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MessaggioInviato: lunedì 2 giugno 2008, 12:15 
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Iscritto il: venerdì 23 giugno 2006, 13:32
Messaggi: 4798
Località: Canossa (RE)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Vicchio ha scritto:
Ancora nessuno però ha risposto alla domanda:
Riflettore diaframmato = riflettore non ostruito?
( o se è stato risposto mi è sfuggito :oops: )
...
Una domanda: per avere un'apertura non ostruita di 100mm in un newton f5 normalmente in commercio, che diametro totale di specchio devo avere?


Ma si, Vicchio! Ho risposto che secondo me no dovrebbe essere una grande differenza, se il Newt è ben collimato. :D Infatti, pensi che in un tubo Newton semi-aperto (truss) dove l'aria è 100% la stessa dell'ambiente, ci sarebbero più turbolenze che in un tubo metallo chiuso? Un tubo che è molto più difficile per acclimatare? Diciamo sempre com'è difficile per acclimatare un SCT, ma un rifra non è tanto differente, o sbaglio?

E per avere un 100mm Newton non ostruito, devi avere uno specchio di almeno 250mm ((diametro totale - diametro dell'ostruzione) / 2).

Ciao!

Peter

_________________
18" f/5 Arie Otte binodobson
2 x 36mm Siebert Observatory, 2 x 22mm Nagler t4, 2x 12mm Nagler t4,
2 x 9,9mm Siebert Starsplitter, 2 x 8mm Delos, 2 x 4,5mm Delos
RP Optix 23-41x100 con 2 x 21mm Siebert Ultrawide
http://www.astronomydrawings.com
http://astronomydrawings.blogspot.it/
Facciamola finita con le luci stradali: https://www.youtube.com/watch?v=l_5ycdkhH8o


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MessaggioInviato: lunedì 2 giugno 2008, 17:05 
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Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:47
Messaggi: 3944
Località: Villa C. (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
> perdonate la mia domanda, ma non capisco perchè i confronti con i vari tele devono essere fatti con cielo e seeng mediocri?

E' proprio in condizioni di seeing perfettibili che si diaframma eccentricamente un riflettore, per il semplice fatto che una grossa apertura sarebbe impossibile da sfruttare. (per la serie osservare poco è sempre meglio che non osservare)
Col seeing buono non c'è problema, aperture wins! :shock: :D

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Roberto Porta - photallica v. 2.0

"Le stelle non sbagliano e non si guastano" (G. Gualini)


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MessaggioInviato: lunedì 2 giugno 2008, 18:36 
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Iscritto il: lunedì 4 settembre 2006, 13:29
Messaggi: 5486
Località: Mugello
Tipo di Astrofilo: Visualista
photallica ha scritto:
Col seeing buono non c'è problema, aperture wins! :shock: :D


Mai messo in dubbio :D concordo!

Peter: scusa non l'avevo capito, allora ok consideriamo un newton diaframmato come un riflettore non ostruito, quindi , prendendo per buona la tabella orientativa che ho linkato prima un newton non ostruito da 100mm rende, in condizioni medie sui pianeti, come un acro (lungo) da 90mm e come un Apo da 80mm, cioè un newton diaframmato rende meno di un apo di pari apertura.

Per i catadiottrici il tempo di acclimatamento è come quello dei rifrattori per il menisco e il tubo chiuso e come i riflettori per lo specchio, quindi superiore a entrambi gli schemi, e tra i catadiottrici il mak più dello Sc per via del menisco di maggiore spessore.

Se un riflettore ha un'ostruzione del 30% (parlo di un comune f5) secondo i miei calcoli e le mie misure (non precisissime lo ammetto) con un 250mm ho uno spazio libero di poco più di 80mm e non di 100mm, tempo che per avere uno spazio libero di 100mm ci voglia un riflettore di almeno 300mm, correggetemi se sbaglio.

A questo punto per ottenere le stesse prestazioni diventa appetibile anche un apo da 80mm, specialmente se lo si vuole usare ad alti ingrandimenti in maniera più comoda con una montatura motorizzata.

Credo che molti possiedano sia un dob da 12" che un apo da 80mm, chissà se hanno mai fatto un confronto sul campo, intendo un confronto "operativo" nelle condizioni in cui uno si trova normalmente ad osservare, non di test "scientifici" che abbiano il valore di un test di laboratorio.

Io ho fatto un confronto, una volta sola, su Marte con un dob diaframmato a 85mm e un apo da 100, beh il rifrattore mostrava un'immagine molto più dettagliata, incisa e godibile, ma il confronto era abbastanza impari.


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MessaggioInviato: lunedì 2 giugno 2008, 18:54 
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MessaggioInviato: lunedì 2 giugno 2008, 19:51 
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MessaggioInviato: lunedì 2 giugno 2008, 20:01 
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MessaggioInviato: lunedì 2 giugno 2008, 20:13 
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MessaggioInviato: lunedì 2 giugno 2008, 23:52 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
mauro_dalio ha scritto:
FINE.


