Vittorino ha scritto:
Da sempre porto avanti questa filosofia della ricerca del cieli scuri, va bene il cielo di casa per imparare un pò a gestire il telescopio, ma a volte mi sempra che ci si fossilizzi nel giardino di casa e leggi di ragazzi che si lamentano di non riuscire a vedere una galassia piuttosto la nebulosa che pare così luminosa.
Spero che la Namibia non mi stroncherà definitivamente anche il cielo del mio Giovà.
Il problema è proprio questo, Vitto.
Ogni volta che si trova / prova un cielo più buio di quello a cui ci si era abituati, diventa dura tornare indietro.
A me è capitata la stessa cosa quando ho portato per la prima volta il mio mak127mm dell'epoca (parliamo del 2005, non degli anni '20, eh

) "fuori" dal cortile di casa.
Ora il cortile di casa lo uso solo per le mangiate in compagnia, oppure ci piazzo a volte il telescopio ma solo se c'è luna piena

.
Ma tornando al titolo del topic, oltre che parlare di cielo buio, mi piacerebbe anche sapere il vostro "perché" sul cielo profondo.
In fin dei conti gli oggetti deep sono sempre gli stessi, non cambiano posizione nel tempo, non cambiano aspetto.
Da questo punto di vista i pianeti sarebbero anche più interessanti, visto che Giove mostra continuamente particolari diversi (la macchia rossa cambia anche colore nel tempo, in più si aggiungono nuove macchie negli anni, ecc.), sulla luna si può andare alla ricerca dei TLP, e via dicendo.
Anche le stelle doppie non sono sempre uguali, visto che nel tempo cambia la loro separazione.
In realtà so già cosa risponderà la maggioranza, visto che anch'io credo che il fascino maggiore degli oggetti deep sia proprio dovuto alla loro distanza e misteriosità. Il poter percepire fotoni che hanno percorso migliaia/milioni/miliardi di anni luce....
Cieli sereni
Fabio