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MessaggioInviato: lunedì 25 febbraio 2008, 9:13 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
abtf ha scritto:
Per chi fosse interessato al "nobile sport" di ragiungere il potere risolutivo del proprio strumento sulle doppie, ricordo il seguente articolo:


http://www.microthele.it/astro/hc/hc0.htm

Dove potete trovare anche una lista apposita di stelle per ogni diametro amatoriale, con parametri aggiornati sulle quali poter sfogare la vostra voglia di risoluzione e tutte le istruzioni per divertisri in questo campo.

Salutoni :)

Alessandro


Io posso raccontarti la mia esperienza "doppista".
La doppia, come esempio, e quella che tu sai che ho citato precedentemente e che te hai gentilmente trovato nel tuo catalogo.
In circa 4 anni l'avro' separata non piu' di una quindicina di volte.
Considera che usavo un riflettore Marcon (ma con le ottiche fatte dal vecchio padre che era un vero maestro nelle lavorazioni sia di piccoli che grandi strumenti) da 150mm F/6. Per le doppie e soprattutto i pianeti usavo un 7mm ortoscopico Meade (direi ottimo) con una barlow 2x sempre meade (anche lei buona ma certo non come quelle di adesso, almeno rispetto ad alcune).
Totale 256x giusti per avere ancora un buon contrasto. Ils econdario tra la'ltro era abbastanza piccolo e il fuoco molto vicino al tubo (il secondario era di 30mm).
Da un vecchio appunto descrivevo la doppia perfetta come luminosita' e colore (neutro, biancco tutte e due) con luminosita' uguale (o quasi) delle 2 componenti cosa che facilita' molto il separare una doppia stretta. Quasi sempre (e vedo soprattutto una volta in particolare) il disco centrale di airy erano a contatto, non c'era praticamente spazio tra le 2 stelle. Quella volta incredibile era l'immobilita' tanto da far pensare a una foto senza nemmeno una lieve oscillazione. Iltelescopio era stato lasciato all'aperto per almeno un'ora e tra l'altro la stella era al meridiano e il telescopio puntava in una direzione senza cammini o altre cose che potevano produrre calore e falsare l''immagine.
Non ti dico i pianeti com'erano quella sera!! :D
Provato a usare la barlow a 3x avendo cosi 384X ma si scuriva (anche se non tantissimo) senza migliorare la separazione, quindi indice di un limite invalicabile!
Considera che in quelle condizioni ancora l'immagine era immobile! :shock:


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MessaggioInviato: lunedì 25 febbraio 2008, 15:56 
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Iscritto il: lunedì 20 febbraio 2006, 2:22
Messaggi: 344
Località: Torino
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao :)

io ho usato per anni, almeno in primavera ed estate, la Zeta Bootis che era di 1.1" con il mio vecchio rifrattorone 120/1800 (limite di Dawes 1.0") ma poi pian piano si è ristretta ed ora , ma non vorrei sbagliarmi, è di circa 0.7" - 0.8" e quindi utile per dei 15 - 18 cm.
Se la serata era sufficiente c'era l'istante "magico" della sua separazione (due dischetti appena separati da un tratto sottilissimo scuro e racchiusi in un singolo anelo luminoso) ad ingrandimenti superiori ai 300X, meglio 400X, utilizzando i classici ortoscopici della University Optics (qui in Italia importati dalla Coelum di Torino o dalla Unitron Italia). In inverno ed autunno usavo la 32 Orionis, poco ad est di Bellatrix di separazione simile ma oggi anche questa ha cambiato separazione.
Sono comunque due begli oggetti che consiglio a tutti, non solo per test di risoluzione o per verificare il seeing della serata.

Invidio la descrizione di quelle stelle ferme. Oggi tali seeing sono dei bei ricordi almeno qui da me. Sino agli inizi degli anni '90 dalla città spesso si avevano turbolenze davvero minime e si potevano fare osserevazioni davvero al limite, oggi stendiamo un pietoso velo...

