1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: lunedì 28 aprile 2008, 19:03 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
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Lead Expression ha scritto:
A me pare importante questa cosa:

Gladiator ha scritto:
1. My policy is NOT to attach any interferometrical certificate together with any Lazzarotti Optics telescope. The same is done by the greatest companies making telescopes for a very valid reason which I 100% share. Hope you can catch it.
The declaration of quality signed by myself and attached there with any telescope states the minimal quality assured.


Puntualizzando il fatto che non è una scelta unicamente della Lazzarotti Optics a di molte case, a scanso di equivoci, secondo voi quale può essere la ragione di ciò? Perché non fornire il certificato del telescopio se si garantisce un minimo di qualità? E soprattutto, che garanzia dà la firma del produttore che non è colui che esegue i test (a quanto ho capito)?

Imho, al di là dell'equivoco di cui saremo interessati a conoscere l'epilogo, si pone un grosso interrogativo: quanto sono affidabili i test dell'ottica? Perché il produttore non vuole allegare il certificato dell'ottica se l'ottica è oltre il suo minimo standard? Cioè, secondo voi e senza scomodare infondati dubbi, quale potrebbe essere questa very valid reason? Perché a me pare ci sia solo da guadagnarci, per un produttore. Sbaglio?


Ci sono ditte, un nome per tutti Takahashi, che producono eccellenti ottiche con metodi di produzione industriali. Hanno macchine utensili mostruose con tolleranze altrettanto mostruose, queste sfornano ottiche (e altre macchine sfornano le relative meccaniche) con tolleranze molto strette. Qualche volta le tolleranze sono perfino piu' strette della sensibilita' delle misure alla portata dell'acquirente medio. Quindi mi e' chiaro perche' Takahashi non fornisce test interferometrici individuali per le ottiche mass-produced (sono sicura che se vi fate fare un custom - beati voi! - il test interferometrico viene fornito, senza neanche chiedere.)
Ci sono altre ditte, un nome per tutti Astro-Physics, che lavorano in maniera un po' diversa e con numeri piu' piccoli, e con un umano (UNO CHE SA IL FATTO SUO!!!) che controlla ogni singola ottica, e se non c'e', in tolleranza, ce la riporta. (Pregasi notare che specchi non ne fanno, perche' con questo tipo di lavorazione costerebbero troppo). Come riporta l'ottica in tolleranza? Eh e' uno che sa il fatto suo! sa bene come giocano astigmatismo, sferica, cromatismo, eccetera, ha un banco ottico da professionista, ha decenni di esperienza.... Roland Christen si e' sempre vantato di non allegare deliberatamente test interferometrici alle sue ottiche. Non vuole (e si puo' dargli torto?) che la gente li confronti, con le relative stupidate "il mio e' meglio del tuo" quando il test non lo ha nemmeno capito a fondo. I clienti AP (e purtroppo non sono fra loro... e la ragione principale e' che non posso permettermelo) di solito diventano amici personali di r.c. e qualche volta, se il cliente e' interessato e ha la preparazione, rc gli interferogrammi glieli fa vedere, e gli spiega la logica dietro alle decisioni dell'ottico che ha dato la rifinitura finale all'ottica. Anche qui mi e' tutto molto chiaro, anche perche', clienti insoddisfatti di AP, che io sappia, in giro non ce ne sono; e quelle rarissime volte che qualcosa non va (magari non perche' lo strumento e' uscito male dalla fabbrica, ma perche' il tempo e l'uso hanno creato qualche problema) e' sempre stato rimesso tutto a posto! Non per niente il mercato impazzisce e tutto quanto e' a livello poco meno che collezionistico.

