E vero torniamo in argomento.
A proposito delle differenze di luminosita' tra due componenti. Tu hai fatto un ragionamento facendo una certa "scala" di come cambia il limite di separazione a secondo ella differenza di luminosita'.
Mi rigordono qualche anno fa un bell'articolo su Sky and telescope dove qualcuno si era "inventato" una tabella dove legava queste cose, differenza e distanza. Ovviamente e solo idnicativa perche' immagino che ognuno di noi, con occhi ben diversi e allentai, reagisca in modo diverso a differenze di luminosita'.
Allora mi chiedevo una cosa, cioe' quanto nella realta' pesano?
1) la differenza di colore: da fastidio? Puo creare problemi nella risoluzione? Lo strumento come "reagisce a due colori, per esempio, opposti? Un APO gli rimane, a alti ingrandimenti, nello stesso fuoco e quindi vede le due stelle sempre al amssimo della puntiformita'?
2) Quando si deve considerare debole la compagna al punto da non poterla vedere a prescindere dalla distanza? Il cielo chiaro, ovviamente, da fastidio, ma ammesso che sia sopra il livello di fondo cielo quanto l'essere "debole" da talmente fastidio all'occhio, costretto a sforzarsi a scorgerla e non a separarla, da non vederla?
3) Cherubino tu dici una differenza di 1 mag crea un peggioramento come separazione di 0.5/0.6. Io pensavo piu' a una relazione in percentuale e che varia molto, poi, da occhio a occhio e da ottica a ottica.
Che ne pensi?
Lo chiedo a te perche' mi piacerebbe che una doppia a tua scelta la guardassi con diversi strumenti (appunto lo chiedo a te perche' vedo in firma che ne hai diversi) ma circa allo stesso ingrandimento per capire se questa differenza crea difficolta sia uguale per diversi schemi ottici.
Mmmh mi sa che ho esagerato con questi ragionamenti!
