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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: giovedì 30 ottobre 2008, 12:46 
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Iscritto il: venerdì 16 marzo 2007, 10:47
Messaggi: 305
Località: Corigliano Calabro (CS)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ho dato un'occhiata rapida al topic, su cui cercherò di soffermarmi con più calma...
Premetto di non avere una preparazione specifica su tematiche puramente scientifiche, nè tantomeno filosofiche.

Intanto volevo portare qualche mia osservazione.

Parto con una parentesi sui testimoni di Geova, visto che la cosa mi riguarda da vicino.

Ho visto che è stato citato un libro dei testimoni di Geova. Ho letto quel libro diversi anni fa, in quanto sono nato in una famiglia di tdG, e me ne sono allontanato una volta maggiorenne.
Confermo che cioè il libro si limita a critiche alla teoria dell'evoluzione. Ma ciò che ne rende poco affidabile il contenuto, è il fatto che spesso nelle loro pubblicazioni, i tdG utilizzano citazioni anche autorevoli, ma parziali e scollegate dal contesto, col solo scopo di sostenere le loro tesi, e non di cercare la verità. Anche la loro versione della Bibbia, che è stata redatta da un comitato anonimo di traduttori con non si sa quali titoli, presenta un gran numero di passi tradotti in maniera equivoca.
Quindi non prenderei in considerazione questo libro, ma non definirei "cialtroni" i tdG, come è stato fatto, spero bonariamente. Come fuoriuscito sono stato discriminato (mi è stato tolto il saluto), ma non per questo ho smesso di rispettarli. In maggioranza sono brave persone, e non per tutti l'adesione è una scelta, specialmente per i figli che nascono in quell'ambiente. I miei genitori lo sono ancora :wink: , e non ho nessun problema con loro...


In merito all'argomento del topic, incomincio a porre i miei principali interrogativi.

Primo. Sull'evoluzione, il mio dubbio principale riguarda il fatto che non si tratta di una teoria che può essere sottoposta a sperimentazione. Non è stato osservato nessun organismo evolversi, nè questo processo può essere indotto sperimentalmente. Ci sono altre teorie del genere, specialmente in ambito cosmologico, lo stesso modello standard appartiene a questa categoria. Qual'è la reale validità di una teoria del genere?

Secondo. La scienza è riuscita a dare una spiegazione del fenomeno della coscienza di sè? E' tutto un fenomeno biochimico? Perché se il mio corpo venisse clonato, in modo da avere una esatta copia biologica del mio organismo, questo avrebbe una autocoscienza separata?

Terzo. Comunque sia stato originato l'universo, e anche quando la materia fosse sempre esistita, la sua esistenza stessa, invece che il "nulla", rimane pur sempre un "mistero".
Del resto stiamo qui a parlare proprio di questo...

Intanto riprendo la lettura...

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MessaggioInviato: giovedì 30 ottobre 2008, 17:52 
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Iscritto il: mercoledì 20 dicembre 2006, 2:27
Messaggi: 880
Località: Pavia
robcitt ha scritto:

Primo. Sull'evoluzione, il mio dubbio principale riguarda il fatto che non si tratta di una teoria che può essere sottoposta a sperimentazione. Non è stato osservato nessun organismo evolversi, nè questo processo può essere indotto sperimentalmente. Ci sono altre teorie del genere, specialmente in ambito cosmologico, lo stesso modello standard appartiene a questa categoria. Qual'è la reale validità di una teoria del genere?


Su questo punto posso solo citarti un caso molto eclatante: i virus tendono ad evolvere rapidissimamente. Basta vedere con che velocità si sviluppano ceppi nuovi!
Aggiungi anche questo: molti farmaci ed insetticidi sono divenuti inefficaci proprio per lo stesso meccanismo che è alla base della selezione naturale! Ovvero ci sono insetti e batteri che abbiamo "selezionato" noi tra la popolazione esistente andando a distruggere quella parte della popolazione che non resisteva ai principi attivi.
Se speri di poter vedere un'evoluzione di un essere in modo rapido da potersi notare subito, allora sei in errore... il processo di cambiamento è lentissimo. Solo quello di selezione può essere abbaastanza rapido!

robcitt ha scritto:
Secondo. La scienza è riuscita a dare una spiegazione del fenomeno della coscienza di sè? E' tutto un fenomeno biochimico? Perché se il mio corpo venisse clonato, in modo da avere una esatta copia biologica del mio organismo, questo avrebbe una autocoscienza separata?