Alla "very valid reason" di Lazzarotti Optics non ci sono arrivata, anche a me sembra che avrebbe solo da guadagnarci ad allegare certificato interferometrico individuale soprattutto se, come dice, questi test li fa in ogni caso su ogni ottica, mah, forse la "very valid reason" e' collegata alla convinzione che "le ottiche non fanno la qualita' del telescopio" :shock: :shock: :shock: :shock:


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MessaggioInviato: lunedì 28 aprile 2008, 20:56 
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Io non ho capito quello che scrive la Lazzarotti.
Ci sono tre strade da seguire per quanto riguarda la certificazione ottica del telescopio:
fornire l'ottica con il nome del produttore e il relativo certificato rilasciato dal medesimo, restando ovviamente responsabili per il venduto ma in buona fede;
dichiarare il costruttore e fare un test indipendente da un ente terzo e allegandolo al telescopio;
non fornire un bel niente, dicendo al cliente che la propria ottica è piu' che a posto, ma essendo esposti ad ogni discussione, perchè il cliente sa che l'ottica non l'hai fatta tu e quindi come fai a garantirla?
Sinceramente la terza via la vedo praticabile solo per aziende di una certa levatura (appunto AP, TEC, Taka ecc.) e non da piccoli artigiani. Chi compera le summenzionate non si fa nemmeno sfiorare il cervello che sia necessario un controllo (interferometrico o no) e le preferenze tra un marchio e l'altro sono piu che altro maniacali.
Bene avrebbe fatto il nostro costruttore a dichiarare chi fa le ottiche (cosa che mantiene ben riservata e non si capisce il motivo) e a rilasciare in allegato un certificato.
Pure sul discorso dei certificati Rorh ha avuto da dire, e non apro qui la diatriba sui certificati interferometrici e non che hanno la loro valenza solo quando e se chi li usa ha una solida, ma molto solida, conoscenza della materia.
massimo

_________________
non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style"
Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione.
Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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MessaggioInviato: lunedì 28 aprile 2008, 21:26 
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twuister73 ha scritto:
In ogni caso ho guardato le immagini realizzate da Lazzarotti sul suo sito e mi sembra che parlino da sole, se veramente sono stati utilizzati questi Gladio allora la qualità c'è tutta... :roll:

Ma se non esiste un confronto diretto con un 31 cm di altro schema ottico fatto nello stesso luogo, la stessa sera e stessa camera, come si può sapere il valore assoluto di quello strumento al netto delle altre variabili?
Se io avessi il seeing giusto ti assicuro che la forbice tra le foto che farei con la mia strumentazione e quelle sarebbe molto stretta. Infatti quando trova il seeing cattivo torna "mortale" come tutti, e faccio notare che io ho fatto 50 immagini schedate di Marte mentre lui 3.
Finché non vedrò una prova tangibile che dimostri che quel telescopio sia significativamente migliore di un Newton da 30 cm (che costa meno di 1/3 e ci puoi osservare e fotografare qualsiasi cosa, non solo 8 oggetti!) continuerò a considerarlo un pacco.


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MessaggioInviato: lunedì 28 aprile 2008, 21:36 
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Messaggi: 1623
Località: trivero
Vabbè vabbè, dai non esageriamo, piuttosto diciamo che sono esecrabili alcuni comportamenti e alcune impostazioni commerciali. Il fatto che non si dichiari il nome del produttore delle ottiche (e visti i risultati non penso proprio sia royce) e non si forniscano documenti sulla qualità delle stesse, la dice lunga. Ma alla fin fine è una scelta del cliente, Lazzarotti fa la sua proposta commerciale, poi uno la accetta o meno, mi sembra naturale. Piuttosto a sostegno di questi strumenti ci sono delle bellissime foto fatte dal medesimo (e altrettanto bene le faceva con un newton mi pare, e cosi' altri suoi colleghi senza il gladio), e - per non dare tutte le colpe a lui visto che non è giusto - sono troppi gli astrofili che si incantano davanti a una foto, non capendo che per arrivare a quei risultati occorrono:
strumento, cielo, esperienza, bravura e molta - molta - elaborazione. Non giudicherei uno strumento dalla foto realizzate per il sito (ASA insegna), piuttosto ne analizzerei la costruzione medesima. E' il motore buono che mi serve, non la carrozzeria colorata (in questo caso le foto del sito),
poi se arrivo o meno (io no di sicuro) a quei risultati dipende da tutti i fattori elencati, oltre che al motore buono (meccanica e ottica in ordine).
massimo

