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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2008, 18:21 
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Iscritto il: domenica 4 marzo 2007, 16:02
Messaggi: 1287
Località: Varese/Genova
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao a tutti,
l'interessantissimo discorso "attivato" da Ivaldo ha suscitato in me una curiosità. Secondo voi, con questo reticolo di diffrazione in film della Edmund Scientifics:

http://scientificsonline.com/product.asp?eid=EID01&pn=3052116&bhcd2=1223917855

(che, nella versione in rotolo, ha 12700 linee per pollice, cioè 500 linee/mm) ci si può combinare qualcosa di sensato?

Ve lo chiedo perché ne possiedo una discreta quantità a prendere la polvere (sarebbe troppo lungo spiegarvi come ne sono entrato possesso...)

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Emmanuele Sordini
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MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2008, 18:47 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Ciao, Emanuele:
Io ne ho uno da 1200 l/mm, ma non ne ho fatto molto, perchè la distanza tra l'oggetto (stella) e lo spettro è notevole.
Nel caso di 500 l/mm puoi provare ad anteporlo, a seconda del diametro, ad un telescopio od un teleobbiettivo montandolo opportunamente e cercare di osservare lo spettro di stelle luminose,NON del sole, ovviamente, pena gravi danni alla tua vista.

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Fulvio Mete
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MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2008, 19:55 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Perché anteporlo al telescopio e non disporlo tra l'ottica ed il sensore come si fa con lo Star Analyser?


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MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2008, 20:07 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
fulvio mete ha scritto:
Ciao, Emanuele:
Io ne ho uno da 1200 l/mm, ma non ne ho fatto molto, perchè la distanza tra l'oggetto (stella) e lo spettro è notevole.
Nel caso di 500 l/mm puoi provare ad anteporlo, a seconda del diametro, ad un telescopio od un teleobbiettivo montandolo opportunamente e cercare di osservare lo spettro di stelle luminose,NON del sole, ovviamente, pena gravi danni alla tua vista.

Anteporlo sicuro?
io ho provato sti cosi con meno linee e deviano la luce in maniera notevole, se lo anteponi, il fascio non va brutalmente al di fuori dell'asse ottico?

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Davide Ghiso
Meade Schmidt-Newton 6" (763mm F/5) - William Optics Zenithstar 66 ED - Eq6 skyscan Barlow 2x e 4x apo coma - Oculari meade superploss 26mm
Kellner 20 e 4 mm Ploss 10mm - Hiperion 8mm - Atik 383l+ monocromatic
filtri baader 36mm R,G,B,L,H-alpha - magzero mz_5 bn
Gruppo Astrofili Volontari Ingauni Albenga SV

Davide Ghiso
ma chi sarà mai questo Dario Fo!?


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MessaggioInviato: martedì 14 ottobre 2008, 6:31 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Salve, Ivaldo ed Emanuele:
La distanza tra gli spettri dei vari ordini e l'immagine riflessa o trasmessa (ordine 0) è funzione del numero di linee per mm del reticolo, sia esso a trasmissione che a riflessione.
Lo Star Analyser, ad esempio, è solo 100 l/mm, e la ridotta risoluzione fa si che una buona parte (o tutto)lo spettro entri nel campo inquadrato di una camera CCD di medie o grandi dimensioni puntata direttamente sull'oggetto di cui si riprende lo spettro.
Per reticoli di risoluzione superiore la cosa diventa problematica, nel senso che lo spettro esce dal campo di vista o di ripresa a meno di non spostare angolarmente la camera , ovvero l'intero telescopio, per intercettarne l'immagine, sfalsata rispetto alla sorgente.
Questo è il motivo per cui, per risoluzioni elevate, è opportuno, a mio avviso, usare un reticolo a riflessione con un sistema micrometico di basculamento dello stesso attorno al proprio asse.
Per Emanuele:
per divertirti con spettri stellari a bassa risoluzione senza fatica e senza spendere una lira puoi fare al PC un disegno con righe nere dello stesso spessore ed equidistanti con intervallo di circa 1-2 mm e stamparlo su lucido, quindi fare un supporto per anteporlo all'obiettivo del telescopio.
Con due o tre euro puoi acquistare una griglia rompifiamma ed anteporla all'obiettivo, come mostrato al link:
http://www.lightfrominfinity.org/spettr ... ellare.htm
certo, i risultati non sono entusiasmanti, ma per capire il meccanismo va bene.
Tornando all'acetato da 500 l/mm, se vuoi semplificarti le cose prova a metterne un pezzo su un obiettivo fotografico da 50 mm o grandangolare , puntalo su una sorgente luminosa puntiforme (meglio una stella) e fai una ripresa: lo spettro dovrebbe essere visibile.
In alternativa,cerca di rimediare acetato da 100 l/mm ed anteponilo alla camera CCD ovvero al predetto obiettivo.
Per Ghiso 983:
Per reticoli a trasmissione di risoluzione elevata,lo spettro va fuori dell'asse ottico sia se poni il reticolo sull'obiettivo (in entrata) che vicino al fuoco in uscita: se lo poni in uscita occorre basculare la camera ( o l'oculare) di un angolo sufficiente.

