1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: sabato 13 maggio 2006, 20:54 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Voglio sfatare alcuni miti che tu hai dato per scontato per assiomi, l'energia si conserva in caso di sistemi consevativi, la terra non è un sistema conservativo, quindi l'energia non si conserva appieno, ci sono poi gli urti tra asteroidi anche appartenenti al sistema solare stesso, gli urti non conservano l'energia(gli asteroidi come tutti gli oggetti non sono corpi rigidi), quindi parte dell'energia viene convertita in calore e dispersa(2° principio della termodinamica) senza contare che gli urti possono modificare anche di parecchi ordini di grandezza le energie cinetiche di un asteroide.
Esempio un megasterodi impatta con uno con massa un 100 della suo, l'asteroide più piccolo che era tranquillamente in orbita attorno al sole da 3mld di anni schizza come un missile e parte per una traiettoria parabolica aperta, ma era un oggetto del sistema solare, mentre con il metodo da te proposto sarebbe identificato come extrasolare(esistono anche gli effetti fionda gravitazionali)!!
Poi molto importante per un asteroide è la composizione, se ad esempio fosse fatto completamente di ghiaccio, probasbilmente evaporerebbe prima di impattare a causa dell'atrito con l'atmosfera, la forma e la superficie di contatto, ma anche l'amalgama interna concorrerebbero nell'energia di impatto finale, se ad esempi fosse un asteroide fatto di ferro ma con rocce tipo conglomerato grosse qualche metro al max, potrebbe frammentarsi, aumentando la superficie utile, e di conseguenza aumentando la parte di energia ceduta all'atmosfera sottoforma di calore, diminuendo quindi i danni dell'impatto!!
Poi ci sono chissà quali altre cose che la mia mente limitata non ha pensato, quindi in definitiva, non è così scontato come dici tu, prevedere l'energia di impatto di un asteroide!!

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Davide Ghiso
Meade Schmidt-Newton 6" (763mm F/5) - William Optics Zenithstar 66 ED - Eq6 skyscan Barlow 2x e 4x apo coma - Oculari meade superploss 26mm
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Davide Ghiso
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MessaggioInviato: sabato 13 maggio 2006, 23:10 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 20:51
Messaggi: 273
Località: Roma
GHISO983 ha scritto:
la terra non è un sistema conservativo, quindi l'energia non si conserva


... perché ?
Il sistema solare è conservativo (si dimostra facilmente calcolando il rotore della forza gravitazionale, che è nullo).

Non ci sono forze esterne, oltre a quelle proprie del sistema formato tra le masse dei corpi.

Il problema è la difficoltà del calcolo, e su questo sono d'accordo.
Carlo

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MessaggioInviato: sabato 13 maggio 2006, 23:15 
???
NESSUN sistema è conservativo...
non esiste l'adiabaticità...


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MessaggioInviato: domenica 14 maggio 2006, 8:41 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Esatto Fede67 , un asteroide che impatta sulla terra dissipa la sua energia per attrito e la trasforma in calore, che è sì energia, ma non potenziale, nè cinetica, un sistema conservativo è formato da corpi che non vengono a contatto(l'atmosfere fa parte del "corpo della terra") il che può essere possibile e/o corpi rigidi(che non esistono!)
Quindi si può dire che approssimativamente se un asteroide non viene a contatto con nessun altro corpo allora esso può essere trattato come se si trovasse in un sistema conservativo, ma è solo un'approssimazione devi contare il vento solare e il flusso di raqggi cosmici, che sono sì trascurabili,ma sono anche cumulativi, quindi più tempo passa più il loro "peso" aumenta!
Comunque tu hai aperto un interrogativo interessante, secondo me nessuno(nemmeno alla nasa) ha pensato seriamente al progetto di come prevedere i danni che possono essere provocati da un megaimpatto, e socondo me questo studio andrebbe fatto seriamente!!

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Davide Ghiso
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MessaggioInviato: domenica 18 giugno 2006, 23:08 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 20:51
Messaggi: 273
Località: Roma
... leggo solo adesso la risposta di Fede.
Per regime conservativo intendo la definizione canonica di campo di forze conservativo, in cui il rotore del campo di forze è nullo, ovvero l'energia totale è costante e si ridistribuisce tra potenziale e cinetica.
Conservativo quindi in termini di forze non termodinamici.
Carlo

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MessaggioInviato: lunedì 19 giugno 2006, 0:46 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Il sistema solare resta comunque non conservativo, come ti ho detto, l'energia potenziale degli asteroidi, si trasforma in parte in calore!
Il sistema solare, è un sistema complcato, viene definito conservativo, per oggetti di grandi masse, che interagiscono tra loro solo con forze gravitazionali, se invece i corpi entrano in contatto, non è più vero che il sistema è conservativo!
Quindi il rotore del acmpo di forze non è nullo!!!!!
Ci sono le forze dissipative(attriti) che entrano in gioco!!!

