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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Questa è un'affermazione pericolosa!
MessaggioInviato: mercoledì 2 luglio 2008, 17:51 
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Iscritto il: venerdì 19 maggio 2006, 11:18
Messaggi: 1729
Località: Somewhere in Lombardia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Cito testualmente da Stelle e pianeti, Giunti Editore

<<Uno specchio di questa grandezza [20cm, ndr] consente (con opportuno ingrandimento) di osservare dettagli di circa mezzo secondo d'arco (0.5"), più fini del disturbo introdotto dalla turbolenza atmosferica. Superare quindi il diametro di 20cm è sostanzialmente inutile.">>

Qualche mia considerazione:

1) Io so che il limite di risoluzione di un telescopio è dato dalla formula di Dawes, ossia 120/D, dove D è il diametro in mm. Ammettendo dunque un PR pari a 0.5", il diametro sarà di 240mm, e non 200 come riportato. Ma forse quella di Dawes è una media fra varie lunghezze d'onda :?:

2) Il periodo di cui sopra rischia di essere intepretato pericolosamente, a mio avviso :) Io avrei aggiunto: superare il diametro di 20cm è sostanzialmente inutile, ai fini dell'alta risoluzione!


In sintesi la frase del libro dovrebbe essere intepretata come segue: in alta risoluzione non ci sono differenze di dettagli fra un 200 e un 400, questo perchè il potere risolutivo del 400 va ben oltre a quello che può offrirci la nostra atmosfera nella migliore delle situazioni (0.5"), però chiaramente basta puntare un qualunque oggetto deep un po' più debole che la differenza ci sta, eccome!
In pratica nel 400 si vede meglio (nel senso di più luminoso), ma non di più, rispetto al fratello minore :!:

Concordate con me? :roll: ;)


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MessaggioInviato: mercoledì 2 luglio 2008, 18:17 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 8:10
Messaggi: 2712
Località: Arquata Scrivia (AL)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ahia....qui finisce male!!! ;)

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Unistellar Equinox 2
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MessaggioInviato: mercoledì 2 luglio 2008, 18:26 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16955
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
No.
Più che la formula di Dawes penso che si riallacci alla formula di Raleygh, visto il risultato, ma comunque la cosa non cambia.
Se fosse così non vi sarebbe alcuno scopo da piazzare telescopi per alta risoluzione tipo il 60 cm al Pic du Midi.
Il discorso è molto più complesso in quanto l'atmosfera è un fluido per cui vi possono essere istanti nei quali il fronte d'onda passa pressoché indisturbato mentre altri nei quali ribolle tutto.
Se fai il visuale ti rendi conto che vi sono istanti in cui l'immagine appare nitida e altri molto peggio.
Nelle riprese poi le cose cambiano ancora.
Comunque il sistema migliore è sempre quello galileiano: sperimentare!
Una sera con buon seeing ti metti ad osservare con altri amici usando aperture diverse, più piccole e più grandi dei classici 20 cm (ma a questo punto considerando il seeing medio in Italia basterebbero 8cm) e poi dirai se si vede di più in uno o nell'altro, tirando gli ingrandimenti al massimo possibile dello strumento piccolo.

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Cieli sereni da Renzo
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MessaggioInviato: mercoledì 2 luglio 2008, 18:32 
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Iscritto il: martedì 24 ottobre 2006, 8:21
Messaggi: 2384
Località: Santarcangelo di Romagna
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
In effetti 8 pollici sono un eccellente compromesso di trasportabilità (non solo in configurazione Dobson) e possibilità di fare tanto il visuale quanto l' hi-res, e i 10 pollici ancora meglio.
Secondo mè oltre i 10 pollici ci possono essere tantissime altre problematiche, tuttavia come più volte dimostrato la risoluzione aumenta e quando il seeing lo permette, si ottengono risultati davvero gratificanti in hi-res ed anche in visuale.
Saluti

_________________

Matteo Mussoni
Ho venduto tuttoooo


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MessaggioInviato: mercoledì 2 luglio 2008, 18:40 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4613
Località: Padova
Alle volte bisognerebbe avere l'umiltà di osservare la realtà anzichè applicare delle formule, fondamentalmente corrette, in un contesto fuorviante.

Donato.


