1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 18:56 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
Quoto Renzo. Sottolinierei che céra comunque poca scelta a prescindere dalla propria disponibilita'. Io inizia con il primo telescopietto, da ragazzino poco piu'di 30 anni fa'e poi ebbi la fortuna di avere un padre che mi fece un grosso regalo per lépoca, un 150mm riflettore di Marcon che mi permise di fare delle osservazioni gia' ottime (considerando che a quel tempo, come dice giustamente Renzo, un C8 costava un'occhio).
Quindi scelte öbbligate" oppure, come facevano molti, ci si ingegnava e si autocostruiva gli strumenti. :wink:


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MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 22:20 
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Iscritto il: giovedì 15 marzo 2007, 16:31
Messaggi: 344
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Mosso dalla curiosità, negli anni ottanta, acquistai il mio primo telescopio un Konus rifrattore di diametro 60mm. Vedevo l’anello di Saturno senza distinguere la divisione della Cassini.
Su Giove si vedevano le due bande senza nessun particolare. Sulla luna vedevo abbastanza bene il bordo dei crateri più grandi.
Col passare del tempo cercai di osservare altro, ma non sono riuscito ad ottenere risultati migliori. Andai allora a cercare strumenti maggiori ed il C8 era il massimo a cui uno poteva aspirare, ma il prezzo non era alla mia portata e mi accontentai di acquistare un SN Meade 622 per poter vedere il cielo profondo ( pagato 1.500.000 solo tubo + cercatore ed un paio di oculari ) montatura auto costruita. Iniziai così ad intravedere nebulose e galassie come dei batuffoli.
Purtroppo in quel periodo ti potevi documentare solo sui libri e fidarti dei rivenditori; oggi grazie alla tecnologia ti puoi confrontare con pareri e esperienze di colleghi.
Nel 2005 avevo pensato di prendermi finalmente il C8 ma dopo un’attenta riflessione ho deciso che lo strumento più adatto a me, anche considerando il cielo che riesco a vedere da un centro abitato, era il Vixen 80 FL. Sono rimasto pienamente soddisfatto e penso che non lo cambierò mai.
Concludendo la “strumentite” si ha quando non si è mai soddisfatti, cercare il meglio è giusto ma bisogna sapersi accontentare.

Erry


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 11:31 
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Iscritto il: venerdì 19 maggio 2006, 11:18
Messaggi: 1729
Località: Somewhere in Lombardia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao Ivan, non mi definisco certamente un astrofilo veterano perchè suonerebbe come un affronto nei confronti di taluni "mostri sacri" presenti nel Forum :lol: e poi perchè ne devo mangiare ancora di pagnotte...
Tuttavia mi hai fatto venire un po' la nostalgia dei primi telescopi che ho avuto.
Quando mi iniziai ad interessare per davvero nel 1999, ho avuto regalato per Natale un rifrattore 60/700 su montatura altazimutale, cavalletto in legno, focheggiatore e oculari H da 0.96" :!:
Era un Antares Mercurio e costava dalle parti delle 300.000 lire (un bel regalo).

Poi passai al 114, un SuperSaturnoII Antares con montatura EQ3.2 motorizzabile ambo gli assi (ma non motorizzata di serie), cercatore 6x30 e due oculari Plossl. Era forse il miglior 114 esistente sul mercato insieme al Celestron C114HD e il babbo lo pagò poco più di 1.000.000 di lire, ma solo perchè eravamo simpatici all'ottico e perchè ci ha permutato il rifrattore, altrimenti di listino costava esattamente 1.224.000 lire, ed era Luglio 2000. ;)
Come dice DavideM27 un C8 a forcella costava 4-5 milioni ed era quasi il top. Oggi si trovano OTA usate a 5-600€ e anche meno...

A parte questo "revival nostalgico" concordo perfettamente che la strumentite è determinata dal prezzo di tutti i telescopi e gli accessori, e perchè no, è anche un "riflesso" della forte mentalità consumistica che è radicata, chi più chi meno, in quasi tutti noi. Inoltre, c'è da considerare lo scadimento della qualità dei cieli :(

Bisogna anche dare merito ai Cinesi di aver contribuito ad abbassare notevolmente il prezzo medio di tutti i nostri "hardware" astronomici rendendoli di fatto accessibili a fasce di pubblico ben più ampie, a scapito della qualità.

