Circa quattro mesi fa la mia attenzione è stata catturata dalle torrette binoculari: leggendo in Internet commenti entusiastici di persone che avevano provato l’ebbrezza dell’osservazione “con due occhi”, mi sono incuriosito ed ho cominciato ad informarmi bene su questo mondo per me allora sconosciuto. Ho appreso che le torrette binoculari non sono tutte uguali (ovviamente!), ma si differenziano tra loro per tutta una serie di caratteristiche e peculiarità: ecco quindi saltar fuori termini come "apertura libera", "dimensione dei prismi", "backfocus", "correttore di tiraggio" ecc.. Ci ho messo un po’ a capire il significato di tutte queste parole e a farmi largo nella giungla delle torrette binoculari, ma alla fine ho fatto chiarezza ed ho giunto alla mia scelta. Così, da un paio di mesi sono un felice possessore di una torretta binoculare Denkmeier standard (quella con l’utile regolazione diottrica su ciascun porta-oculare) con Power cross Switch (PxS) dual arm e con OCS da 2”!
Avevo promesso di fare una recensione su questa torretta e, anche se con un po’ di ritardo (

), eccola qua!
Inizialmente pensavo di acquistare la torretta da OptCorp negli USA, poi da Gianluca Carinci della Aleph-Lab qui in Italia, ma alla fine l’ho presa direttamente negli USA da Russ Lederman, proprietario della Denkmeier, per via del cambio euro-dollaro molto favorevole, di una imperdibile offerta fatta dalla Denkmeier e della possibilità di personalizzare la torretta secondo le mie esigenze.

Anche considerando le spese di spedizione, l’IVA ed i dazi vari, ho risparmiato più di 300,00 euro…!

Russ è davvero una persona molto gentile e premurosa: dal momento dell’ordine all’arrivo della torretta a casa mia sono passati soltanto 10 giorni, compreso il passaggio per la “temuta” dogana (tanto di cappello anche a questa, che spesso viene accusata per tutta una serie di motivi anche spiacevoli…)!
Quando ho aperto il pacco (molto ben imballato, vista anche la delicatezza dell’oggetto), sono rimasto piacevolmente sorpreso nel trovare un’elegante e raffinata valigetta marchiata “Denkmeier”.
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All’interno era contenuta la torretta già montata con PxS dual arm e OCS da 2”. Inoltre, ci sono alcuni piccoli spazi ricavati nel materiale con cui è riempita la valigetta, e che servono per alloggiare gli oculari o altri accessori.
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Io ho preferito scegliere l’OCS da 2” anziché il classico OCS da 1,25” perché avevo scoperto che la Denkmeier utilizzava una prolunga per “spingere” la prima lente dell’OCS molto all’interno nel focheggiatore, per poter così ottenere un fattore di ingrandimento minimo di soli 1,4x: così facendo, però, in telescopi veloci come la maggior parte dei newton e soprattutto dei dobson (compreso il mio “Steve”), il cono di luce proveniente dal secondario non veniva interamente “catturato” dalla prima lente dell’OCS, perdendo da subito più del 30% della luce…!

Se si considera poi che la torretta sdoppia la luce, dimezzandone quindi l’intensità, per portarla ai due occhi, e che i grandi prismi assorbono un’altra “fetta” di luce, l’immagine che si ottiene rischiava di essere troppo scura per la maggior parte degli oggetti osservati…!

Con l’OCS da 2”, invece, il problema della luce “intercettata” dalla prima lente dell’OCS non c’era più!
Ho scelto poi di prendere anche il PxS dual arm, un semplice ma geniale dispositivo brevettato dalla Denkmeier che viene montato tra la torretta e l’OCS e che permette di variare con un banale movimento dei due “braccetti” il fattore di ingrandimento, ottenendo così 1,4x, 2,0x e 2,5x. In questo modo, con un unico paio di oculari si possono ottenere ben tre diversi ingrandimenti e senza bisogno di togliere e rimontare nulla!
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Infine, come oculari ho scelto di prendere dei Siebert Ultra 24mm: questi permettono di sfruttare, grazie al loro field-stop, l’intera apertura libera della mia torretta Denkmeier (26mm); inoltre, hanno un buon campo apparente (65°) ed un’ottima estrazione pupillare (ben 20mm); infine, sono incredibilmente luminosi, essendo costituiti da sole tre lenti!

L’unico vero difetto che hanno evidenziato riguarda la comparsa di fastidiosi riflessi fantasma nell’osservazione di oggetti luminosi come Giove: ho deciso così raggirare il problema ordinando una coppia di oculari ortoscopici (che mi devono ancora arrivare) per fare osservazioni planetarie ad ingrandimenti medio-alti!
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Passiamo ora a vedere come si comporta “sul campo” la mia nuova torretta.
Beh: la Luna è qualcosa di indescrivibile…!

L’effetto 3D è evidentissimo, soprattutto osservando certi crateri e certe catene montuose in particolari prospettive di luci ed ombre: sembra proprio di passarci sopra! Inoltre, la quantità e la qualità dei dettagli osservabili è decisamente superiore rispetto all’osservazione “monoculare”!
Anche Giove è “tutto un altro pianeta” visto con la torretta: i dettagli subito percepibili sono molti di più, e la comodità di osservare con due occhi invece che con uno solo permette di rimanere molto tempo al telescopio senza stancare la vista, individuando ancora più dettagli!
Le stelle doppie si separano molto agevolmente con la torretta! Anche quelle più “ostiche” diventano quasi un gioco da ragazzi!
Come oggetti deep-sky, ho osservato bene M13, M92, M27, M57, M31, il doppio ammasso del Perseo e molti altri. I globulari appaiono leggermente più scuri rispetto all’immagine in “monoculare”, ma non di molto: non più del 10-15% rispetto a ciò che ottengo col mio Baader Hyperion Zoom 8-24mm o con i miei oculari Antares Speer-Walers! Infatti, l’abbinamento dell’OCS da 2” (che “cattura tutta la luce”!) con gli oculari Siebert Ultra (molto luminosi!) permette di contenere la perdita di luminosità intrinseca alla torretta!

Con la visione binoculare, però, l’effetto 3D anche su questi oggetti è evidente: essi si staccano letteralmente dal fondo cielo e sembrano “galleggiare” nel campo degli oculari, sospesi nel vuoto…!

Soprattutto il doppio ammasso del Perseo e gli ammassi aperti in generale acquistano una tridimensionalità stupefacente: le stelle più luminose vengono “lette” dal cervello come più vicine, mentre quelle più deboli come più lontane, ottenendo così una vera sensazione di “immersione” all’interno dell’ammasso!
Concludendo, non posso che ritenermi molto soddisfatto dell’acquisto fatto! Certo, per “scovare” oggetti molto deboli è ancora preferibile l’osservazione “monoculare”, ma per tutti gli altri tipi di oggetti preferisco la visione “binoculare”: permette di rimanere più tempo al telescopio senza affaticare la vista, offrendo immagini più dettagliate e più “coinvolgenti”!
Scusate per la “lungaggine” di questa mia recensione.

Cieli sereni e ottime osservazioni (possibilmente “binoculari”…!) a tutti!
Magenta74