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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Sonde e fasce anticondensa
MessaggioInviato: martedì 8 luglio 2008, 15:50 
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Iscritto il: lunedì 27 marzo 2006, 9:29
Messaggi: 1412
Località: Genzano di Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao

Sono in procinto di iniziare la costruzione di fasce anticondensa per il mio C8 e rifrattore, per la verità farà tutto un mio amico, anima pia, appassionato di elettronica e da quando mi conosce di astronomia, io mi limito all’acquisto del materiale.
Ci sono comunque venuti in mente una serie di questioni.

Per costruire un controller per la regolazione manuale della temperatura non ci sono problemi uguale dicasi per le fasce.
Il primo quesito che ci è venuto in mente riguarda l’uso di sonde.
Lui sarebbe in grado di costruire un sistema con sonde di temperatura e umidità e in base ai dati di tali sonde regolare il circuito (non sono in grado di fornire ulteriori dettagli a causa della mia ignoranza), tuttavia il problema che ci siamo posti riguarda come interpretare i dati delle sonde?
I controller che vendono sono già opportunamente tarati, ma in che modo?
Cioè se conosco l’umidità atmosferica o la temperatura nei pressi del primario (anche se credo sia più rilevante ma impossibile la temperatura dello specchio stesso) come regolo la potenza erogata dalla fascia?
Per un controllo manuale è sufficiente aumentarla fino a far sparire la condensa ma se volessi affidare il tutto ad un software?
O comunque aggiungere nel controller una funzione del tipo “potenza/temperatura consigliata“ che mi dia il valore teorico e in base a quello regolare la fascia manualmente, avrei bisogno di un modo per calcolare la temperatura da raggiungere per evitare la condensa a partire dai dati esterni.

Che dite?

L’altra questione che la pubblicità ci ha fatto nascere è l’interferenza con il ccd.
Si legge sulle pubblicità di tali controller che non creano interferenze con altri dispositivi,
ma qualcuno che lavora con fasce e controller autocostruiti ha mai avuto problemi con altri dispositivi elettronici collegati al telescopio?

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Our problems are manmade; therefore they can be solved by man. And man can be as big as be wants.
No problem of human destiny is beyond human beings.
Man's reason and spirit have often solved the seemingly unsolvable, and we believe they can do it again.

John F.Kennedy

Cieli sereni, Lorenzo!


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MessaggioInviato: martedì 8 luglio 2008, 19:44 
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Iscritto il: giovedì 25 gennaio 2007, 22:30
Messaggi: 256
Località: Portici (NA)
ti rispondo per linea di principio perchè nemmeno io sono un esperto in materia...

penso che il sistema debba funzionare in questa maniera

si legge il valore di umidita'

si accende la fascia e con il sensore di temperatura si controlla che la temperatura stessa non diventi troppo elevata regolandola modificando la corrente

quando l'umidita' arriva ad un certo valore si spegne, o meglio, si diminuisce la temperatura
(spegnerla del tutto significa avere un'inerzia termica troppo lunga per arginare cambi di umidita' repentini)

per le interferenze penso siano molto improbabili, la fascia altro non è che una serie di resistenze e quindi non genera iem, per il controller, se è schermato penso si possa stare sicuri, magari chiudi il tutto in un contenitore rivestito internamente di materiale conduttore, ma penso sia anche eccessiva come soluzione...

dopotutto se i ccd fossero così sensibili non si riuscirebbe a fare una foto decente se in tasca si ha un cellulare...

ciao
luca


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MessaggioInviato: martedì 8 luglio 2008, 20:11 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4613
Località: Padova
Un sistema così sofisticato (sensori + sw) probabilmente ha senso solo su strumentazioni professionali o non presidiate (remote), altrimenti si rischia di andare incontro a dei possibili malfunzionamenti (leggi "rogne") aggiuntivi, oltre a quelli classici...
Per i nostri usi basta un igrometro-termometro analogico oppure intervenire quando arriva la prima umidità.

Donato.


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MessaggioInviato: mercoledì 9 luglio 2008, 10:25 
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Iscritto il: lunedì 27 marzo 2006, 9:29
Messaggi: 1412
Località: Genzano di Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Il sistema dovrebbe funzionare facendo alzare e abbassare la temperatura in base ai dati di umidità (sonda di umidità) evitando però che la temperatura (sonda di temperatura) superi un certo limite anche questo quale? Ovviamente non potrò superare la potenza massima dissipata dalle resistenze ma credo che per evitare turbolenze si dovrebbe stare molto al di sotto...
luk2k ha scritto:
quando l'umidita' arriva ad un certo valore si spegne, o meglio, si diminuisce la temperatura

Il problema é conoscere tale valore,
consocendo l'umidità di quanto devo alzare la temperatura per evitare la condensa?
e una volta che l'umidità scende al di sotto del punto di condensa di quanto devo abbassare la temperatura per evitare di farla riformare?

doduz ha scritto:
Un sistema così sofisticato (sensori + sw) probabilmente ha senso solo su strumentazioni professionali o non presidiate (remote), altrimenti si rischia di andare incontro a dei possibili malfunzionamenti (leggi "rogne") aggiuntivi, oltre a quelli classici...
Per i nostri usi basta un igrometro-termometro analogico oppure intervenire quando arriva la prima umidità