Non vorrei fare il solito moralista-economista, ma a parte il settore dell'elettronica, in Astronomia il made-in-China non ha rappresentato un esempio di rapporto qualità prezzo. A prezzo inferiore, mi duole dirlo, ha corrisposto sistematicamente qualità inferiore, però i diretti concorrenti hanno dovuto abbassare il prezzo per rimanere competitivi.
Ricordo benissimo la perfetta smaltatura nera dei tubi Antares e l'eccellente realizzazione delle celle porta primario/secondario. Bene..ho visto da vicino qualche riflettore Bresser e in confronto sembrano dei giocattoli di plastica, davvero (non me ne vogliano i loro possessori). :oops:

Un oculare Plossl all'epoca costava 220.000 lire, oggi con questi soldi te ne compri 2 e forse t'avanza qualcosa, ma se uno di quei Plossl è ancora dentro la mia valigetta un motivo ci dovrà essere ;) Provai anche un blasonatissimo Genuine Ortho di pari focale, e alla fine ho preferito il Plossl. Sì, l'OR dava qualcosa in più come contrasto, ma il campo era molto più piccolo e quindi alla fin fine il gioco non valeva la candela ;)

Riguardo l'ocularite (figlia della strumentite) della quale io sono sempre stato affetto :lol:, vi ricordate quanto costavano oculari grandangolari una decina d'anni fa? Il top dei top erano i Panoptic, e costavano dalle parti del milione di lire, vale a dire quanto il mio 114 completo :shock: Guai a nominare la parola Nagler.
Un'alternativa più "value" era rappresentata dai Vixen LV-W, lire 700.000. Ecco perchè i Plossl da 50° da 200.000 lire erano un buon compromesso, oggi invece ci stanno stretti, ma solo perchè, allo stesso prezzo di allora, ti puoi permettere un Hyperion da 68°, che però rispetto al Panoptic non ha nulla da spartire.

Infine, il cielo, il cielo e ancora il cielo. Con il mio Dobson da 8" mi sento fra i più piccoli dobsonari del Forum :oops: quando un tempo 20cm erano quasi il top e consentivano di scorgere anche la stellina centrale di M27. Persino i riflettori da 76 e 114mm avevano molto da dire perchè i cieli scuri erano davvero tali e quindi anche un'ottica da una dozzina di cm era in grado di dare parecchie soddisfazioni.
Un esempio eclatante: la stellina centrale di M27 è di mag. 13.6, il che significa che per scorgerla sotto ottimi cieli basta un 200mm. Dal Monte Terminio (Avellino), l'estate scorsa, abbiamo dovuto usare un 35cm e pure faticammo abbastanza...
In queste condizioni, sono convinto che il mio 20cm non fa meglio di un 130 sotto ottimi cieli, per dare un'idea.

Chissà, se ci fossero stati cieli davvero scuri a disposizione, avrei avuto ancora il mio 114, e al diavolo la strumentite ;)

Mirko


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 11:37 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 19:51
Messaggi: 840
Località: monferrato
Ho iniziato nell'84, e con il classico 60/700, subito dopo passai al 114 e mi sembrò di avere ricevuto i gradi di "astrofilo serio".
quando qualche anno più tardi comprai il C8 Superpolaris, pensavo di avere raggiunto il punto d'arrivo in fatto di strumento, e gli oculari che tenevo come fossero una reliquia, ora li giudico delle autentiche schifezze, ma la poca disponibilità economica e il notevole squilibrio prezzo/strumento di allora, erano fattori determinanti.
La situazione attuale, a conti fatti molto più favorevole, la dobbiamo anche ai tanto criticati cinesi...


Paolo

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http://www.cielodelmonferrato.it

...gradirei un po' di silenzio !

Quousque tandem abutere,"Caligola" patientia nostra?


