1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: martedì 9 settembre 2008, 12:44 
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Iscritto il: martedì 30 maggio 2006, 12:10
Messaggi: 332
Località: Torino
Tipo di Astrofilo: Fotografo
mauro_dalio ha scritto:
Non cambiano le carte in tavola. La tesi che è stata sostenuta è che uno strumento più grande soffre di più l'inquinamento luminoso e che uno più piccolo raccogliendo meno luce offre più contrasto. La tesi non era che un oggetto molto ampio ha bisogno di un campo grande.

Per esempio questo è falso:
Cita:
Se il cielo ha una notevole brillanza (IL per esempio) la minor luce raccolta tende ad aumentare il contrasto o il rapporto S/N

Ne consegue che è falso tutto il ragionamento che segue e che conclude che conviene ridurre il diametro. A prescindere anche dagli aspetti percettivi che dicono che in una scena luminosa si apprezzano differenze di contrasto più minute, che è cosa di buon senso e che è cosa che Blackwell ha solo quantificato sperimentalmente.


Se vogliamo dirla tutta qui la domanda originale era "mi sono trovato sperimentalmente in questa situazione, come me la spiegate con la teoria?" poi sono state fatte ipotesi, concordo che quella del rapporto S/N peggiore nei diametri maggiori è sbagliata, ma questo non cancella il fenomeno.


mauro_dalio ha scritto:
L'esperienza è fallace se non supportata da un modello interpretativo .


Affermazione da prendere con molti distinguo e molta cautela: è avvenuto nella storia della fisica che i risultati di alcuni esperimenti venissero trascurati in un dato momento storico perchè non c'era una teoria che li interpretasse, ma questo non rendeva meno veri i fenomeni, riconosciuti in seguito (e anzi diventati dei classici) quando era matura una teoria per interpretarli e inquadrarli.

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MessaggioInviato: martedì 9 settembre 2008, 13:02 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16962
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ho ammesso di essermi spiegato male ma vedo che si recepisce solo ciò che si vuole.
Una domanda: se l'esperienza è fallace senza il supporto di un modello interpretativo allora cosa teneva la gente con i piedi per terra prima del modello (fra l'altro non esatto) della gravitazione universale. Eppure l'esperienza diceva che se si saltava si tornava a terra. Era errata?

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MessaggioInviato: martedì 9 settembre 2008, 13:20 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 19:51
Messaggi: 840
Località: monferrato
mio nonno mi diceva: "vale più la pratica della grammatica"
sapevo che non era del tutto vero, ma sapevo anche che le teorie non possono spiegare tutte le variabili del caso...

Comunque: non si può parlare e confrontarsi senza fare polememiche?

Attenzione!! di noia si può anche morire

scusate tanto

Paolo

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...gradirei un po' di silenzio !

Quousque tandem abutere,"Caligola" patientia nostra?


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MessaggioInviato: martedì 9 settembre 2008, 13:44 
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Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
Messaggi: 11641
Località: Monza
Tipo di Astrofilo: Visualista
Uhagliò! Io ho non volevo scatenare polemiche anche su un argomentino così piccolo! Volemose bene, ma se non ci riusciamo stamoce boni!

Devo dire che ho apprezzato molto l'intervento di Renzo e quello di Dalio, penso di aver capito i ragionamenti e li ringrazio.

Inviterei comunque tutti a rimanere in topic: ho chiesto solo se sia possibile l'esperienza che ho vissuto e, nel caso remotissimo io non abbia preso un abbaglio (perchè comunque quando si tratta di osservare oggetti cava occhi la mente fa brutti scherzi!), se ci sia una spiegazione scientifica.

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De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 105 e 75.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos, takahashi tpl, zoom Svbony 3-8 e 8-20
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 Oggetto del messaggio: Re: A volte è meglio piccolo
MessaggioInviato: martedì 9 settembre 2008, 13:52 
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Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:47
Messaggi: 3945
Località: Villa C. (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
> Avevo io le travegole e credevo di vederla oppure a volte può succedere? In tal caso qualcuno mi sa darne una spiegazione fisica?

Purtroppo succede, le ragioni te le hanno già date in quanto la grande apertura dovrebbe lavorare con un ingrandimento adeguato per scurire maggiormente il cielo. Se si lavora con 5mm di pupilla di uscita si tira dentro ogni genere di fuffa osservando vicino all'orizzonte.
Un'alternativa potrebbe essere l'uso di un filtro LPR leggero come un nebulare a larga banda

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Roberto Porta - photallica v. 2.0

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MessaggioInviato: martedì 9 settembre 2008, 14:54 
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MessaggioInviato: martedì 9 settembre 2008, 15:10 
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MessaggioInviato: martedì 9 settembre 2008, 15:15 
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Iscritto il: lunedì 26 marzo 2007, 7:49
Messaggi: 221
Località: Bosco Marengo (AL)
Se solo Kappotto avesse omesso la frase "In tal caso qualcuno mi sa darne una spiegazione fisica?" la risposta avrebbe potuto essere:
1. SI
2. NO


:D

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MessaggioInviato: martedì 9 settembre 2008, 15:51 
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Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
Messaggi: 11641
Località: Monza
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mauro_dalio ha scritto:
Possiamo affermare che deve essere così per forza in base a una impressione di Kappotto? Certamente no!


Ci mancherebbe! Ma avuto l'arroganza di sentirmi l'erede di galileo! :D

Quindi leggevo che potrebbe essere un problema di pupilla di uscita. Dunque, per il 66ed avevo una pupilla di uscita di circa 3,48 mentre sul 40 ne avevo una di 0,60. (con il 40 osservavamo con il panoptic 24mm, mentre con il 66ed con un plossl vixen da 26mm): a sto punto penso che il problema potrebbe essere pure lì, o no?

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MessaggioInviato: martedì 9 settembre 2008, 16:01 
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Dunque,
se il 66ED è un f/6, allora con il plossl 26mm avevi una pu = 4.33mm (15x)

Mentre per il newton, se si trattava di un f/4.5, con il pan24 avevi una pu = 5.33mm (75x)

Sicuro dei numeri che hai postato?

Fabio

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Fabio Babini osserva con: Rifrattore AT80/550
http://www.sbab.it
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