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 Oggetto del messaggio: Cocoon_B168
MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2008, 18:57 
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Iscritto il: giovedì 4 settembre 2008, 14:16
Messaggi: 8
Località: Genova
Salve a tutti, scelgo di inserire il mio primo messaggio nel forum in questa sezione perchè mi sta particolarmente a cuore. Lo faccio presentandovi la mia esperienza com un oggetto poco conosciuto. (anche se qualche utente del forum ne ha già parlato.)

La Cocoon Nebula è composta da una nebulosa ed un ammasso aperto che ne fa risplendere il gas per riflessione. ( fu scoperta nel 1899 con un 45 cm dal reverendo inglese Thomas Espin, un amatore che contribuì alla compilazione del catalogo IC). Il nome significa "Nido" o "Bozzolo" per la forma che presenta in fotografia; è situata nel Cigno quasi al confine con la Lucertola, a nord-est di rho Cygni dalla quale dista 3,7°.


In fotografia è evidentissima la nebulosa oscura (B168) e sembra che si faccia strada tra le stelle lasciando una lunga scia nera. Dopo ever osservato B143 nell'Aquila avevo un'idea abbastanza precisa di come potesse presentarsi una nebulosa oscura. Ebbene a bassissimi ingrandimenti sotto il solito cielo dell'Alta Val Trebbia (paragonabile a Pian Dell'Armà) e con un ampio campo B168 era molto ampia e evidente. La traccia nera si estendeva inconfondibile coprendo le finissime stelle della Via Lattea. Veramente piacevole seguire nella sua intera lunghezza la nera strada vedendo scorrere ai lati,velocemente, le stelline. La strada porta dunque alla Cocoon indicandone la posizione, tuttavia non sono andato oltre il piccolo ammasso aperto costituito da astri luminosi, se paragonati al campo in cui ci troviamo. La mancanza di un filtro si è sentita.

Nel numero 97 di Coelum (luglio-agosto 2006) Salvatore Albano riportava alcune esperienze, aprendo il dibattito sull'apertura minima necessaria per staccarla. A parte che la qualità del cielo fa la differenza tra vederla o no, in una serata che mi rendeva con lo stesso SET-UP una Ngc6992-95 (Velo) stupenda e facilissima senza filtri, non sono riuscito a staccare la Cocoon. Nulla, invisibile. Quali sono le vostre esperienze su questi due oggetti? Forse 10" non bastano per le condizioni del cielo in cui osservavo?Un cordiale saluto. Riccardo.


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MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2008, 19:20 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
Son qua!!!
La coocon la uso come indicatore di trasparenza quando osservo.
Diciamo che dalle mie colline e' davvero difficile o quasi impossibile,senza filtri, anche in distolta.

L'unico modo per vederla e percepirla in visione diretta e' col filtro hbeta , che come per la testa di cavallo, serve molto.( io ho il 1000oaks, con banda molto secca e stretta).

Per quanto riguarda l'apertura minima, nn so, forse e' quasi impossibile stabilirne una con certezza, in quanto si tratta sempre di contrasto col fondo cielo delicatissimo.

Se aumenti l'apertura, anche la luminescenza del cielo aumenta......
Non sono mai andato fuori con il C9 e il 18" assieme, ma credo che aiuti piu' l'hbeta che l'apertura quattro volte maggiore su questo oggetto....
Sul monte fumaiolo, con sbab e altri, si vedeva benino solo col filtro, mentre la velo era un intreccio fotografico con ciuffo triangolare di pickering visibilissimo (con l'OIII)

Comunque dalle mie osservazioni risulta leggermente piu difficile della B33...........mentre la cono per me rimane ancora un miraggio!!!

Clear skies ( e ce n'e' bisogno, senno' qua si spende solo e nn si osserva MAI)


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MessaggioInviato: venerdì 5 settembre 2008, 9:02 
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Iscritto il: lunedì 11 settembre 2006, 8:35
Messaggi: 1337
Località: Codroipo (UD)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Confermo che da un ottimo cielo di montagna (Emberger Alm) con un 25cm si vede anche SENZA filtri. Con l'uhc non è che risalti tanto di più, scurisce chiaramente il fondo cielo, ma anche la percezione della nebulosa si "appiattisce" un po'. Credo che la qualità del cielo sia la discriminante principale e non escludo che in quella sera si potesse staccare la nebulosa anche con aperture minori.

Erano anni che inseguivo questa nebulosa e finalmente sono riuscito a vederla, proprio il fine settimana scorso :D

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Mauro Narduzzi
Responsabile sezione Astronomia
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MessaggioInviato: venerdì 5 settembre 2008, 12:10 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
Infatti!!

Per dirne un'altra che beneficia dei filtri come poche altre : la helix.
Nella stessa sera si vedeva meglio col miyauchi 20x100 e filtri nebulari agli oculari che nel 18" senza filtro.....