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MessaggioInviato: mercoledì 2 luglio 2008, 18:43 
Probabilmente la frase nel contesto aveva un senso non fraintendibile...
è sempre pericoloso "estrapolare" piccole parti di discorsi certamente più completi e complessi...
altrimenti devo dire a Stargazer di vendere subito il suo 20" e prendersi un bel Dobson da 8"... ;)


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MessaggioInviato: mercoledì 2 luglio 2008, 19:00 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4613
Località: Padova
Fede67 ha scritto:
Probabilmente la frase nel contesto aveva un senso non fraintendibile...
è sempre pericoloso "estrapolare" piccole parti di discorsi certamente più completi e complessi...

A me invece pare che il contesto sia chiarissimo.

Che senso avrebbe allora realizzare uno strumento solare come quello svedese da 1m di apertura? Non certo quello di raccogliere più luce!

http://www.solarphysics.kva.se/NatureNo ... color.jpeg

Donato.


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MessaggioInviato: mercoledì 2 luglio 2008, 19:09 
[Rimosso come da richiesta del proprietario del messaggio]


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MessaggioInviato: mercoledì 2 luglio 2008, 19:12 
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Iscritto il: lunedì 28 agosto 2006, 20:07
Messaggi: 2017
Località: Roma - Montefano (MC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Considerando il valore di 0,5" arcsec. penso che si riallacci più alla formula di Dawes.

Infatti la formula di Dawes è:
P = 116/d (d= diametro in mm), quindi un 8" è P = 116/203,2 = 0,57"

Non conoscevo la formula di Raleygh ma applicandola ad un 8" viene una risoluzione di 0,68".
Mi sono letto qualche nozione a riguardo e ho letto che la formula di Dawes e più vicina allo stabilire il reale potere risolutivo di un telescopio.
Vi risulta?

_________________
Osservo con:
Dobson RP Astro 12" (tuned)
Rifrattore Skywatcher 100 ED f/9 Pro - Achro Meade 102 f/9
Oculari: Baader Hyperion Aspheric 31mm - Nagler 20mm T5 - Vixen LVW 13mm - Exp. Sc. 8,8mm 82° - Exp. Sc. 6,7mm 82° - Exp. Sc. 4,7mm 82° - Takahashi TOE 4mm
Binocoli: USM 15x70, Astrotech 20x90, Nikon Action EX 12x50, Pentax PCF III 10x50, Asahi Pentax 10x50, Swift Newport 10x50 mod. 825, Bino Lidl 10x50, Eschenbach Consul 8x30, Pentax Marine 6x30 BIF


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MessaggioInviato: mercoledì 2 luglio 2008, 21:37 
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Iscritto il: martedì 25 marzo 2008, 13:53
Messaggi: 1147
Località: brianza
Astrocurioso ha scritto:
Considerando il valore di 0,5" arcsec. penso che si riallacci più alla formula di Dawes.

Infatti la formula di Dawes è:
P = 116/d (d= diametro in mm), quindi un 8" è P = 116/203,2 = 0,57"

Non conoscevo la formula di Raleygh ma applicandola ad un 8" viene una risoluzione di 0,68".
Mi sono letto qualche nozione a riguardo e ho letto che la formula di Dawes e più vicina allo stabilire il reale potere risolutivo di un telescopio.
Vi risulta?


il criterio di rayleigh fissa nella distanza minima risolvibile quella per cui il massimo del disco di airy di una stella cade nel primo anello nero dell'altra (condizione matematica imposta sulla figura di diffrazione).
Questo fisicamente significa vedere un calo di luminosità (non buio totale) tra i centri dei dischi di diffrazione delle due stelle

il criterio di dawes è un criterio empirico, e si avvicina molto al criterio di rayleigh dal quale differisce per un semplice coefficiente moltiplicativo

http://www.licha.de/astro_article_mtf_t ... lution.php

quello che conta è che entrambe le formule vanno prese con le pinze e sono valide per una lungezza d'onda ben precisa (in genere si fa riferimento al verde, dove l'occhio umano è più sensibile).

Sicuramente non sono formule "ASSOLUTE": una ripresa ccd sovracampionata, fatta con seeing ok e ottica ok, permette di vedere un calo di luminosità tra i picchi di due stelle vicine anche se queste sono un po' sotto al limite di rayleigh (vedi limite di Sparrow).
Insomma, prendiamo l'ordine di grandezza, le cifre decimali non contano molto :-)

ciao
dan


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