007, 14:27
Messaggi: 552
Località: Termoli (Molise)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Mmm la mia conclusione è: un libro di fisica delle superiori, prima di tutto 8)

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Strumentazione:
Skywatcher 80ED Pro su montatura Meade LXD75 con Autostar, fuocheggiatore elettronico, oculari da 26mm Meade, 15mm Celestron e 5mm Hyperion, lente di barlow Meade 2X, Canon EOS400D non modificata con obiettivi Canon EF 18/55 e Sigma APO 70/300, rifrattori guida 70/700 Konus e 70/300, Meade LPI, filtri Baader UHC-S e Astrosolar, anelli decentrabili e scatto remoto autocostruiti, notebook Dell Latitude A560.


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