1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 15:39 
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Iscritto il: lunedì 23 aprile 2007, 23:13
Messaggi: 3274
Tipo di Astrofilo: Fotografo
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Il punto e' che ho visto molta gente che preferisce "l'80ED oggi, al Pentax domani" solo perche' volevano soddisfare il loro lato consumista. In questa ottica sono soldi buttati. Saper attendere a volte e' l'arma migliore per avere qualcosa di valido in mano.



Nicola, tu quoque...

Hai saputo riprendere ottime foto con l'80ED, adesso non prenderlo a calci. E' chiaro che non è il meglio, ma con 400€ (che non sono noccioline) si può fare astrofotografia in maniera decorosa....

Personalmente attendo con molto interesse i nuovi RC GSO, essendo del parere che in astrofotografia contano tutta una serie di fattori concatenati; a volte un fotografo con molta esperienza nell'acquisizione e nell'elaborazione, può fare ottime cose anche con una strumentazione non ottimale......


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 Oggetto del messaggio: gso
MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 16:15 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
Messaggi: 1623
Località: trivero
attenzione che non parliamo di newton. Preparare un RC e fare in modo che funzioni non è per niente facile, la meccanica è fondamentale e la correzione ottica pure. Non credo che ** a quei prezzi ** sia uno strumento a portata GSO, semplicemente si cerca di cavalcare un'onda del momento. Un piccolo 80 mm è una cosa - vista l'essenzialità del manufatto - un riflettore da 8-10" rc è tutta un'altra sia come progettazione e assemblaggio dei vari pezzi.
Ho testato un po' di cose GSO e valgono i soldi pagati, nulla di piu'.
massimo

_________________
non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style"
Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione.
Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 16:18 
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Iscritto il: mercoledì 28 maggio 2008, 12:20
Messaggi: 71
Li ho visti al Neaf di New York quest'anno i nuovi RC cinesi
Spartani, ma dell'ottica non se ne sa nulla , aldila' delle brochure pubblicitarie
E' difficile lavorare un RC puro allo stato dell'arte, per questo sono costosi
Vedremo...


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MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 16:45 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16158
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Su ciò condivido quanto detto da Massimo, mi sono informato su tale schema, ho capito che il R-C non tollera scollimazioni, neanche minime, pena un marcato decadimento delle prestazioni, quindi la meccanica (le celle) del primario e secondario devono essere progettate particolarmente bene, cosa che credo sia incompatibile con il prezzo a cui è proposto, specie considerando anche la lavorazione ottica necessaria.
Il tutto secondo mè.

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Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 16:56 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 8:36
Messaggi: 5085
Località: Cisterna di Latina
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
cherubino ha scritto:
non ti saprei dire per esperienza diretta. Però ho visto che sul ercato dell'usato ve ne sono alcuni che non si vendono, quindi questo potrebbe essere indicativo.
E' anche giusto dire che lo schema R-C è uno schema difficile in campo amatoriale, nel senso che chi ne ha davvero bisogno ha pretese molto elevate e quindi è facile che si rivolga a ditte molto specializzate (che si fanno anche pagare molto bene).
Assemblare un rifrattore o un newton è una cosa, assemblare un R-C è una cosa molto diversa (dal punto di vista meccanico).
Ricordatevi però che, in campo strettamente visuale, i vantaggi di un R-C sono poco apprezzabili. Non inesistenti, ma comunque non tali da giustificare la notevole differenza di prezzo rispetto a un S-C commerciale ad esempio.
Il fatto poi che sia una confiurazione un po' di nicchia non ha permesso ai grandi costruttori di investire risorse importanti nella progettazione e realizzazione su vasta scala di questi strumenti e quindi nell'abbattimento conseguente dei prezzi.
E' un po' come per i sensori CCD. Fino a quando erano limitati all'impiego fotografico con camere dedicate (parlo di 10 anni fa) i costi dei sensori erano esorbitanti. Il fatto che siano poi stati impiegati (con le dovute variazioni) in campo fotografico generale (vedi le macchine fotografiche digitali) ha permesso un abbattimento enorme dei costi proposti al pubblico.
Il sensore di una "banale" Canon di oggi costa una stupidata al pubblico, Solo 5 anni fa lo stesso sensore costava 10 volte tanto...
Questo non significa che il sensore montato sulla CANON abbia le stesse caratteristiche di uno (a parità di dimensioni) installato su una camera ccd da 10.000 euro ma è vero che le prestazioni non sono poi così dissimili.
La forbice resta perché le camere CCD sono comunque camere da ripresa di livello superiore e quindi vengono acquistate specificatamente per un solo impiego.
E' un po' come il solito "meglio lo specchio o il rifrattore: lo specchio costa 1/4!". E' vero, ed è vero che le prestazioni sono simili. La piccola differenza purtroppo si paga cara e viene affrontata solo da chi ha reale necessità o piacere di "sposarne" la causa.
Quindi ben vengano questi nuovi R-C con la speranza che, nonostane la loro economicità, possano lavorare perlomeno in modo decoroso.

Paolo


Gli RC Toascanbo usati li troviamo ancora nell'usato Unitron, dove ristagna un modello da molte settimane. Penso sia dovuto al materiale dell'intubazione..."vetroresina"...che fà intendere un'intubazione per così dire artigianale..
Poi in passato si trovavano degli RC da 15cm da Astronatura intubati con ottiche Zen e qualcuno del forum ha comprato ma non sò che fine ha fatto.