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Fulvio Mete
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MessaggioInviato: martedì 14 ottobre 2008, 10:59 
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Iscritto il: domenica 4 marzo 2007, 16:02
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fulvio mete ha scritto:
La distanza tra gli spettri dei vari ordini e l'immagine riflessa o trasmessa (ordine 0) è funzione del numero di linee per mm del reticolo, sia esso a trasmissione che a riflessione.
Lo Star Analyser, ad esempio, è solo 100 l/mm, e la ridotta risoluzione fa si che una buona parte (o tutto)lo spettro entri nel campo inquadrato di una camera CCD di medie o grandi dimensioni puntata direttamente sull'oggetto di cui si riprende lo spettro.
Per reticoli di risoluzione superiore la cosa diventa problematica, nel senso che lo spettro esce dal campo di vista o di ripresa a meno di non spostare angolarmente la camera , ovvero l'intero telescopio, per intercettarne l'immagine, sfalsata rispetto alla sorgente.

C'entra per caso con l'angolo di dispersione menzionato sul sito della Edmund, pari a 36 gradi?
In caso affermativo, allora capisco il perche' di quello che mi dici:-), cosi' come capisco la strana e asimmetrica forma degli spettroscopi (a partire dall'LHIRES).

fulvio mete ha scritto:
per divertirti con spettri stellari a bassa risoluzione senza fatica e senza spendere una lira puoi fare al PC un disegno con righe nere dello stesso spessore ed equidistanti con intervallo di circa 1-2 mm e stamparlo su lucido, quindi fare un supporto per anteporlo all'obiettivo del telescopio.
Con due o tre euro puoi acquistare una griglia rompifiamma ed anteporla all'obiettivo. certo, i risultati non sono entusiasmanti, ma per capire il meccanismo va bene.
Tornando all'acetato da 500 l/mm, se vuoi semplificarti le cose prova a metterne un pezzo su un obiettivo fotografico da 50 mm o grandangolare , puntalo su una sorgente luminosa puntiforme (meglio una stella) e fai una ripresa: lo spettro dovrebbe essere visibile.
In alternativa,cerca di rimediare acetato da 100 l/mm ed anteponilo alla camera CCD ovvero al predetto obiettivo.

Grazie mille per le dritte. A parte la soluzione della reticella rompifiamma, in se stessa disatticamente istruttiva, mi sembra che lo Star Analyzer alla fine sia il migliore compromesso tra costo e "produttivita'", soprattutto se si ha in mente di utilizzare un CCD. Anche perche' non ho in questo momento la minima idea di dove rimediare l'acetato con quel numero di linee/mm.

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Emmanuele Sordini
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MessaggioInviato: martedì 14 ottobre 2008, 17:53 
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Ciao, Emanuele:
l'angolo menzionato sul sito Edmund (penso tu ti riferisca a quello riportato sui reticoli) è l'angolo di blaze, cioè l'angolo con cui è inclinata la incisione del reticolo rispetto al substrato, che contribuisce anche alla determinazione dell'angolo complessivo tra raggio incidente e raggio diffratto ed all'indirizzamento di quest'ultimo verso un dato ordine ed una data lunghezza d'onda.
Lo Star analyser è un buon compromesso per iniziare, ovviamente relativamente alla sola spettroscopia stellare.

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Fulvio Mete
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