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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: M87
MessaggioInviato: venerdì 8 agosto 2008, 8:43 
Una ripresa recentissima dell'osservatorio spaziale nei raggi X Chandra ha rivelato la reale struttura dei getti di M87, la nota galassia attiva situata nell'ammasso della Vergine.
Come si nota dall'immagine la struttura dei getti è costituita da filamenti intrecciati di plasma (Correnti di Birkeland).
Come sappiamo dalla fisica del plasma, correnti multiple si attirano l'un l'altra quando sono lontane, ma si respingno quando sono vicine, dando luogo a coppie di filamenti che si muovono a spirale intorno al loro asse comune. Questo processo si può riprodurre in coppie di coppie di "cavi" e così via. I cavi sono trasportatori molto efficienti di energia elettrica su lunghe distanze. Per esempio, il lungo filamento visibile in basso a destra nell'immagine è lungo 100.000 anni luce.
Forti campi elettrici in una simile scala galattica, accelerano il trasporto di carica a velocità prossime a quella della luce. Il campo magnetico della galassia causa poi l'emissione di radiazione di sincrotrone in uno spettro che va dalle radiofrequenze fino ai raggi X. Con strumenti moderni come radiotelescopi e telescopi nei raggi X, possiamo ora vedere che le galassie sono oggetti ben più vasti e più attivi di quanto mai immaginato prima dalle sole immagini nel visibile, quando tutto ciò che si poteva osservare erano solo delle piccole macchie di luce sfocata appena percettibili alla nostra vista.
Poichè i circuiti elettrici che alimentano le galassie sono piuttosto caotici, essi possono produrre "macchie calde", nodi e varie instabilità. Bolle e "gocce" di luminosità crescente lungo i getti sembrano non stiano muovendosi, nonostante l'alta velocità delle cariche trasportate.

Infine vorrei far notare l'omologia tra l'immagine dei getti di M87 e una semplice scarica di plasma artificiale, detta palla di plasma o lampada al plasma.
Ancora interessante infine, è notare nell'ultima immagine l'analogia tra i getti di M87 ed un frattale.
Allora perchè ricorrere, come riportato nel link di Chandra, ad astruse spiegazioni ad hoc legate alla presunta presenza di buchi neri nel nucleo di galassie attive come M87, quando abbiamo a disposizione strumenti e teorie sperimentate e sperimentabili in grado di spiegarci i fenomeni osservati in maniera più semplice, naturale ed attinente alle osservazioni?
Non stiamo parlando di alternative impossibili o ancora peggio tutte da definire, ma di una branca della fisica che rappresenta non solo il futuro nell'astrofisica e nella cosmologia, ma già attualmente una solida disciplina fisica in grado di interpretare sperimentalmente i fenomeni cosmici che osserviamo in maniera sempre più dettagliata.

http://chandra.harvard.edu/photo/2008/m87/

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MessaggioInviato: lunedì 25 agosto 2008, 7:03 
E noi stamo qui a tribolare una vita per 3 miseri Kw da pagare all'Enel...
:) :) :)


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MessaggioInviato: lunedì 25 agosto 2008, 8:41 
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Iscritto il: domenica 7 gennaio 2007, 0:14
Messaggi: 3034
Località: Yduklin
Tipo di Astrofilo: Visualista
Interessante la tua osservazione.
La somiglianza di alcuni oggetti celesti o addirittura della distribuzione di questi nell'universo è frattale e non deve stupirci.
Relativamente alle "astruse spiegazioni" è perché il comportamento di elettroni, fotoni e neutrini nelle vicinanze di forze gravitazionali elevatissime, spesso perde di senso comune.
max

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note: nella vita sto imparando.


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MessaggioInviato: giovedì 28 agosto 2008, 18:56 
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Iscritto il: mercoledì 22 febbraio 2006, 16:20
Messaggi: 173
Località: Liguria
Eremita, Eremita...,

nell'attimo l'eternità, e va bene; ma per il resto... vediamo:

chiedi perchè si vanno a cercare soluzioni complicate quando ce ne sarebbe una più semplice?

Per il motivo che giustamente ha espresso maximoRed:
" (...) il comportamento di elettroni, fotoni e neutrini in vicinanza di forze gravitazionali elevatissime, spesso perde di senso comune" (il grassetto è mio).

Questo dovrebbe già bastare e avanzare a tener quieto il buon Guglielmo di Ockam, perchè non tiene buono anche te?

E' chiaro che, con queste premesse, possiamo ben capire, ad esempio:

- perché i buchi neri, entità dalle quali nulla può sfuggire - neppure la luce (salvo quella 'evaporazione' che negli eoni della quasi-eternità, secondo Hawking, li porterebbe a scomparire) - e che ormai vengono piazzati al centro di ogni galassia, possano invece - come dice il sito di Chandra da cui hai prelevato l'argomento di M87 - essere sede di eruzioni o fiammate (libera traduzione di 'outbursts') ..., ed espellere persino dei quasar (questa l'ho letta da un'altra parte ma me la sono segnata: mi pareva che l'idea dei quasar espulsi dai "nuclei-galattici-non-buchi-neri" l'avesse già tirata fuori un certo Arp assieme a un certo Narlikar, ma magari loro sbagliavano...);

- perché i sottili filamenti di emissione X rilevati in M87 possano essere dovuti a gas roventi intrappolati in campi magnetici, facendo a meno della componente elettrica che di solito, nel mondo comune, non manca mai di accompagnarli ...;

- e così via.

