Bene. visto che tutti parlano di precisione di specchi e ottiche faccio che dirvi una cosa, cosi almeno è chiara una volta per tutte, palle a zero.
3 anni fa parlai con un mio fornitore di macchinari svizzero (gruppo SSM) che aveva acquisito un altro mio fornitore sempre di macchine (Hacoba) tedesco.
Parlando del piu' e del meno venne fuori che in quel grande gruppo meccanico (molto grande credetemi), la vera gallina dalle uova d'oro era la SATISLOH (spero di averlo scritto giusto), azienda europea leader nelle macchine a controllo numerico per la lavorazione di ottiche, da 25 a 1000 mm..
Visti i buoni rapporti con i miei citati fornitori (alcuni euro di acquisti negli anni), ho italianamente approfittato della situazione per approfondire l'argomento.
Cosi' ho parlato lungamente con i loro tecnici, ho visitato lo stabilimento, ho osservato le macchine lavorare, ho visto i nomi di alcuni clienti (Long Perng per esempio, ed altri), ho osservato i loro sistemi di programmazione a bordo macchina dei doppietti acro o di specchi o prismi o di piccole lenti per gli oculari.....Estremamente interessante ed istruttivo. Anche il loro programma di calcolo per superfici ottiche (108.000 euro di costo) mi è sembrato carino (ahahaha).
La lavorazione di queste superfici (es. uno specchio) passa in 3 macchine ben distinte alcune a 3 altre a 8 assi, per finire direttamente davanti all'interferometro e poi dentro nella pentola (anche questa prodotta da loro) per il coating.
Non , ripeto per chi non lo capisce , non c'è mano che tocca il pezzo di vetro.
Morale: bisogna capire bene che le ottiche fatte in Cina costano poco perchè non vengono toccate da mano umana, viene messa a punto la programmazione delle macchine e finita li. Questa programmazione, come mi spiegavano i tecnici, ha ovviamente dei limiti, nel senso che la perfezione sta da un'altra parte, cioè nella mano dell'operatore che finisce il pezzo uscito dalla macchina che esegue il 99% del lavoro. Taka usa il medesimo sistema, ma finisce e da il tocco da maestro con un operatore che manualmente porta la figura ottica entro i parametri richiesti. Idem per Tydex, Lomo nei diametri piccoli ecc.
E questo cosa comporta? una cosa molto semplice, chi non tocca con mano umana ha costi bassi (ma occhio che le 3 macchinette superano 1,8 milioni di euro) e tolleranze molto larghe, discontinuità nella qualità finale (gli utensili hanno usure diverse e non sono mai costanti, inoltre la loro sostituzione costa parecchio e viene effettuata il meno possibile per chi deve produrre un newton da 150 euro), chi si prende la briga di fare un prodotto di qualità e quindi sostituisce spesso gli utensili, fa percorsi macchina molto lenti e tempi/pezzo elevati, finiture manuali e controlli ossessivi (Taka?) ha costi leggermente piu' alti......
Percio', cari amici, dissertazioni sterili sulla qualità delle ottiche quando non si ha l'idea ben chiara di come vengono prodotte industrialmente, lasciano un po' il tempo che trovano.
AP userà altre macchine, Tec immagino che usi metodi simili ecc. ecc. son tutti scemi? non credo.
Questo vi spiega anche perchè un apo cinese va bene ma non è mai a livello di un blasonato (magari anche venduto stracaro vero), dove l'intervento dell'uomo Esperto è fondamentale.
Diamo alle cose il giusto valore, comperiamo pure il GSO o il Synta vanno bene, purchè siano venduti a prezzo cinese. tutto qua.
massimo
_________________ non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe) Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio) Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato. SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style" Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione. Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.
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