Io ritengo che sotto sotto possa mascherarsi qualche schema simil Vixen VMC....perchè nò?! :?
Sarebbe un modo logico per tagliare i prezzima scherandoli da RC puri, un pò come fece Meade con i suoi ex-RC :lol:
Quando arriveranno a Felizzano non sarebbe male che qualcuno lo potesse provare....giulio ci seiiii?!?..
Ciao.
Gp.

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SX AO-LF
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MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 17:07 
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Iscritto il: lunedì 20 marzo 2006, 11:20
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roberto_coleschi ha scritto:
Nicola, tu quoque...
Hai saputo riprendere ottime foto con l'80ED, adesso non prenderlo a calci. E' chiaro che non è il meglio, ma con 400€ (che non sono noccioline) si può fare astrofotografia in maniera decorosa....


Alt, ferma, non lo prendo a calci, e ribadisco che era lo strumento migliore che potessi prendere al momento dell'acquisto e che continuero' ad usare ancora per un bel po'. Andavo in viaggio di nozze, avevo gia' speso una barca di soldi per il matrimonio, mi serviva uno strumento decentemente corretto che non costasse un patrimonio per i motivi di cui sopra. Se non fossi andato in Namibia non mi sarei comprato l'80 ED, ma qualcosa di piu' impegnativo. Quello che vorrei farti capire e' che e' stata una scelta ragionata e motivata e non di ripiego.

Cita:
Personalmente attendo con molto interesse i nuovi RC GSO, essendo del parere che in astrofotografia contano tutta una serie di fattori concatenati; a volte un fotografo con molta esperienza nell'acquisizione e nell'elaborazione, può fare ottime cose anche con una strumentazione non ottimale......


Non posso che essere d'accordo con te, abbiamo visto i cinesi con l'80ED cos'hanno fatto, se riescono ad infondere via via la stessa qualita' su un R-C, ben vengano, ma come altri ti hanno detto, i problemi costruttivi sono ben diversi da quelli della costruzione di un semiapo...
Si, in astrofotografia contano una serie di cose, non ultima la capacita' di elaborare le immagini riprese, ma se non hai dei grezzi buoni sei al punto di partenza.

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"Le anime pure e riflessive sono proprio quelle che amano di più il colore" (John Ruskin, Le pietre di Venezia)
C'è sempre, in ogni passione, qualcuno che riesce a fare meglio di te. Ma rinunciare a perseguirla solo perchè non si è il migliore significa ignorare il valore e la soddisfazione del cammino intrapreso.


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MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 17:20 
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Tutti ricordiamo le disavventure di un astrofili che ha acquista un RC pure blasonato a prezzo alto, ma dalla meccanica e dall'ottica spannometrica........
Per questo - penso - che fintanto che qualche coraggioso butterà un po' di soldi e si sacrificherà per noi in un test molto severo (e poi si dovrà discutere sulla continuità dello standard in tutti i pezzi), questa non sia un'ottica da prendere in considerazione.
ripeto: meglio uno spartano ed economico geoptik con correttore se proprio devo stare al risparmio.
massimo

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MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 19:34 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
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sì, Massimo, concordo.

Sul fatto che si possa preferire spendere "il triplo ed essere crti che lo strumento sia a posto e finito" avrei dei dubbi.
E' ovvio che strumenti molto più cari sono probabilmente anche meglio costruiti. Diciamo che si possa accettare un incremento lineare o poco più tra qualità e costo (anche se oltre certi livelli diventa esponenziale) bisogno parò anche ricordare che molti strumenti blasonati non sono così perfetti come si pensa.
Posso farvi tanti esempi ma non vorrei che i possessori di TEC, AP, Takahashi, e via discorrendo si offendano.
In realtà anche strumenti di alta fascia (non intendo i CUSTOM realizzati su specifiche con costi 4 volte superiori alla produzione di serie), immaginiamo un cn212 takahashi ad esempio (che io amo molto) non è esente da scivoloni paurosi sia progettuali che realizzativi. Lo stesso dicasi per certi AP o TEC, o anche i Mewlon o le BRC e via dicendo. Questo per dire che lo strumento "finito" esiste solo se ci accontentiamo (certo a quota 20.000,00 e più si può anche dire che gli strumenti vadano bene, ma chi spende quei soldi è o un idiota che li ha e non capisce nulla o è un "rompiballe" che è disposto a spendere ma al tempo stesso pretende il massimo). beh, il massimo è molto difficile da raggiungere nella produzione di serie (anche piccola)

Paolo

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MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 22:23 
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Località: trivero
Purtroppo la produzione di serie, anche piccola, deve sottostare a dei costi certi e preventivati, questo obbliga a delle scelte che talvota sono un po' un controsenso con il resto della costruzione.
L'ideale è non avere un budget di spesa..........ma credo non sia alla portata di molti.
Si vende molta scenografia e poco sostanza.
massimo

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Messaggi: 530
Località: Carpi (MO)
MASSIMOBOE HA SCRITTO:

Purtroppo la produzione di serie, anche piccola, deve sottostare a dei costi certi e preventivati, questo obbliga a delle scelte che talvolta sono un po' un controsenso con il resto della costruzione.


Speriamo solo che per questo motivo il secondario non sia incollato!.


Maurizio

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oculari clave': 5,6,8,12,16,20,25,35,45
zoom vixen 8-24; zoom hyperion 8-24
erfle 40mm, wide scan II 30mm, leica 14mm wa
pentax xl: 21-10.5-5.2, radian 3mm
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