Si mi rendo conto che è esagerato, se fosse per me tutto controllato a mano era perfetto, prendetelo come un virtuosismo elettronico :D :D
poi chissà oggi è un C8, domani potrebbe diventare un C14 :lol: [/quote]

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MessaggioInviato: mercoledì 9 luglio 2008, 14:35 
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Iscritto il: martedì 17 ottobre 2006, 13:22
Messaggi: 1645
Località: Umbertide (Pg)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Io mi accontento di queste,regolo la temperatura (il sensore sono io!!) abbassando o aumentando il voltaggio da 3,5 a 12V sull'alimentatore. Spartano,ma funzionale!!!
http://forum.astrofili.org/userpix/1046_09072008817_1.jpg

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Lorenzo Ricci Vitiani Osservatorio Spazzavento
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MessaggioInviato: giovedì 10 luglio 2008, 12:16 
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Iscritto il: giovedì 12 ottobre 2006, 9:32
Messaggi: 4323
Località: Veneto
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciaoa tutti.

Se si usano solamente come resistenza, allora il problema non sussite,, se invece si usa un circuito in cui la corrente viene regolata ad impulsi allora si possono avere interferenze.

Ci sono delle formule che calcolano la temperatura di rugiada puoi trovare qualcosa di utile qui':

http://it.wikipedia.org/wiki/Punto_di_rugiada


http://www.meteorologia.it/corso_basico ... azione.htm

http://www.meteoland.org/meteoland-scho ... -point.htm


facci sapere.

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Carlo Martinelli - IW3GIK

Osservatorio: StarNavigator Astronomical Observatory (Masi-PD)
Montatura GM2000 QCI 10 Micron Comec Tec.;
Telescopi: Meade LXD55 S/N 1016/254 Schmidt/Newton F4; Takahashi FS102 820/102 F8 612/F6; Takahashi FS60C 355/60/ f5.9 - 264/F4.4; TS 60/228 F3.8; Celestron C11 Carbon 2800/F10 1764/F6.3; OTA MTO 1000/100 F10 SkyQualityMeter: SQM-L / SQM-LE Wheather: AAG-CloudWatcher LaCross WS55 SkyCam: AllSkyCam-MoonGlow Tec. Observatory Automation System :Voyager / Viking


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MessaggioInviato: venerdì 11 luglio 2008, 11:41 
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Iscritto il: lunedì 27 marzo 2006, 9:29
Messaggi: 1412
Località: Genzano di Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Carlo.Martinelli ha scritto:
Ci sono delle formule che calcolano la temperatura di rugiada puoi trovare qualcosa di utile qui'


Grazie!! Riporto la definizione di temperatura di punto di rugiada:

è quella temperatura alla quale una massa d'aria raffreddandosi, diventa satura, vale a dire:
la massima quantità di acqua sotto forma di vapore che essa può contenere a quella temperatura e a pressione costante. Qualsiasi eccedenza di vapore acqueo passerà allo stato liquido.


La formula sarebbe:

Td=rad8(H/100)*[112+0.9T]+0.1T-112

(rad8 è la radice ottava)

•Td punto di rugiada in °C
•T temperatura in °C
•H umidità relativa in %

Poiché la pressione rimane costante a 760mmHg sembrerebbe sufficiente rilevare umidità e temperatura ambiente distante dalla lastra con due sonde e tenere la temperatura intorno alla lastra al di sopra della temperatura del punto di rugiada per far si che non si depositi acqua allo stato liquido e quindi una seconda sonda di temperatura vicino alla lastra che rileva quando la temperatura è al di sotto di quella voluta.
I dati della formula possono essere tutti dati ricavabili a intervalli regolari (ogni 10 minuti) dalle sonde esterne.

Però ci sono cose che non capisco proprio dalla formula.
Data ad esempio una massa d’aria con un umidità relativa del 50% e una temperatura di 15 gradi la temperatura di rugiada è di 4,6°.
Ma che vuol dire?
Che una massa d’aria per condensare deve avere una temperatura inferiore a questa?
Ma se abbiamo detto sopra che la temperatura era di 15 gradi??? Non dovrebbe condensare...boh?!

Se la temperatura lontano dalla lastra è di 15° lo sarà anche quella nei pressi, quindi non dovrei avere condensa.
Dovrebbe condensare solo se nell’aria la temperatura esterna e più bassa di quella di rugiada.
Ma se varia la temperatura esterna non varia anche la temperatura di rugiada?? :roll:

Non vorrei dire cavolate ma ho fatto un po’ di calcoli fissando una temperatura esterna e l’umidità ma trovo che la temperatura di rugiada è sempre più bassa di quella fissata esternamente, e siccome la temperatura dell’aria intorno alla lastra e uguale a quella esterna non dovrebbe mai condensare :oops:

spazzavento78 ha scritto:
Io mi accontento di queste,regolo la temperatura (il sensore sono io!!) abbassando o aumentando il voltaggio da 3,5 a 12V sull'alimentatore. Spartano,ma funzionale!!!


Si lo so che è una complicazione e sarebbe più utile fare tutto io a mano ma è un puro divertimento elettronico e di ricerca e risoluzione di un problema :D

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