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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: martedì 27 maggio 2008, 16:08 
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Iscritto il: martedì 8 agosto 2006, 14:51
Messaggi: 226
Sembra quindi che la problematica si dipende piu` dagli oculari utilizzabili piuttosto che dalle caratteristiche del tele.



Cita:
PS: per la domanda iniziale, tutto si determina dalle caratteristiche dell'oculare, che potrebbe avere un campo diverso nei due casi, ed un diverso field stop.

Ma il campo dell'oculare non dipende esclusivamente dalle caratteristiche costruttive dello stesso? E potresti spiegarmi il discorso del field stop?

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MessaggioInviato: martedì 27 maggio 2008, 16:36 
kappotto ha scritto:
Che ce devi fa Fede? A volte ci si confonde tra occhio e ccd!


...l'importante è non beccarsi un ccd in un occhio... ;)

per il field stop, le caratteristiche degli oculari quali campo, correzione, estrazione pupillare ed il concetto di pupilla d'uscita passo... ;)


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MessaggioInviato: martedì 27 maggio 2008, 17:01 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16151
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Due tele del tuo esempio, qualitativamente identici, hanno la differenza nella sola lunghezza focale (e quindi rapporto focale), il che comporta come ha detto Andrea Colagrossi, per l'f/10 raggiungere più facilmente alti ingrandimenti e di converso è più difficile raggiungere quelli bassi (i contrario per l'f/5), però c'è anche un'altra differenza; il massimo campo REALE raggiungibile dai due tele è diverso, 2,64° per il 1000 mm e 1,32° per il 2000 mm (considerando il massimo field-stop di un oculare da 2", ovvero 46 mm).
E' (anche) per questo che a parità di diametro i rapporti focali corti, sono da preferire per il deep (campi larghi) rispetto a quelli lunghi, che sono preferibili per il planetario (campi piccoli, ma chissenefrega :) e facilità di ingrandimenti alti, con oculari non "esagerati").

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: martedì 27 maggio 2008, 21:12 
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Iscritto il: martedì 8 agosto 2006, 14:51
Messaggi: 226
Angelo Cutolo ha scritto:
però c'è anche un'altra differenza; il massimo campo REALE raggiungibile dai due tele è diverso, 2,64° per il 1000 mm e 1,32° per il 2000 mm (considerando il massimo field-stop di un oculare da 2", ovvero 46 mm).
E' (anche) per questo che a parità di diametro i rapporti focali corti, sono da preferire per il deep (campi larghi) rispetto a quelli lunghi, che sono preferibili per il planetario (campi piccoli, ma chissenefrega :) e facilità di ingrandimenti alti, con oculari non "esagerati").
Diciamo che il motivo e` sempre per il diverso ingrandimento raggiunto.

Tirando le somme sembra che la differenza sta nel range di ingrandimenti ottenibili. Considerando che difficilmente si oltrepassano i 250-300x causa seeing ne desumo che sia piu` conveniente la focale minore.

Grazie alla vostra disponibilita` ho piu` chiare le idee sull'argomento

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MessaggioInviato: martedì 27 maggio 2008, 22:19 
Mmm... no, non è proprio così, ne così "semplice":
minore è la focale maggiore è la difficoltà nel lavorare bene l'ottica, quindi maggiore sarà il costo del prodotto, ed a pari prezzo la focale minore sarà sempre più scadente di quella maggiore.
D'altra parte, maggiore è la focale, maggiori sono peso ed ingombro dello strumento, quindi più massiccia (e costosa) dovrà essere la montatura, e migliore la meccanica dello stesso tubo, che non deve avere flessioni.
Quindi oltre ad un problema prettamente ottico, abbiamo anche un problema meccanico e logistico.
D'altra parte ancora, minore sarà la focale dello strumento, maggiore sarà la difficoltà nell'ottenere una buona colimazione.
Insomma, ci sono veramente tanti motivi che concorrono alla sccelta di una focale, di un diametro e di uno schema ottico.
Non esiste la "scelta migliore", ognuno deve decidere in base alle proprie necessità e possibilità.