Poi appena messo l'OIII nel dobson........era come spegnere le luci al cinema!!!


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MessaggioInviato: venerdì 5 settembre 2008, 12:22 
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Iscritto il: giovedì 4 settembre 2008, 14:16
Messaggi: 8
Località: Genova
Ciao ragazzi! Alla fine più che che l'apertura conta proprio la scurezza del fondo cielo e il contrasto che questo consente. Proverò l'estate prossima dalla Sardegna dove le condizioni sono più favorevoli rispetto al sito dell'ultima osservazione. Là, la Helix pur essendo molto bassa, ne ho un ricordo bellissimo. Senza filtri. Riccardo.
P.S: ho notato che a pari condizioni la Crescent è più facile. Che dite?


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MessaggioInviato: venerdì 5 settembre 2008, 15:20 
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Iscritto il: lunedì 11 settembre 2006, 8:35
Messaggi: 1337
Località: Codroipo (UD)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
RILLO ha scritto:
Ciao ragazzi! Alla fine più che che l'apertura conta proprio la scurezza del fondo cielo e il contrasto che questo consente. Proverò l'estate prossima dalla Sardegna dove le condizioni sono più favorevoli rispetto al sito dell'ultima osservazione. Là, la Helix pur essendo molto bassa, ne ho un ricordo bellissimo. Senza filtri. Riccardo.
P.S: ho notato che a pari condizioni la Crescent è più facile. Che dite?


La Crescent è nettamente più facile, soprattutto se con filtro UHC o OIII. Non ho idea di come si comporti la Cocoon con l'Hbeta, ma da quanto si dice, dovrebbe essere più facile staccarla anche in condizioni meno ottimali di quella da me trovate in Austria. Da provare, tanto prima o poi acquisterò anche questo filtro.

Mauro

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Mauro Narduzzi
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MessaggioInviato: venerdì 5 settembre 2008, 15:32 
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Messaggi: 27052
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Ogni volta che ho provato a vedere la Crescent l'ho vista grazie al dob 12" e al filtro LP2 della Thousand Oaks (equivalente ad un UHC un pelo più stretto.

Posti dalla quale l'ho vista: Pian dell'Armà, Capannine di Cosola, Saint Barthelemy in serate per lo meno buone.

Per la Cocoon il discorso è diverso.

Senza filtro è sempre rimasta invisibile. Ma col filtro non è che le cose giovassero chissà poi così tanto...
Difficile da individuare (è lì, nel campo, ma non si vede granchè!).
Il 12" l'ha mostrata solo dopo attente occhiate tra le due stelline. Niente di definito, ma c'era.

Amici l'hanno (intra)vista persino in un Vixen NA140. Io non ce l'ho fatta...

Ostica.

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MessaggioInviato: venerdì 5 settembre 2008, 15:38 
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Confermo: vista (non proprio evidentissima) nel NA140S ;)


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MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 13:04 
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Ultima modifica di cherubino il sabato 6 settembre 2008, 13:05, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 13:04 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
la cocoon nebula è estremamente difficile da vedere con strumenti di piccola apertura anche da cieli perfetti.
Dalla mia postazione a 2000 metri è sempre facilmente visibile la nebulosa oscura che la contiene e che disegna la strada tra le stelle della via lattea di quella zona. Strumenti usati: 130 f 5 rifrattore, binocolo 20/40x100, rifrattore da 10 cm. Con questi strumenti (che mostrano benissimo le anse scure delle nebulose) non sono però mai riuscito a scorgere il "bozzolo". Medesima cosa per la Crescent nebula che diviene invece percettibile con filtri interferenziali.
Diventano alla portata dell'occhio munito di lenti o specchi superiori ai 20cm.
Nel mio vecchio TMB 203 f9 vedevo sia la Crescent che la Cocoon (al limite comunque) in luce bianca e diventavano migliori con l'UHC.
Cassegrain o derivati (o anche newton) da 25/30 cm. le rendono più nette benché restino soggetti tutto sommato elusivi, specialmente in luce bianca.


Detto questo, forse per il mio amore alla visione a largo campo, le immagini migliori di questa porzione di cielo le ho sempre avute in rifrattori da 13/15 cm. a corta focale.
Ricordo una notte dall'appennino reggiano con un banale 152 f.7 (non ricordo nemmeno... ah sì.. era un nightsky di quelli che vendeva Il Diaframma - un ottimo rifrattore rich field assolutamente inadatto per l'osservazione planetaria) e un cielo tanto gonfio di stelle e buio da offrire immagini emozionanti. Sicuramente migliori di quelle di tanti s-c di diametro più generoso. Ottimi strumenti (tra l'altro economici) per l'osservazione di queste nebulose scure che disegnano il cielo estivo.

Paolo

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