Ieri sera ho fatto una prova sul campo, con entrambi gli atlanti (il PSA e il Reise) sul tavolino.
Le condizioni erano ideali per la prova, in quanto dopo circa un'oretta l'umidità ha cominciato a farsi sentire. Non era in quantità tali da compromettere l'osservazione con il dobson, però ho dovuto chiudere i coperchi delle valigette perché gli oculari si stavano bagnando.
Comunque, in queste condizioni il resiseatlas, essendo completamente plastificato, ovviamente non fa una piega nemmeno se lo si mette in lavatrice. Però, proprio per il fatto di avere le pagine in plastica, ha raccolto tantissima umidità e passando un dito sopra alle pagine si raggruppavano goggie d'acqua in modo ben evidente.
Il PSA invece tutt'altra storia.
Il grado di umidità che c'era non ha minimamente influenzato le sue pagine che al tocco sembravano asciutte esattamente come ad inizio serata....
Forse in caso di umidità maggiore comincerà a perdere colpi (e in quel caso si potrebbe inzuppare), ma ieri sera il PSA ha battuto il Reise proprio dove avrei pensato il contrario: contro l'umidità.
Tant'è che quando ho smontato ho dovuto passare un panno sul reiseatlas per evitare che mi bagnasse il sedile dell'auto, mentre il PSA era.... asciutto!
Per quanto riguarda invece la funzionalità dei due atlanti a livello di ricerca degli oggetti, il PSA è molto più dettagliato e questo da una parte è un ovvio vantaggio. D'altra parte però, avendo un maggior numero di pagine, spesso si è costretti a saltare da una pagina all'altra per "vedere" una costellazione interamente ed avere riferimenti visuali ad occhio nudo più chiari. Sotto questo punto di vista, il Reiseatlas è sicuramente più agevole e facilita la ricerca degli oggetti principali.
Per un neofita quindi secondo me è più semplice ed immediato l'uso del Reiseatlas. Anche perché a volte nel PSA ci sono davvero troppi simboli e scritte sulle mappe, nelle zone di cielo particolarmente ricche di oggetti, e questo ancora da una parte è un bene (per chi vuole andare più a fondo), ma dall'altra crea un po' di difficoltà nella lettura della mappa.
Il PSA è già uno strumento un po' più avanzato.
Infine, trovo ottime le scelte cromatiche negli oggetti del PSA. Usando la canonica luce rossa (in realtà mi sono attrezzato con un affare per la lettura a luce rossa che è una chicca

: cercate sul web "lightwedge"), tutti i simboli sono chiaramente leggibili e distinguibili in base alla tipologia anche grazie al diverso colore.
Fabio