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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 7 ottobre 2008, 16:48 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 0:07
Messaggi: 801
Località: Roma
Ciao a tutti. Spesso i costruttori di ottiche al fine evidente di magnificare i propri prodotti dichiarano che il tale o il talaltro strumento è in grado di dare immagini da 10 micron o meno; addirittura si arriverebbe ai 2 (due) micron per il Takahashi BRC 250!!! Bello, davvero; stelle come punte di spillo, punte, non capocchie! 8) Quello che non mi è chiaro è il criterio con il quale si fanno dette misure, in altri termini a quali stelle si fa ricorso per valutare tali misure? A quale esposizione? Mi spiego meglio : credo di capire che se fotografo con un CCD o DSLR un campo stellare comprendente Vega, ad esempio, con una posa tipica di 120/240 secondi NON avrò certamente di tale stella una immagine di 2 o 10 micron. Essa avrà una dimensione molto maggiore(a meno di non scattare a 1/8000 di secondo). Ovviamente le stelle più deboli assumeranno dimensioni via via minori e , a seconda del diametro impiegato, avrò i sospirati 10 micron con oggetti di magnitudine 14 ad esempio piuttosto che 15 o 16 o inferiore. Dunque esiste una convenzione universale che ci dice come siano state fatte queste misure e come esse siano poi confrontabili?
Certo ci saranno poi alcune variabili da considerare come il seeing o come la lunghezza d'onda(leggi colore della stella) ma questa è un'altra faccenda.

Grazie per la vostra attenzione


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MessaggioInviato: martedì 7 ottobre 2008, 17:15 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16960
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Hai dimenticato una variabile non insignificante.
Il pixel
Se hai pixel da 8 micron non puoi misurare dimensioni stellari inferiori a tale dimensione.

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MessaggioInviato: martedì 7 ottobre 2008, 17:24 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 0:07
Messaggi: 801
Località: Roma
Cita:
Se hai pixel da 8 micron non puoi misurare dimensioni stellari inferiori a tale dimensione.


Sacrosanto! Ma allora? I 2 micron dichiarati in asse per il BRC250 come saltano fuori? E ammesso di utilizzare un CCD con la giusta accoppiata focale/dim.pixel e dunque correttamente campionato rimane comunque (per me) misterioso il criterio con il quale vengono poi misurati e soprattutto dichiarati certi valori.


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MessaggioInviato: martedì 7 ottobre 2008, 17:39 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16960
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Non avendo letto tali recensioni mi posso basare solo su considerazioni teoriche.
Il progetto di un'ottica, se fatto con tutti i crismi del caso, può essere portato a livello di precisione molto elevati in tema di puntiformità stellare, resa cromatica, ecc.
Ma vi sono inoltre altri fattori che vanno considerati (sempre in ambito teorico)
Qualsiasi elemento rifrattivo devia i raggi luminosi in modo diverso a seconda della lunghezza d'onda.
Per cui aumentando il numero degli elementi ottici per compensare curvatura di campo, cromatismo, sfericità, ecc. diventa pressoché impossibile portare anche nella teoria il raggio di confusione a zero (raggio di confusione è la dimensione minima del disco che appare sul piano focale partendo da una sorgente puntiforme all'infinito)
Se riduciamo lo spettro considerato il raggio di confusione si restringe in quanto si tenderà a lavorare su luce monocromatica che viene ovviamente deviata in modo univoco dai vari elementi. In questo caso la dimensione del raggio di confusione dipenderà dalla diffrazione ottica, dalla distanza dall'asse ottico, dalla qualità del vetro, insomma da tutta una serie di fattori fisici.
Migliori sono questi fattori e più piccolo sarà il valore teorico (ripeto TEORICO) raggiungibile.

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MessaggioInviato: mercoledì 8 ottobre 2008, 8:03 
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Iscritto il: lunedì 17 luglio 2006, 9:05
Messaggi: 199
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao!
2 micron per la BRC mi sembra eccessivo! Ma sicuramente i possessori, in lista, di tali "MOSTRI" potranno confermarti la veridicità di tali affermazioni! :)

Per il calcolo, beh, quello è spesso teorico! Significa che con i vari software di progettazione, il costruttore calcola, come su un raytracer, l'immagine di rifrazione sul piano focale. Oppure al massimo testa le ottiche sul banco ottico (usualmente le sole ottiche senza meccanica). E' indubbio, che nelle condizioni reali, tutto può cambiare, così come una collimazione approssimativa, o una meccanica scadente può "svalutare" le ottiche più perfettamente lavorate e gli schemi più sofisticati e corretti possibili!

Sicuramente, con una buona ccd, qualche verifca si può fare! In condizioni di ottimo seeing ho raggiunto, sul mio piccolo RC, un fwhm di 1.8. Avendo pixel di 6.4 micron.. si può affermare che grosso modo le immagini stellari erano grandi circa 15 micron (micron di più o di meno...)

Ciao
Mario V.

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ccd: QSI583 wsg
ottiche: TEC 140ED
......... TAKA FSQ106ED


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