Se venisse creata una copia biologica del tuo corpo in che senso? Intendi dire adesso, così come sei? Diciamo che se la copia fosse perfetta (ogni singolo atomo è nella giusta posizione e nel giusto stato), allora saresti esattamente tu... Stessi pensieri, stesse esperienze, stessi ricordi... Una coscienza, però, separata dalla tua!
Se, invece, stai pensando ad un clone creato successivamente da te facendogli fare tutto il processo di crescita, allora avresti creato un individuo che ha il tuo aspetto, la tua stessa "impronta" genetica, ma questo sarebbe un individuo DIVERSO da te in quanto non avrebbe vissuto le tue stesse esperienze!

Per quel che riguarda la coscienza io credo che sia una questione di struttura che assume la materia e che consente alla stessa di avere questa capacità. Ma qui siamo ancora ben lontani dal comprendere ben bene come la cosa funzioni! ;-)

robcitt ha scritto:
Terzo. Comunque sia stato originato l'universo, e anche quando la materia fosse sempre esistita, la sua esistenza stessa, invece che il "nulla", rimane pur sempre un "mistero".
Del resto stiamo qui a parlare proprio di questo...

Direi che una volta capite alcune cose successe nei primi istanti di vita dell'universo, anche la materia potrebbe non essere più un mistero... ;-)

J.

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I motociclisti prendono una moto, i Guzzisti sono presi dalla Moto!


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MessaggioInviato: giovedì 30 ottobre 2008, 18:48 
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Iscritto il: venerdì 16 marzo 2007, 10:47
Messaggi: 305
Località: Corigliano Calabro (CS)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Accipicchia, non avevo pensato ai virus! Mi sembra un esempio molto azzeccato :wink:
Ad ogni modo, essendo molto a digiuno di biologia, sto incominciando anche a leggere qualcosa al riguardo...

Per quanto riguarda il problema della coscienza, la domanda, posta in termini generali, era: perché due individui identici hanno un'autocoscienza diversa? Se è così, deve trattarsi di qualcosa di più di un "semplice" fenomeno biochimico...

Sul discorso della materia, tu dai per scontato che sia valida la teoria ad oggi più accreditata, cioè che l'universo abbia avuto un inizio. Se si da dove? Dal nulla?
Se, invece, la materia è sempre esistita (come ipotizzavano alcuni scienziati sovietici, forse anche per motivi ideologici), "da dove viene"? Certo questa domanda somiglia molto alle domande che sorgono nel momento in cui si accetta Dio. L'eternità di Dio ad esempio equivale all'eternità dell'universo, in termini di "inconcepibilità" per l'uomo, e mi pare l'aveva posta Peter in un altro topic presentando il paradosso "della lama del coltello". In quanto credente, mi ero già posto questo interrogativo (ovviamente senza risposta), anche senza conoscere espressamente quel paradosso...
Ma forse la cosa è stata già toccata, e vedo di rileggermi un pò tutto, visto che finora non ho avuto tempo...


Ciao

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 Oggetto del messaggio: e se....
MessaggioInviato: giovedì 30 ottobre 2008, 20:22 
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Iscritto il: lunedì 13 agosto 2007, 19:21
Messaggi: 146
Siete proprio sicuri che la materia "esita"? Mi rendo conto dell'assurdità ( a prima vista) della domanda, ma a livello atomico o subatomico in senso stretto vale il concetto di "materia", così come siamo abituati a caonsiderarla?

Come medico mi è capitato di vedere una scena in cui un collega cercava di far capire la necessità di una trasfusione ad una bambina di due anni con genitori TdG. Quando le regole della religione valgono più di un individuo ed a maggior ragione della vita di una bambina di due anni, mi viene davvero il sospetto che qualcosa non vada in quel Dio.

