Ciao a tutti.
Sono nuovo come iscritto a questo forum. Ho scoperto, con piacevolissima sorpresa, che in questa sezione compaiono interventi di appassionati, come me, di osservzaione visuale di stelle doppie.
Sperando di farvi cosa gradita vi posto il report della mia ultima serata osservativa (già pubblicato su altro forum...)... consideratelo un mio biglietto da visita.
A presto.
"Non so perchè mi sia venuto in mente di scimmiottare il grande Shakespeare… forse il motivo sta nel fatto che la serata di osservazione di cui sto per parlarvi si è conclusa con un’occhiata a Nettuno (piccolissimo dischetto grigiastro) e ad Urano (dischetto un po’ più grande e di evidente colore verde-azzurro): i satelliti di quest’ultimo pianeta, come noto, sono stati battezzati con i nomi di personaggi delle opere del grande scrittore inglese e forse questo mi ha condizionato al momento di scegliere il titolo di questo nuovo report.
Ma veniamo alla serata di ieri perché le osservazioni planetarie hanno fatto da mero contorno ad una scorpacciata di doppie piuttosto impegnative.
La serata era molto calda e afosa con l’aria piuttosto immobile, quasi ideale per le osservazioni in hi-res e quindi mi sono detto: perché non mettiamo un po’ alla prova le ottiche del fido C 9,25?.
Stazionamento, rapida verifica della collimazione, occhiata a Giove (dove stava per essere occultato il satellite Callisto) e via con alcune binarie nella costellazione dell’Aquila.
La prima è stata la numero 2613 del catalogo di Struve: due stelline di settima magnitudine separate da 4”. La separazione appare già netta a 117,5x. Le componenti sembrano identiche, tuttavia forzando gli ingrandimenti a 235x si riesce a percepire una lieve differenza di luminosità identificando così la primaria della coppia nella stella più a sud.
E’ la volta di STF 2628, una coppia di sesta e ottava magnitudine separata da 3”,5. A 168x la differenza di luminosità impedisce di vedere la secondaria che diviene percepibile aumentando gli ingrandimenti a 188x. Un ortoscopico da 7 mm regala una netta separazione delle due compnenti e permette di intuire anche il colore, rosso arancione per la primaria e forse bianco per la secondaria.
STF 2644 si percepisce appena come doppia a 168x. La separazione tra le due stelline di settima amgnitudine è di 3”,1 e diviene evidente con un ortoscopico da 9mm che mostra la primaria appena più luminosa e più gialla dell’altra.
Iniziamo a stringere con la risoluzione e passiamo a SAO 144002 coppia di stelline tra la settima e l’ottava magnitudine separate dal soli 2”. A 117,5 si intuisce un leggero allungamento. Per intuire la separazione servono 188x mentre a 235x le compnenti sono nettamente risolte. La più luminosa è a sud e sembra arancione.
E’ la volta di Pi Aquilae (componenti A-B, rispettivamente di magnitudine 5,9 e 6,2 separate da soli 1”,4). La coppia è risolta a 336X. La primaria appare più gialla. I dischi di Airy sono nettamente separati mentre si fondono tra loro i cerchi di diffrazione. Niente male per un SC da 9 pollici e un quarto vero?
Un po’ di relax con STF 2654 (magn. 6 e 7,5 – sep. 14”,2). Già nettamente risolta a bassi ingrandimenti è una coppia molto bella con la primaria giallo-arancio e la secondaria bianco-azzurrina. Merita una visita, andateci!
Cambio di costellazione e si passa al Delfino dove è d’obbligo un’occhiata alla splendida Gamma.
Poi volendo ancora esgerare provo Rotanev, la Beta. Le componenti A-B (magn. 4.11 e 5,02) sono separate da soli 0”,6. E infatti sto chiedendo troppo allo strumento. Provo in tutti i modi ma nulla, nemmeno una percezione di duplicità.
Passo allora a 13 Delphini (magn. 5,64-8,24 con sep. di 1”,5). Con orto da 12,5 + barlow 2x APO riesco a perecepire appena la secondaria annegata nel cerchietto di diffrazione della primaria. La separazione diventa netta, pur con un’immagine molto degradata con l’accoppiat 7mm + barlow per complessivi 671x (!!!!).
L’ultimo test riguarda STF 2735 che si separa già a 261x. Con barlow + orto da 12,5mm si nota un bel contrasto cromatico con la primaria giallo vivo e la secondaria forse bianco-azzurra. La coppia è di magnitudine 6,5-7,5 con separazione 1”,8.
E’ proprio vero!!!
Anche strumenti pesantemente ostruiti con un buon seeing possono dare belle soddisfazioni.
Alla prossima.
Cieli sereni ed immobili."
|