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Davide Ghiso
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MessaggioInviato: giovedì 14 dicembre 2006, 15:36 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:12
Messaggi: 1764
Località: Torino
SPAZIO: MOLECOLE IN COMETA; PROSSIMO OBIETTIVO E' ASTEROIDE

(ANSA) - ROMA, 14 DIC - Una missione che raggiunga un
asteroide e lo scavi per portare a terra dei campioni: è questo
il prossimo obiettivo ambizioso della squadra di ricerca che ha
scoperto molecole organiche nei grani di polvere della cometa
Wild-2. Lo ha detto uno dei componenti della squadra italiana,
John Brucato, dell'osservatorio di Capodimonte dell'Istituto
Nazionale di Astrofisica (INAF) e presidente della Società
Italiana di Astrobiologia.
Per il momento è un'idea, che i ricercatori intendono
presentare all'Agenzia Spaziale Europea (ESA) nel giugno 2007,
nell'ambito del programma Cosmic Vision. Mentre l'ESA sta
programmando una missione tecnologica su un asteroide, i
ricercatori intendono proporre una missione scientifica:
"l'idea è atterrare su un asteroide, prelevando materiali
originari del Sistema Solare e riportando a Terra i campioni".
Nel frattempo il lavoro dei ricercatori prosegue e altri
grani di polvere sono attesi in Italia prossimamente. "Uno dei
punti fondamentali - ha proseguito Brucato - è che la vita si
é sviluppata sulla Terra in breve tempo, in un ambiente nel
quale non avrebbe potuto formarsi". Una chiave per capire come
questo è accaduto è, secondo il ricercatore, proprio nelle
molecole scoperte nella polvere della cometa.
Parallelamente i grani stanno offrendo un contributo
importante anche su un altro fronte: le caratteristiche del
materiale inorganico dei grani suggeriscono nuove ipotesi sulla
formazione del Sistema Solare. Finora si pensava che la
posizione delle polveri nel disco protoplanetario da cui è nato
il Sistema Solare fosse stabile: il materiale più vicino al
Sole restava nella sua posizione, così come quello più
distante. Ma i cristalli scoperti nel materiale costitutivo dei
grani di polvere della cometa mostrano che le cose sono andate
diversamente. Cristalli del genere, infatti, possono essersi
formati solo per l'azione di temperature altissime, e quindi in
prossimità del Sole.


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MessaggioInviato: giovedì 28 dicembre 2006, 15:42 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:46
Messaggi: 70
Ciao a tutti,
quello che ho sentito finora lo confermo, però esistono chiari e seri progetti che tendono a valutare la presenza di tutti quei possibili corpi che potrebbero avere un'orbita di collisione con la nostra. Ovviamente è chiaro che un corpo avente un'orbita aperta ha al massimo 2 possibilità massime di colpirci, rispetto ad uno che ha un'orbita chiusa e di piccolo periodo ma intersecante la nostra... Il fatto è che non servono oggetti enormi per ferire seriamente il nostro pianeta: quello che conta, ovviamente se non si tratta di sassolini!, è la velocità relativa di impatto. L'energia cinetica di impatto è T = 1/2 m (delta-v)^2 dove delta-v è la differenza tra la velocità orbitale del corpo e quella della Terra: se queste due velocità formano un angolo di impatto ottuso si produce un delta-v molto grande per il fatto che T scala con il suo quadrato. Un secondo fatto è il seguente: se un tale oggetto lo si osservasse vicino a Giove (che è la nostra massima cpacità di scorgere un oggetto comunque già di grosse dimensioni), per esempio, con un'orbita parabolica e i dati confermassero un possibilissimo impatto esso avverebbe nel giro di due anni circa: ancora troppo poco tempo perchè possiamo trovare una soluzione al problema!!! Se un tale oggetto avesse anche solo una massa mille volte più piccola di quella della cometa di Halley, potrebbe produrre un impatto di svariati centinaia di megatoni. Quindi il problema è tutt'altro che privo di fondamento; un'aggravante deriva dal fatto che se l'oggetto è favoravole dal punto di vista della sua posizione rispetto al sole saremmo fortunati, il problema è se esso avesse un'orbita che venisse "oscurata" dal sole e quindi troppo tardi ci accorgeremmo della sua presenza.
Infine, anche se la probabilità è bassa, bassissima, non è mai nulla e sicuramente sarebbe più probabile vincere al superenalotto.........

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MessaggioInviato: martedì 20 febbraio 2007, 17:28 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:46
Messaggi: 70
Abbiamo poco tempo fa discusso sul problema degli asteroidi...bè ora pare che esista, con quell'asteroide che dovrebbe incrociare la nostra orbita molto da vicino (se non sbaglio entro il 2036)......

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MessaggioInviato: martedì 20 febbraio 2007, 18:00 
Il problema è stato (teoricamente) risolto da un italiano.

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Articolo: Dal SETI Italiano la difesa da Deep Impact
da "Astronomia" UAI
http://www.geocities.com/priapus_dionys ... pact1.html

Il progetto, formulato da un mio amico fisico-matematico torinese membro
dell'IAA (Accademia Internazionale di Astronautica),
è già stato sottoposto alla NASA
e al Parlamento Europeo (indovinare da chi :lol: )
http://www.geocities.com/priapus_dionys ... idoni.html


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