Ma questa è una mia opinione personale, nessuno si senta offeso.

wpro

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 Oggetto del messaggio: cambio di prospettiva
MessaggioInviato: venerdì 31 ottobre 2008, 9:24 
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Iscritto il: sabato 19 gennaio 2008, 12:39
Messaggi: 28
Provo a scalda un po' gli animi con punto di vista alternativo e difficilmente sostenibile
Tale problema morale nasce poiché consideriamo la vita umana come valore supremo, idea che, senza dubbio, è una grande acquisizione degli ultimi secoli, sebbene in molti testi sacri (corano, veda, bibbia) viene ribadito da secoli che il bene della persona è condizione inseparabile del credere/vivere la propria fede. (poi l'uomo li interpreta in ciò che vuole)
Ritengo però che questa affermazione sia anche la causa o meglio una delle cause di quella che oggi viene definita la società del pensiero debole, si verifica sempre più spesso un abbandono delle proprie idee e della propria riflessione personale ad un utilitarismo spicciolo,
l'idea per cui il morire per un ideale è giusto risulta fuori moda, (parlo di moda poiché è l'unica grande forza che muove il mondo attuale e lo fa nel solo aspetto formale, e superficiale)
se ne può trovare traccia solo in qualche film o romanzo, ma senza che questa visione ci interroghi realmente, nel concreto di ogni giorno l'uomo moderno guarda semplicemente al bene come qualcosa di immediato senza che questo veramente passi per delle idee fatte proprie attraverso la fatica di una riflessione personale e per le quali possa dare la vita.
Si tratta semplicemente di un quieto vivere che uccide l'uomo non negli anni ma nei pensieri e dunque, cosa è preferibile?

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MessaggioInviato: venerdì 31 ottobre 2008, 11:10 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
Messaggi: 5153
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
robcitt ha scritto:
Accipicchia, non avevo pensato ai virus! Mi sembra un esempio molto azzeccato :wink:
Ad ogni modo, essendo molto a digiuno di biologia, sto incominciando anche a leggere qualcosa al riguardo...


Ti consiglierei di leggere questo libro:

http://www.libreriauniversitaria.it/fal ... 8822068040

Dove si parla proprio delle prove sperimentali a favore dell'evoluzione (il fatto che non ce ne siano è, appunto, un mito).

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Claudio

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Osservo con:
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 Oggetto del messaggio: Re: cambio di prospettiva
MessaggioInviato: venerdì 31 ottobre 2008, 21:34 
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Iscritto il: lunedì 13 agosto 2007, 19:21
Messaggi: 146
el ha scritto:
Provo a scalda un po' gli animi con punto di vista alternativo e difficilmente sostenibile
Tale problema morale nasce poiché consideriamo la vita umana come valore supremo, idea che, senza dubbio, è una grande acquisizione degli ultimi secoli, sebbene in molti testi sacri (corano, veda, bibbia) viene ribadito da secoli che il bene della persona è condizione inseparabile del credere/vivere la propria fede. (poi l'uomo li interpreta in ciò che vuole)
Ritengo però che questa affermazione sia anche la causa o meglio una delle cause di quella che oggi viene definita la società del pensiero debole, si verifica sempre più spesso un abbandono delle proprie idee e della propria riflessione personale ad un utilitarismo spicciolo,
l'idea per cui il morire per un ideale è giusto risulta fuori moda, (parlo di moda poiché è l'unica grande forza che muove il mondo attuale e lo fa nel solo aspetto formale, e superficiale)
se ne può trovare traccia solo in qualche film o romanzo, ma senza che questa visione ci interroghi realmente, nel concreto di ogni giorno l'uomo moderno guarda semplicemente al bene come qualcosa di immediato senza che questo veramente passi per delle idee fatte proprie attraverso la fatica di una riflessione personale e per le quali possa dare la vita.
Si tratta semplicemente di un quieto vivere che uccide l'uomo non negli anni ma nei pensieri e dunque, cosa è preferibile?



Se poi pensi che l'etica e la morale variano da luogo e luogo e nello stesso luogo nel tempo ecco che il problema si complica. Il pensiero "debole" in realtà è un "errore di valutazione" del pensiero forte. Ma entrambi sono contraddittori. Mi fermo qui

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e se....


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MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 19:48 
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Iscritto il: venerdì 6 giugno 2008, 22:13
Messaggi: 1347
Località: via Berna Martellago (ve)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
purtroppo la mente uma,na e' concepita, per percepire la vita ,con un inizio ed una fine , di conseguenza ,tutto cio' a cui viene attribuito il concetto di infinito ,o di sempre esistito, o il nulla, dara modo a far sorgere sempre ulteriori domande di conferma ,senza conclusione ,perche' e' il limite del nostro cervello e percio' della nostra mente.
spero di nn aver messo confusione in testa se cosi' fosse chiedo scusa hahaha :lol: :lol: :lol: .


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