OT per OT... non so perchè, ma su questo forum mi trovo proprio a mio agio. E la chiudo qui.
Tornando sull'argomento, vedo due differenti aspetti. Il primo molto interessante, sul quale sembra tutti siano dello stesso parere, che sostengono che lo schema in oggetto sia limitato ad un uso molto specifico. Poi se valga o no la pena affrontare una spesa così impegnativa per un simile schema ovviamente è una faccenda soggettiva.
L'altra questione, molto più spinosa, è sul singolo pezzo finito nelle mani del signor Wolfgang Rohr, e sulla produzione ( e assistenza) Lazzarotti in generale che viene messa in discussione. E siamo alle solite domande che ci tormentano: è tutto oro quel che luccica? E' sempre vero che un prodotto artigianale è meglio di un articolo prodotto industrialmente su scala magari limitata? E ancora, come possiamo giudicare un marchio o un modello (specie quando artigianale) se ogni singolo pezzo è un prototipo unico e irripetibile nel suo genere? Talvolta ho l'impressione che sia un mercato molto simile a quello dell'arte, dove ogni quadro è un pezzo che ha i suoi pregi e il suo valore.
La risposta potrebbe essere nei certificati, non nelle dichiarazioni di qualità, mi riferisco ai test, proprio come quelli del signor Rohr, ma anche qui abbiamo imparato a stare all'erta, visto che è anche possibile alterare il risultato di un test (mi viene in mente la revisione delle auto).
Infine, da neofita, mi pare di recepire una soffusa (e legittima, sia chiaro) tendenza allo "status symbol". Perchè esistono gli accendini in oro quando sarebbe sufficente un Bic usa e getta? Probabilmente anche nell'astrofilia visuale e nell'astroimaging ( termine molto in voga) si verificano talvolta stessi fenomeni, che giustificano certe produzioni. Sia chiaro non mi riferisco nella misura più assoluta al Gladio.
Succede in tutti i campi, pensiamo all'HiFi, e al famigerato HiEnd, o in fotografia, con le famose Leica edizione speciale laminate in oro ...
Se posso fare un appunto al Sig. Lazzarotti, non essendo in grado di eprimere giudizi tecnici, mi limito a esternare il mio parere sulla scelta del nome "Gladio": mi dispiace ma io non l'avrei proprio mai battezzato con quel nome. Ma questa è un'altra storia...
Ooops, di nuovo OT
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