E' tutta roba che fa a pugni con il senso comune, ma è così difficile da capire che il senso comune in questi casi dobbiamo dimenticarlo, e che ha ragione chi la spara più grossa (la formula matematica, intendo, non la palla!).

Ho detto poco fa in un altro thread che ci deve'essere qualcuno che gioca alla tre tavolette; chi potrà mai essere?
Mi permetto un rapido excursus nel campo dell'economia (che conosco un po' meglio dell'astrofisica), per ricordare a me stesso, prima che agli altri, la celebre "legge di Gresham", secondo la quale "la moneta cattiva scaccia quella buona": che possa valere anche qui?

Bye ancora, e buon attimo d'eternità.

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MessaggioInviato: mercoledì 3 settembre 2008, 18:56 
antares40 ha scritto:
perché i sottili filamenti di emissione X rilevati in M87 possano essere dovuti a gas roventi intrappolati in campi magnetici, facendo a meno della componente elettrica che di solito, nel mondo comune, non manca mai di accompagnarli ...;
Bye ancora, e buon attimo d'eternità.

Sarebbe più esatto parlare di plasma, i termini usati comunemente dagli astrofisici mainstream sono decisamente più adatti a descrivere fenomeni planetari piuttosto che cosmici. Vento, gas rovente, onde d'urto e simili non appartengono al linguaggio della fisica della materia in questione; il plasma. E noi sappiamo che il plasma ha come caratteristica principale quella di essere composto da atomi e particelle libere tutte elettricamente cariche, per cui nella sua essenza il plasma è un buon conduttore elettrico e da tale si comporta in ogni caso e su scale disparate, in questi casi non c'entra nulla, come tu ben sai, il gas caldo.
Vedo che la mia firma ti ha molto colpito, mi fa piacere che qualcuno ancora riesca ad afferrare e ad apprezzare certi affascinanti concetti intuitivi.
Ciao


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MessaggioInviato: mercoledì 3 settembre 2008, 20:36 
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Iscritto il: mercoledì 22 febbraio 2006, 16:20
Messaggi: 173
Località: Liguria
E infatti, caro Eremita, io parlavo (male e a fatica) la lingua del mainstream, altrimenti come si riuscirebbe a rendere di senso comune quello che, dichiaratamente, di senso comune non è?

Ma vedo che ti stai 'imborghesendo': da quand'è che il plasma non riveste anche importanza nei fenomeni planetari?
Ah, ti sentissero Birkeland e Alfvén (per non parlare di Lamgmuir, Bruce, Juergens, limitandoci solo a chi non c'è più...) non potrebbero che diseredarti; ma vabbé, me ne farò una ragione.

E infine, sì, la tua firma mi ha colpito perchè ne afferro il senso ma non riesco a penetrarla fino in fondo, o meglio, le interpretazioni che riesco a darne sono molteplici seppure univoche nei loro significati ultimi: forse è questo il motivo e magari anche il suo scopo?
Ma d'altronde anche "ogni cosa è centro nell'universo infinito" rispecchiava la stessa ambiguità e lo stessa vastità di pensiero. Complimenti!

A presto.

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MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2008, 19:15 
antares40 ha scritto:
Ma vedo che ti stai 'imborghesendo': da quand'è che il plasma non riveste anche importanza nei fenomeni planetari?
Ah, ti sentissero Birkeland e Alfvén (per non parlare di Lamgmuir, Bruce, Juergens, limitandoci solo a chi non c'è più...) non potrebbero che diseredarti; ma vabbé, me ne farò una ragione.

In effetti hai ragione mi sono espresso male, o meglio, volevo focalizzare il senso del mio discorso sul problema in questione, cioè gli oggetti extragalattici nel loro insieme. Naturalmente il plasma riveste un ruolo fondamentale su scala cosmica ad ogni livello, da quella atomica fino a quella galattica, passando quindi anche per corpi planetari. Non preoccuparti non mi sto imborghesendo, semmai il contrario :wink:
Ciao


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MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2008, 19:23 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 22 febbraio 2006, 16:20
Messaggi: 173
Località: Liguria
Eremita ha scritto:
In effetti hai ragione mi sono espresso male, o meglio, volevo focalizzare il senso del mio discorso sul problema in questione, cioè gli oggetti extragalattici nel loro insieme. Naturalmente il plasma riveste un ruolo fondamentale su scala cosmica ad ogni livello, da quella atomica fino a quella galattica, passando quindi anche per corpi planetari. Non preoccuparti non mi sto imborghesendo, semmai il contrario :wink:
Ciao


Ah, volevo ben dire...; ma non radicalizzarti troppo: stai così che va benissimo, dato che le notizie che escono a getto continuo ci pensano già loro (per chi ha voglia di leggerle tra le righe: hai notato come ormai si parli spesso e volentieri di campi elettrici e non più solo di campi magnetici (senza ancora ovviamente derivarne nulla, ma il passo è notevole)?

Alla prossima.

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MessaggioInviato: venerdì 5 settembre 2008, 8:01 
Tanto per restare in argomento guarda quest'oggetto N132D, ripreso dal Chandra nei raggi X, un oggetto ricco di isotopi del'O. Da notare come nella spiegazione convenzionale l'origine di una simile formazione rimane sconosciuta, mentre la dinamica viene come al solito attribuitaai soliti fenomeni meramente meccanici di onde d'urto e simili. Mentre dal punto di vista della fisica del plasma questo è uno spettacolare esempio di plasma elettrizzato, dove l'elettricità attraverando un plasma polveroso produce la luce e i raggi X quando attraversa ioni pesanti contenuti nel plasma.

http://chandra.harvard.edu/photo/2008/n132d/

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