Salutoni :)

Alessandro

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Una bella nottata limpida, l'occhio al telescopio, la pipa accesa, che si vuole di più dalla vita?


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MessaggioInviato: lunedì 25 febbraio 2008, 18:22 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9617
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Visto
che la mettete sul racconto di vecchi episodi su separazioni strette, vi
racconto una mia piccola conquista di qualche anno fa'.

Correva l'anno 1995 e con me avevo un rifrattore (che ho ancora
tutt'ora) Vixen da 102mm f/10. Era precisamente la sera del 6 giugno di
quell'anno. A Roma c'era un buon seeing, talmente buono che per la
prima volta mi permise di separare una vecchia e ostica (per i miei occhi
e strumentazione) doppia dell'Ursa Major. Si trattava della Xi UMA una
stella di quarta posta al confine con la costellazione del Leone. Fino a quel
momento non ero mai riuscito a vedere la separazione netta delle due
componenti che, come dice giustamente Ras, deve apparire fra le due
componenti quel sottilissimo filo scuro: l'indice dell'avvenuta
separazione della coppia.
Dicevo che fino al quella sera la Xi UMa per me e per il mio modesto
rifrattore era sempre apparsa fusa, come un otto ben delineato, ma mai staccato.

Bene. Sarà stato per il nuovo Clavé da 6mm che avevo da poco tempo
acquistato congiunto alla Barlow x2. Sarà stato per il seeing ottimo di
quella serata, ma alla fine la spuntai!
Nei miei appunti leggo ancora oggi, che quella doppia in quell'anno era
con separazione di 1,10", credo fu un bel traguardo. Negli anni a venire
mi sembra che quella stella sia andata via, via allargandosi.
Ricordo piacevolmente anche oggi come quella sera fu per me invece un
piccolo trionfo! 8)
Cari saluti,

Danilo Pivato

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MessaggioInviato: martedì 26 febbraio 2008, 0:36 
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Iscritto il: lunedì 20 febbraio 2006, 2:22
Messaggi: 344
Località: Torino
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao a tutti :)

Xi UMa, altra stupenda doppia davvero!! Io l'ho scoperta tardi perché sino a qualche anno fa la visione di costellazioni verso il nord celeste mi era preclusa.
E' simpatico rimembrare le "nostre" stelle, molte ci ricordano tanto tempo fa oppure belle soddisfazioni recenti. Io ricordo la sorpresa di aver visto l'allungamento di Albireo A. La primaria di Albireo, la famosa doppia facile e bellissima Beta Cygni, è a sua volta doppia ma questo si è scoperto relativamente di recente. L'avevo letto sul libri di Moltisanti sulle doppie e mi ero preso l'impegno di scovarlal prima o poi. Ci riuscii in una notte di seeing abbastanza buono quando era alla massima altezza sull'orizzonte. La distanza che le separava era, se non ricordo male, circa 0.3" quindi al di sotto del mio potere risolvente che è di 0.4". Gli sparai sopra quasi 1200X con un Radian da 3 mm e stetti un poco ad aspettare. Alla fine la turbolenza si calmo parecchio ed io riuscii godere di alcuni preziosissmi istanti di calma. la compagna era un bel bernoccolo sul disco della primaria!!
Stimai l'angolo di posizione e corsi alle tavole per confrontarlo con quello reale e Bingo!! Ci ero riuscito!! Dveva stare proprio li dove l'avevo vista!
Sono notti che non si dimenticano ed è bello rendere qui pubbliche queste indimenticabili emozioni! :)

Cieli sereni

Alessandro

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MessaggioInviato: martedì 13 maggio 2008, 9:49 
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Iscritto il: venerdì 9 maggio 2008, 23:48
Messaggi: 83
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ma siamo certi che siano 19'000 doppie reali e non prospettiche?