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Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
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MessaggioInviato: lunedì 28 aprile 2008, 21:50 
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Mars4ever ha scritto:
twuister73 ha scritto:
In ogni caso ho guardato le immagini realizzate da Lazzarotti sul suo sito e mi sembra che parlino da sole, se veramente sono stati utilizzati questi Gladio allora la qualità c'è tutta... :roll:

Ma se non esiste un confronto diretto con un 31 cm di altro schema ottico fatto nello stesso luogo, la stessa sera e stessa camera, come si può sapere il valore assoluto di quello strumento al netto delle altre variabili?
Se io avessi il seeing giusto ti assicuro che la forbice tra le foto che farei con la mia strumentazione e quelle sarebbe molto stretta. Infatti quando trova il seeing cattivo torna "mortale" come tutti, e faccio notare che io ho fatto 50 immagini schedate di Marte mentre lui 3.
Finché non vedrò una prova tangibile che dimostri che quel telescopio sia significativamente migliore di un Newton da 30 cm (che costa meno di 1/3 e ci puoi osservare e fotografare qualsiasi cosa, non solo 8 oggetti!) continuerò a considerarlo un pacco.


Ti quoto per la forbice (anche se ho un SC) ma non per il pacco ;)

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Il mio blog: https://www.astroimaging.it


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MessaggioInviato: lunedì 28 aprile 2008, 21:52 
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Comunque vorrei far notare che nel forum e nella vita civile ci sono molti professionisti che mettono la loro firma ed il loro timbro su roba che vale centinaia di migliaia di € non 5000 o 6000 e se ne assumono la responsabilità civile e penale e che rischiano un reato ogni volta che scendono dal letto e io per fortuna o per sfortuna sono tra questi e ne vado fiero:evil:


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MessaggioInviato: lunedì 28 aprile 2008, 21:57 
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Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Anto ha scritto:
Ti quoto per la forbice (anche se ho un SC) ma non per il pacco ;)

Ovviamente è riferito al prezzo. Anche in Nagler li chiamerei "pacchi" se costassero 1000€ cadauno, non concordi? ;)
Se in Italia di Gladio non ne ha venduto neanche mezzo dei motivi ci saranno...


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MessaggioInviato: lunedì 28 aprile 2008, 23:11 
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massimoboe ha scritto:
sono troppi gli astrofili che si incantano davanti a una foto, non capendo che per arrivare a quei risultati occorrono:
strumento, cielo, esperienza, bravura e molta - molta - elaborazione.


Quotissimo.

Ah, aggiungerei che "le ottiche non fanno la qualità del telescopio" :shock: :shock:

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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Secondo la mia opinione, la prima cosa è ritirare il tele usato nel test è sostituirlo, rifare i test un campione spot dei tele prodotti; rivedere le osservazione del "tedesco", apportare modifiche e migliorie al progetto.
Re testare lo strumento con soluzione tecniche applicatte. Alla fine ciclo il tele e il Lazzarotti guadagneranno sicuramente la fiducia del mercato.


ISO 9001: soddisfazione del cliente e le migliorie del prodotto.

P.S. Il tedesco si è chiesto "che sia successo qualcosa durante il trasporto?"


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MessaggioInviato: martedì 29 aprile 2008, 7:49 
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massimoboe ha scritto:
- sono troppi gli astrofili che si incantano davanti a una foto, non capendo che per arrivare a quei risultati occorrono:
strumento, cielo, esperienza, bravura e molta - molta - elaborazione.


Se ti riferivi a me ti posso assicurare che non mi incanto davanti a nessuna foto, mi sto facendo dei mazzi incredibili per tirare fuori qualcosa di buono dal mio strumento, come tutti derresto, era solo una considerazione.
Ciao ciao

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Matteo Mussoni
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