E' buffo però come da una parte si sostenga che per il deep il minimo è uno specchio da 250, a salire, per cominciare a vedere dal 300 in su, mentre dall'altra per le lenti il massimo ed il "non plus ultra" è un 150...
è palese che si viaggia con due metri valutativi ben diversi, che quasi certamente non sono determinati ne da schema ottico ne da tipologia di oggetti, ma più semplicemente dalle condizioni osservatice a cui si è abituati.
Per capirsi, quando ci si reca sotto ad un cielo veramente buio, è difficile e raro trovare dei rifrattori, grandi o piccini;
c'è qualche catadiottrico, ma la stragrande maggioranza sono riflettori nrwtoniani, con un notevole incremento di dobson nell'ultimo anno...
ci sarà pure un perchè...
ma c'è un motivo innegabile:
per ottenere da un rifrattore quello che si ottiene sotto ad un cielo buio con un Dobson da 300 che costa 900 euro, la spesa da affrontare è enorme.
Se guardiamo bene come gira il mercato, vediamo che con quello che spendiamo per un piccolo apocromatico da 90 con una montatura adeguata od un catadiottrico altazimutale da 8" ci portiamo a casa un Dobson da 40cm...
e quando guardo il Quintetto di Stephan con uno specchio simile, poco mi importa che sia "solo" un sesto di Lambda...
le capocchie di spillo hanno senso quando guardo stelle, l'incisione cesellata ha senso quando guardo un pianeta, e la "tonnellata" di luce che mi arriva all'occhio ha senso quando guardo un oggetto del cielo profondo...
ad ogni strumento il suo lavoro, senza togliere nulla a nessuno, e nell'osservazione del cielo profondo ci sono 2 fattori irrinunciabili: un cielo buio ed una apertura generosa, il resto sono "dettagli"...
ovviamente sto parlando esclusivamente di un utilizzo visuale.
imho...
PS: ad ogni modo con un budget di 700 euro non c'è possibilità di dubbio alcuno su cosa prendere per gustarsi un po' (...un bel po'...) di vero deep sky...