Ad ogni modo i 250-300 ingrandimenti li si raggiungono tranquillamente con qualsiasi strumento di media apertura e buona fattura, indipendentemente da schema ottico e focale nativa, quindi ad un certo punto si può anche scegliere "per simpatia"... ;)


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MessaggioInviato: martedì 27 maggio 2008, 22:28 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
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e della facilità di mettere a fuoco ne vogliamo parlare?
naturalmente, comunque, l'occhio se ne frega abbastanza :lol:

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MessaggioInviato: mercoledì 28 maggio 2008, 9:47 
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Ma i tuoi dubbi sono riferiti alla eventuale scelta tra due telescopi ben precisi?
Perché in questo caso credo che si tratterebbe della scelta tra due schemi ottici molto diversi, visto che il classico 200mm/2000mm è uno schimdt-cassegrain, mentre il classico 200mm/1000m è un newtoniano.

Quindi entrerebbero in ballo molte altre considerazioni, oltre a quelle già esposte.

Fabio

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MessaggioInviato: mercoledì 28 maggio 2008, 11:24 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
titano ha scritto:
Angelo Cutolo ha scritto:
però c'è anche un'altra differenza; il massimo campo REALE raggiungibile dai due tele è diverso, 2,64° per il 1000 mm e 1,32° per il 2000 mm (considerando il massimo field-stop di un oculare da 2", ovvero 46 mm).
E' (anche) per questo che a parità di diametro i rapporti focali corti, sono da preferire per il deep (campi larghi) rispetto a quelli lunghi, che sono preferibili per il planetario (campi piccoli, ma chissenefrega :) e facilità di ingrandimenti alti, con oculari non "esagerati").
Diciamo che il motivo e` sempre per il diverso ingrandimento raggiunto.


Non proprio, prendiamo ad esempio (estremo) due oculari da 2" entrambi con field-stop da 46 mm, ma focale diversa, il primo da 40 mm ed il secondo da 20 mm.
Mettiamo il 40 mm sull' f/10 ed il 20 mm sull'f/5, risultato stesso ingrandimento (50x), stessa pupilla d'uscita (4 mm), ma il campo reale sarebbe per il primo il doppio del secondo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Equivalenza dei telescopi
MessaggioInviato: mercoledì 28 maggio 2008, 16:14 
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Messaggi: 380
Fede67 ha scritto:
Nel caso della fotografia, si dice che, a pari apertura, un f/5 è "più veloce" di unf/10, poichè la luce va dall'obbiettivo al sensore in metà tempo, dovendo percorrere metà spazio, e quindi "ne arriverà il doppio" in misura di esposizione.
Spero di essere stato chiaro ed aver semplificato nella maniera più intelleggibile... ;)


Cerchiamo un diverso approccio. Innanzittutto il significato di f/ seguito da un numero: il rapporto tra lunghezza focale e diametro di apertura della lente o specchio. quindi un 200mm di diametro e 2000 di focale sarà un f/10, mentre se la focale è di 1000mm sarà un f/5.

In visuale questo valore, a parità di ingrandimenti non comporta differenze dal punto di vista della luminosità. In foto il discorso cambia, e tanto.

Se metto una fotocamera al posto dell'oculare e faccio una ripresa col metodo del fuoco diretto, a parità di esposizione , usando l'ottica f/5 potrò usare un tempo di esposizione pari a 1/4 di quello necessario con l'ottica f/10, ecco perchè viene definita un'ottica più veloce. Quello che cambia però non è solo in questo caso la luminosità, ma anche la dimensione dell'immagine del soggetto: l'ottica f/5 produrrà un'immagine di dimensioni pari alla metà di quella che otterei con l'ottica f/10, avrei cioè un campo inquadrato doppio in termini lineari, e quindi quattro volte più ampio.

Se mettessi all'ottica f/5 una Barlow 2x avrei una dimensione dell'immagine pari a quella fornita dall'ottica f/10, ma siccome ho "spalmato" la luce dell' f/5 su uno spazio maggiore (doppio in termini lineari) devo compensare la minore intensità ( 1/4) con un tempo di posa quattro volte maggiore, proprio come sarebbe avvenuto con l'ottica f/10

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MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 20:48 
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Iscritto il: martedì 8 agosto 2006, 14:51
Messaggi: 226
sbab ha scritto:
Ma i tuoi dubbi sono riferiti alla eventuale scelta tra due telescopi ben precisi?
Perché in questo caso credo che si tratterebbe della scelta tra due schemi ottici molto diversi, visto che il classico 200mm/2000mm è uno schimdt-cassegrain, mentre il classico 200mm/1000m è un newtoniano.

Quindi entrerebbero in ballo molte altre considerazioni, oltre a quelle già esposte.

Fabio


Come già detto il mio era semplicemente un esempio con due tele dello stesso tipo ma estremizzando i parametri per dare meglio l'idea.

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