Mi sento abbastanza chiamata in causa e quindi eccomi qua! Mi scuso per il ritardo nella risposta ma mi sono dovuta iscrivere al Forum ed è quindi passato del tempo. Faccio parte del tanto famigerato CD UAI da quasi un anno e sono anche la coordinatrice dei lavori per Star Observer, ovvero l’addetta alla realizzazione delle quarte di copertina dei fascicoli della collana, che sono ad opera dell’UAI.
Ero abbastanza sicura che ri-iniziati i fascicoli sarebbero anche ri-iniziate le polemiche e, ahimè, le polemiche sono sempre alla porta qualunque cosa si faccia.
Ho letto quello che avete scritto e per alcune cose posso concordare con quello che scrivete. Voglio però precisare meglio qual è il reale coinvolgimento dell’UAI in questa collana della DeAgostini ed altre dinamiche collegate di cui nessuno di voi ha scritto.
Che la raccolta sia per la DeAgostini un prodotto di marketing e una fonte di guadagno mi pare ovvio, ma l’UAI non entra in alcun modo in questa stessa ottica di lavoro.
Quando nel 2006 la DeAgostini chiese il nostro aiuto, fu chiaro fin dal principio che il nostro intervento nell’opera avrebbe suscitato polemiche, ma la certezza di poter essere soprattutto di una certa utilità per i neo-astrofili ci fece propendere per accettare. Fin dall’inizio abbiamo sempre sottolineato di non aver alcun modo scelto lo strumento proposto e che la nostra collaborazione è sempre stata al livello successivo, ovvero al livello dell’accompagnamento dei neofiti nel fare i primi passi da astrofili. Quello che la DeAgostini ha chiesto all’UAI, e quello che l’UAI ha fatto nella prima edizione, è stato creare una rete posta a fianco della collana che potesse diventare un supporto per coloro che si trovavano per la prima volta vicini al mondo dell’astronomia. Questo scopo è stato raggiunto da una parte con le quarte di copertina, che fascicolo dopo fascicolo hanno dato un panorama della ricerca astronomica amatoriale, e dall’altra attraverso il progetto Apprendista Astrofilo, di cui ho visto nessuno di voi ha minimamente tenuto conto. Questo progetto è stato, ed è tutt’oggi, estremamente interessante e vi posso garantire che ha effettivamente aiutato molti neofiti, grazie alla collaborazione di un gruppo di astrofili che si sono prodigati per questo. Dispiace sinceramente vedere quanto spesso si fa presto a criticare e quanto poco si sappia a volte delle cose.
Riguardo la qualità e il costo dello strumento, quello che posso dirvi è che alla fine della prima edizione (che comunque ha distribuito migliaia di strumenti completi) limiti e problematiche sono apparse chiare a tutti. L’UAI, da questo punto di vista, ha provveduto a spronare la DeAgostini nella direzione di alcuni miglioramenti che sono sembrati necessari. Un esempio fra tutti le istruzioni di montaggio: nella prima edizione sono state scritte da DeAgostini, e sono risultate effettivamente confuse, mentre in questa seconda edizione sono state scritte da un gruppo di astrofili che hanno personalmente montato e provato il nuovo strumento. La speranza è che questi miglioramenti possano apportare un effettivo vantaggio al neofita.
Che lo strumento non sia uno strumento professionale mi sembra anche in questo caso ovvio, come non lo sono i modellini del corpo umano o altre cose vendute nelle collane in edicola, ma si tratta comunque di un 114 con le carte in regola. E’ assolutamente vero, come dice qualcuno, che è più semplice comprarlo tutto insieme già montato, che aspettare l’uscita di 80 fascicoli non è agevole, che alla fine il costo non è basso e che non è assolutamente banale montarsi interamente da sè lo strumento, ma non tutti la vedono allo stesso modo, c’è anche a chi piace seguire queste collane. Anche riguardo i costi vorrei sottolineare che il costo complessivo dell’opera è comprensivo non solo dello strumento ma anche dei fascicoli che per chi inizia sono molto più gestibili di libri che spesso, anche se semplici, mettono molta carne al fuoco tutta insieme (la cifra totale poi non è di 1300 euro come è stato erroneamente scritto nei post precedenti).
Io non voglio convincere nessuno della mia opinione né voglio che tutto il mondo dell’astronomia amatoriale condivida le scelte prese dall’UAI, ma voglio che sia chiaro che per l’UAI quella di Star Observer non è un’operazione commerciale, che l’UAI da questa collana non guadagna assolutamente nulla in termini economici, e che il vero guadagno sta nel dare ai neofiti mezzi, consigli e assistenza in un percorso guidato che accompagna alla conoscenza dell’astronomia. Questo è l’unico scopo che l’UAI persegue in questa collaborazione con la DeAgostini, quello di essere un punto di riferimento per coloro che si ritrovano da soli ad iniziare a fare l’astrofilo…e sapete benissimo tutti quanti che all’inizio non è assolutamente una cosa facile.
Questa collana non è pensata per gli astrofili! E’ ovvio che per noi astrofili già esperti certe cose siano di basso livello o similari. Il target di Star Observer però non siamo noi e io sono convinta che per un ragazzino che di astronomia non sa nulla questa collana resti comunque un modo per approcciarsi alla materia, per ottenere in una volta sola uno strumento con cui iniziare a fare qualche osservazione, una guida che lo supporti e una serie di fascicoli che gli insegnino qualcosa.
Che poi a tutto questo si possano unire le classiche critiche alle collane in edicola o alla DeAgostini che pubblicizza in un modo piuttosto che in un altro i suoi prodotti, è un altro discorso. Essere più o meno concordi con la scelta di collaborare ad un’opera di questo genere, o con l’esistenza stessa dell’opera, è una cosa, ma dire che l’Unione Astrofili Italiani utilizzi tutto ciò per guadagno o per altri fini similari è decisamente dire tutt'altro e, per di più, è dire il falso. Star Observer sarebbe stato fatto comunque con o senza UAI: compartecipando in certi aspetti abbiamo cercato di migliorare, per quanto possibile, alcuni parametri della collana nella direzione che a noi è sembrata, e sembra, la più giusta, offrendo un servizio ausiliario che, fino ad oggi, è stato di aiuto a molti. Tutto qua.
Per chiudere colgo lo spunto dato in uno dei post precedenti riguardo una più saggia collaborazione con, per esempio, SW…vorrei far presente che questa è già stata fatta e che anche in questo caso sono piovute più che altro critiche e accuse. Sono sempre più convinta che l’unico modo per non urtare la sensibilità di nessuno e per essere sempre in linea con le idee di tutti sia quello di non fare mai nulla…ma non fare nulla non porta mai a nulla. A volte, per fare qualcosa di buono, magari anche piccolo, bisogna scozzarsi con cose molto complesse. Personalmente, pur muovendo io stessa qualche critica a DeAgostini e dopo aver lavorato ore ed ore ai fascicoli (ovviamente per puro volontariato) credo di aver fatto qualcosa di utile ed i primi Apprendisti Astrofili me lo hanno dimostrato.
Sono pronta, ovviamente, a rispondere per quello che posso a tutte le vostre critiche costruttive.
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