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 11:48 
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Iscritto il: venerdì 19 maggio 2006, 11:18
Messaggi: 1729
Località: Somewhere in Lombardia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
superpolaris ha scritto:
Ho iniziato nell'84, e con il classico 60/700, subito dopo passai al 114 e mi sembrò di avere ricevuto i gradi di "astrofilo serio".
quando qualche anno più tardi comprai il C8 Superpolaris, pensavo di avere raggiunto il punto d'arrivo in fatto di strumento, e gli oculari che tenevo come fossero una reliquia, ora li giudico delle autentiche schifezze, ma la poca disponibilità economica e il notevole squilibrio prezzo/strumento di allora, erano fattori determinanti.
La situazione attuale, a conti fatti molto più favorevole, la dobbiamo anche ai tanto criticati cinesi...


Paolo


In 5 righe sei stato più efficiente di me :cool:
Quoto tutto.


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 11:53 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16158
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Io sono un caso particolare, ho iniziato da bambino con un binocolo ed un 80ino lungo, nell'84 col barile, e ho continuato con questo fino ad'ora, aggiornamento oculari a parte, l'unico acquisto recente è stato il nano.
Rispetto a 20/25 anni fà, ci sono molti piu strumenti a disposizione, ricordo che consumavo le riviste d'astronomia, ma molto,molto,molto meno cielo, SIGH.

_________________
Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 12:20 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Anche io ti posso dare la mia testimonianza: ho iniziato alla fine degli anni '60, in pantaloni corti, con un rifrattore acromatico 76/960 della Stein Optik, rigorosamente senza motore ma montatura equatoriale, con un bel cavalleto in legno di ciliegio. Poi all'eta di 15 anni ho fatta la "follia", sconsigliata dai più, di costruirmi il primo specchio sulla base di alcuni articoli di Scientific American, sapientemente tradotti da parenti con una buona conoscenza dell'inglese. Fatica inenarrabile sia per fare lo specchio sia per trovare i materiali adatti, compresa l'argentatura per la quale ho patito un mondo a far capire ad un vetraio che mi serviva sulla prima superficie dello specchio e non sul retro. Cosa per lui assolutamente sbagliata ! E così sono passato ad osservare con un 150f8 rigorosamente autocostruito con un asse di legno, qualche raccordo idraulico e qualche vite. Non perfetto ovviamente (potete capire come era parabolizzato !) ma grandissima soddisfazione ed emozione.
Poi, negli anni '70, un 200f6 molto meglio ecc. ecc.


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 12:28 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 27066
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Che bel topic vintage 8)
Ora mi vado a rivedere le riviste del 1999 :D

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volpetta.com
Astrofilo sul campo dal 1997


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 18:46 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 8:36
Messaggi: 5085
Località: Cisterna di Latina
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
'99???....io ho i primi de l'Astronomia datati 81 o '82...se non ricordo male.
Tutti gelosamente custoditi :D
Gp.

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RC 10"
Gemini G41field
SX AO-LF
Lodestar+FW+
Moravian G2 4000


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 18:59 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4614
Località: Padova
Gp ha scritto:
'99???....io ho i primi de l'Astronomia datati 81 o '82...se non ricordo male.
Tutti gelosamente custoditi :D
Gp.

Il PRIMO numero de l'Astronomia è del novembre/dicembre 1979 (era bimestrale, 2500 lire) ed ha in copertina M31. Fu un evento epocale perchè quella fu la prima rivista italiana di astronomia ad essere venduta in edicola (all'epoca bisognava "accontentarsi" di S&T, in abbonamento postale e di poco altro).
Sfogliate a distanza di quasi 30 anni quelle riviste fanno molta tenerezza...

Donato.

P.S.: In IV copertina c'era la pubblicità del mitico Celestron 8 arancione che svettava, irraggiungibile, su una montatura che a noi tutti, abbagliati dall'oggetto del desiderio, pareva addirittura solida.


Ultima modifica di doduz il venerdì 30 maggio 2008, 19:16, modificato 1 volta in totale.

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