Ora va meglio. Mi sento più rilassato :P

Cita:
Credo di averlo già spiegato. Si mettono 500-600x, si sfuoca un po' come per collimare allo star test e si muove il telescopio. Se lo sweet spot (il punto di perfetta collimazione) non si muove la struttura e la cella sono adeguate. Questo test generalmente lo faccio a mezza sera. Quando le ottiche sono abbastanza in temperatura faccio la collimazione fine (quella che mi permette di andare sopra i 400x) e dato che ci sono, collimo, muovo il telescopio e ricontrollo.


Hai sbagliato a quotare il messaggio.
Rispondevo a Vale riguardo il fatto che il materiale della cella non fosse importante. Cosa hai già spiegato, che il materiale con cui è fatta la cella è inessenziale? Vogliamo farla di terracotta? Di gommapiuma? Di truciolato? Di pasta di sale?
Penso che il fatto che sia fatta di un materiale con certe caratteristiche sia una condizione "necessaria" affinché lo sweet spot si muova molto lentamente, di certo "non" il contrario (almeno non in fase di progetto, voglio sperare) :)
Chiedo scusa a tutto il forum se le mie risposte sono sempre così criptiche... :roll:

Cita:
(perdonami ma quando ce vo' ce vo'... sono stufo di sentire spiegazioni sbagliate)


Perfetto, vediamo se un "chiedo pietà per aver dato una spiegazione sbagliata" riesce a farti stare meglio... :)
Ti metto anche i credits per l'altro post, va, non sia mai detto che io vada divulgando informazioni sbagliate (per inciso era giusto quella sulla risonanza, che era pure secondaria... :lol:)

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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MessaggioInviato: martedì 3 giugno 2008, 6:59 
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Iscritto il: venerdì 23 giugno 2006, 13:32
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Vicchio ha scritto:
photallica ha scritto:
Col seeing buono non c'è problema, aperture wins! :shock: :D


Mai messo in dubbio :D concordo!

Peter: scusa non l'avevo capito, allora ok consideriamo un newton diaframmato come un riflettore non ostruito, quindi , prendendo per buona la tabella orientativa che ho linkato prima un newton non ostruito da 100mm rende, in condizioni medie sui pianeti, come un acro (lungo) da 90mm e come un Apo da 80mm, cioè un newton diaframmato rende meno di un apo di pari apertura.

Per i catadiottrici il tempo di acclimatamento è come quello dei rifrattori per il menisco e il tubo chiuso e come i riflettori per lo specchio, quindi superiore a entrambi gli schemi, e tra i catadiottrici il mak più dello Sc per via del menisco di maggiore spessore.

Se un riflettore ha un'ostruzione del 30% (parlo di un comune f5) secondo i miei calcoli e le mie misure (non precisissime lo ammetto) con un 250mm ho uno spazio libero di poco più di 80mm e non di 100mm, tempo che per avere uno spazio libero di 100mm ci voglia un riflettore di almeno 300mm, correggetemi se sbaglio.

A questo punto per ottenere le stesse prestazioni diventa appetibile anche un apo da 80mm, specialmente se lo si vuole usare ad alti ingrandimenti in maniera più comoda con una montatura motorizzata.

Credo che molti possiedano sia un dob da 12" che un apo da 80mm, chissà se hanno mai fatto un confronto sul campo, intendo un confronto "operativo" nelle condizioni in cui uno si trova normalmente ad osservare, non di test "scientifici" che abbiano il valore di un test di laboratorio.

Io ho fatto un confronto, una volta sola, su Marte con un dob diaframmato a 85mm e un apo da 100, beh il rifrattore mostrava un'immagine molto più dettagliata, incisa e godibile, ma il confronto era abbastanza impari.


Si, Vicchio, come l'ho detto nel mio primo post, uno specchio riflette meno luce che passa attraverso una lente APO. Magari la differenza è cmq visibile e così c'è una differenza come hai menzionato, ancora se il Newton non ha un ostruzione. Invece, un Newton non ha un ostruzione di 30%! Generalmente, l'ostruzione è tra 16-20% e ci sono pianetofili che prendono un secondario ancora più piccolo (14% o ancora meno) per avere più contrasto. Che c'è un pò di vignettatura al bordo non importa in questo caso. Un SCT, invece ha un ostruzione di 30-35%.

È anche vero che dici sull'acclimatazione. Invece, pensavo piuttosto al fatto che in un tubo chiuso, senza ventole per "guidare" il flusso d'aria, l'aria resta sempre più calda che all'esterno. Poi, il contatto col tubo metallo che raffredda velocemente devo dare turbolenze nel tubo. O sbaglio? Almeno in un Newton (chiuso) colle ventole puoi assicurare un flusso d'aria molto liscio.

Finalmente, diaframmare un Newton 10"-12" per avere un tele senza ostruzione non ha molto senso, come hai detto bene. Primo perchè un 10" non è ancora molto influenzato per il seeing, e secondo perchè il tele risoluto non ha un apertura abbastanza grande per essere un concorrente di un APO di qualità. Solo se l'apertura del Newt non-ostruito resta 15cm oppure più, magari, vale la pena. Ma come ho già detto, personalmente preferisco sempre di usare la mia apertura totale. Oppure il seeing deve essere veramente schifo.

Ciao!

Peter

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MessaggioInviato: martedì 3 giugno 2008, 8:23 
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