Vi segnalo un vecchio articolo in cui recentemente mi sono imbattuto: si tratta di un articolo dell’astronomo irlandese John Ellard Gore intitolato
Il moto proprio di Sirio, pubblicato su The Observatory, Vol. 26, p. 391-392 (ottobre 1903) [1]. L’articolo riporta alcune citazioni di estremo interesse tratte dal libro ‘ Descrizione delle Stelle Fisse ’, scritto nel sec. X d.C. dall’astronomo persiano Abd-Al-Rahman Al-Sûfi: quest’ultimo asserisce che gli Arabi chiamano Sirio
al-schira al-abûr (‘ Sirio che ha attraversato ’), oltre che
al-schira al-Jumanija (‘ Sirio di Yémen ’). Il secondo appellativo si spiega col fatto che Sirio appare sull’orizzonte a sud, quindi nella direzione dello Yemen per un osservatore che si trovi nel centro-nord della penisola arabica; ma per quanto riguarda il primo appellativo, come riporta Ellard Gore, l’astronomo persiano fornisce la seguente spiegazione: « Essa è chiamata
al-abûr, perché è passata attraverso la Via Lattea nella regione meridionale ». Inoltre Al-Sûfi riporta anche il racconto mitologico del perché Sirio « fuggì verso sud [e] attraversò la Via Lattea verso
Suhaïl [Canopo] ». Ellard Gore così commenta: « Mi sembra un fatto significativo che l’elevato moto proprio di Sirio (circa 1,31” nella direzione dell’angolo-posizione 204°) l’avrebbe portata ad attraversare la Via Lattea in un periodo di circa 60.000 anni. È possibile che il racconto arabo sia basato su una tradizione relativa a Sirio vista sul lato opposto, ossia orientale, della Via Lattea da parte degli uomini dell’età della pietra. Comunque possa essere, in base all’entità e alla direzione del moto proprio di Sirio sappiamo che essa deve aver attraversato la Via Lattea entro il periodo suddetto. L’appellativo arabo
al-abûr, pertanto, non è un nome di fantasia, bensì denota un fatto reale. Il moto proprio di Sirio non poteva essere noto agli antichi, poiché è stato rivelato solo mediante moderne accurate misure. Con riferimento a Procione, Al-Sûfi afferma che quando Sirio “ attraversò la Via Lattea [Procione] rimase nella regione a nord-est della Via Lattea ”. Anche questo è corretto, poiché il moto proprio di Procione (1,25” su un angolo di 214,5°) è molto simile per direzione e entità a quello di Sirio, e 60.000 anni fa essa era nella costellazione del Cancro, non lontana dalla stella h Cancri. Fra 60.000 anni, Procione sarà vicina alla stella Ѳ Canis Majoris, e avrà pertanto, a sua volta, attraversato la Via Lattea ». Fin qui Ellard Gore. Aggiungo io, se tracciamo il segmento che congiunge Procione con Sirio e lo prolunghiamo oltre Sirio, si giunge nella regione di Canopo: ebbene, questa con discreta approssimazione è la direttrice del moto proprio sia di Procione che di Sirio, e pertanto anche in tale aspetto l’astronomo persiano si dimostra corretto.
Gli storici della scienza hanno sempre recisamente negato che gli antichi, prima dei greci, avessero potuto conoscere la precessione degli equinozi; tanto meno il moto proprio di Sirio, quasi quaranta volte più lento del moto processionale. Ma se le asserzioni di Al-Sûfi sono evidentemente troppo precise per essere frutto del caso o di pura fantasia, allora come si spiegano?
Che ne pensate voi?
[1] [url]Fonte
http://adsabs.harvard.edu/abs/1903Obs....26..391G[/url]