Doppia prospettica indica una coppia che non è legata da forze gravitazionali, ma sono stelle che distano anni luce una dall'altra e solo dal punto di vista terrestre sembrano vicine.


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MessaggioInviato: martedì 13 maggio 2008, 10:08 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
Messaggi: 5906
Località: Magenta (MI)
Una stella doppia è una stella doppia, prospettica o meno, la sfida è sdoppiarla.
Se su alcune hai difficoltà riconosco l'utilità dell'informazione sul fatto che sia prospettica o meno, ad esempio per una prospettica da 0,6" di separazione basterebbe spostarsi nella galassia per allargarla molto e renderla facilmente "sdoppiabile" ! :)

A proposito del catalogone da 19.000... non pare impresa impossibile, visto che conosco chi, ancora in età giovanile, è arrivato a catalogare all'attivo l'osservazione di oltre 10.000 galassie, moltissime delle quali assai più deboli di stelle di dodicesima magnitudine ! :)
Per dire che se uno si impegna magari in una vita intera ce la fa (sdoppiarle tutte è certamente un'impresa titanica, a me basterebbe inquadrarle all'oculare, poi se sdoppio,bene, altrimenti pace), sgravando dell'ingrato compito/eredità il nipotame !

Cieli sereni !

Alessandro Re

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Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
2 Dobson ARIETE: 14" +16"exmdl f/4,5
Celestron C8 , Newton 8" SW e Vixen 120S-NA su Vixen Sphinx SXW ; Tecnosky Apo 65, Celestron C80ED/OmniXLT100ED e C5 su CG5-GT/Vixen Porta
Torrette Baader Maxbright + Denkmeier DualArm PxS NPack + 2Antares 19mm 70°, Televue Nagler zoom 3-6mm, 7mm T1, 13mm T2 e T6, Pan 24mm.
Binocolo Steiner Rallye 20x80 e 28x110 su pantografo G. Fiorini normale e Maxi


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MessaggioInviato: mercoledì 14 maggio 2008, 14:01 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
Messaggi: 1247
certo che ci sono molte doppie prospettiche, anzi molte doppie di cui non sappiamo se sono prospettiche o reali, e ci sono pure degli errori! stelle singole finite li' per sbaglio. Ci vogliono piu' appassionati di doppie che tutti insieme nel corso degli anni sdoppino queste doppie e misurino separazioni e angoli di posizione. Buon divertimento!


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MessaggioInviato: mercoledì 14 maggio 2008, 14:46 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10626
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
già decisamenteun bel programmino di ricerca di base ... ci sarebbe da mettere insieme un minigruppo di lavoro per istruire i babbi volenterosi ( come me) e dividersi i compiti ...

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dovrete espellere anche me


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MessaggioInviato: martedì 20 maggio 2008, 12:04 
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Iscritto il: mercoledì 14 giugno 2006, 15:21
Messaggi: 2604
Località: Foligno
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
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Alessandro


Complimenti Alessandro, utilissimo e divertente
Luca

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Dob LB 12", Mak 127sw, sw80ED, C8, newton sw 200/1000; eq5 motor;HEQ5PRO, Celestron CG5gt, Orion StarShoot autoguider, SPC900NC
WO 40 2" - PAN 27 2" - Burgess 20 - Speer Waler II 13,4 - TMB 9 - Or 7 -SW UWA 6mm - TMB 5 - Televue Barlow 2x[/size]
GHT 20x90 - Vortex 8*42; Manfrotto 055XB+701hdv
Canon 7D Mark II; Canon 600D e 1000D
Le mie immagini: http://www.astrobin.com/users/Luca_M/


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MessaggioInviato: martedì 20 maggio 2008, 20:56 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10626
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
si l'articolo è molto interessante, ma mi piacerebbe salvarlo e leggerlo in cartaceo ( certe cose sullo schermo non riesco a seguirle) e finora non ci sono riuscito ... sono io che sono un pollo totale o c'è qualche ragione sensata?

Emiliano

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