1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: sabato 24 marzo 2007, 1:14 
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Messaggi: 883
Località: Saccolongo (PD)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Riporto due info che a mio parere sono di grande interesse... :wink:

http://www.orione.it/news.asp?notizia=1558

http://www.orione.it/news.asp?notizia=1559


PS:non mi pare ci siano altri post in merito!! In caso contrario chedo venia!! :wink:

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MessaggioInviato: giovedì 20 marzo 2008, 13:38 
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Località: Torino
SPAZIO: SCOPERTO OCEANO SOTTERRANEO SU LUNA SATURNO

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - C'é un oceano liquido, composto per
il 99% di acqua, nascosto sotto la superficie ghiacciata della
più grande luna di Saturno, Titano. La scoperta, pubblicata su
Science, è stata resa possibile dai dati forniti dalla sonda
Cassini, frutto della collaborazione fra Nasa, Agenzia Spaziale
Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Autori del
lavoro sono il gruppo italiano che fa capo all'università di
Roma La Sapienza e quello statunitense del Jet Propulsion
Laboratory (Jpl) della Nasa.
"E' un risultato scientifico di prim'ordine", dice il
responsabile per l'Asi dell'Unità di esplorazione del Sistema
solare, Enrico Flamini. "Abbiamo un altro corpo del Sistema
Solare con un oceano sotto la superficie, come Europa ed
Encelado. Se su Titano c'é acqua, è importante studiarlo per
capire se ci sono le condizioni di base per la formazione di
molecole organiche".
La scoperta è stata fatta sulla base
dei dati forniti da due strumenti italiani a bordo di Cassini,
il radar ad apertura sintetica realizzato dalla Thales Alenia
Space per conto dell'Asi, e l'esperimento Radio Science. Per
l'Italia i dati sono stati analizzati da Luciano Iess, del
dipartimento di Ingegneria aerospaziale e astronautica
dell'università a Sapienza, e da Paolo Persi del Marmo, del
dipartimento Infocom e del dipartimento di Ingegneria
aerospaziale e astronautica della stessa università.
L'oceano sotterraneo, nel quale oltre all'acqua potrebbero
trovarsi quantità minime di metano e ammoniaca, è stato
scoperto sulla base dei dati sulla rotazione e del campo
gravitazionale di Titano. "La struttura interna di Titano -
dice Flamini - è stata ricavata attraverso calcoli complessi ed
estremamente precisi, che hanno permesso di calcolare variazioni
minime". In questo modo si è riusciti a determinare la
struttura interna in profondità, scoprendo a rallentare la
rotazione è un oceano liquido che fa da cuscinetto tra la
crosta ghiacciata e il nucleo di Titano.

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Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste.
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MessaggioInviato: giovedì 20 marzo 2008, 13:39 
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SPAZIO: SCOPERTI SALI SU MARTE, SEGNO ANTICA PRESENZA ACQUA

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Ovunque nella fascia tropicale
meridionale di Marte sono disseminati depositi di sali: una
prova dell'antica presenza di acqua sul pianeta rosso, ma anche
un possibile "deposito" nel quale potrebbero essere rimaste
imprigionate eventuali tracce di una vita passata. La scoperta,
pubblicata su Science, si deve a un gruppo di ricerca americano
coordinato da Mikki Osterloo, dell'università delle Hawaii, che
ha esaminato migliaia di immagini inviate dalla sonda della Nasa
Mars Odyssey.
I sali, secondo gli autori dello studio, si sarebbero formati
in seguito alla lunga permanenza dell'acqua e, se vi è stata
vita su Marte, i suoi resti potrebbero essersi conservati nel
sale Sono circa 200 i luoghi che mostrano caratteristiche
spettrali coerenti con minerali di cloruro. Si tratta di antichi
bacini, grandi da uno fino a 25 metri quadrati, molti dei quali
includono canali. I cloruri individuati sono come quelli che
compongono gran parte del sale dissolto negli oceani terrestri e
"i depositi hanno tutte le caratteristiche di quelli che si
formano sul nostro pianeta dopo l'evaporazione di un bacino
d'acqua", ha spiegato uno degli autori dello studio, Philip
Christensen, dell'università dell'Arizona.
Gli accumuli di sale non sono continui: un dato che fa
ipotizzare ai ricercatori che non siano il frutto dell'azione di
un oceano superficiale, ma che si siano formati in seguito
all'emersione di acqua sotterranea che avrebbe raggiunto la
superficie formando piccolo specchi d'acqua poi evaporati.
"Perché si creino depositi simili è necessaria la persistenza
dell'acqua - ha detto Christensen - e questa caratteristica è
essenziale anche per la nascita della vita". Per questo,
aggiunge, se vi è stata vita su Marte, le future missioni
robotiche, come quelle che la Nasa ha in programma per il 2009,
potrebbero cercarla conservata nei sali appena scoperti. Secondo
lo studio i cloruri si sarebbero formati nel tardo periodo
Noachiano delle ere marziane, circa 3,9-3,5 miliardi di anni fa,
quando si pensa che il clima di Marte fosse più caldo e umido
rispetto a quello di oggi.

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MessaggioInviato: giovedì 20 marzo 2008, 16:16 
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Caspita Skymap... notizio di prim'ordine!!!
Davvero sorprendente!! :wink:

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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2008, 20:10 
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Iscritto il: lunedì 3 luglio 2006, 15:29
Messaggi: 1307
per quanto riguarda titano oggi ne parlavano anche su TG Leonardo.
scoperta sorprendente!


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MessaggioInviato: giovedì 15 maggio 2008, 13:20 
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SPAZIO: RADAR ITALIANO COMPLETA STRATIGRAFIA POLO NORD MARTE

(ANSA) - ROMA, 15 MAG - L'acqua allo stato liquido su Marte
potrebbe trovarsi ad una profondità maggiore di quanto si
pensasse: lo ha scoperto il radar dell'Agenzia Spaziale Italiana
(Asi) Sharad, attivo dal novembre 2006 a bordo del satellite
della Nasa Mars Reconnaissance Orbiter (Mro).
I risultati delle analisi sono pubblicati questa settimana su
Science, con la ricerca coordinata da Roger Phillips, del
Southwest Research Institute di Boulder (Colorado). Importante
la partecipazione italiana, con il gruppo del responsabile
scientifico del radar, Roberto Seu, e quello del suo ideatore,
Giovanni Picardi, entrambi dell'università di Roma La Sapienza.
E inoltre Roberto Orosei, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica
(Inaf), Elena Pettinelli,dell'università di Roma Tre, e Lucia
Marinangeli, dell'università di Pescara.
Progettato per scoprire quantità di acqua anche molto
piccole nel sottosuolo di Marte, ad una profondità compresa fra
quattro e cinque chilometri, Sharad (da Shallow, poco profondo,
e radar). Secondo Seu, del dipartimento Infocom dell'università
a Sapienza. l'analisi degli strati che compongono il sottosuolo
del Polo Nord marziano ha permesso di "migliorare le conoscenze
sulla climatologia di Marte e quindi sulle variazioni
dell'obliquità e dell'eccentricità orbitale del pianeta, che
avrebbero avuto cicli lunghi qualche milione di anni".

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MessaggioInviato: giovedì 22 maggio 2008, 16:07 
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SPAZIO:MARTE,DEPOSITI GEOLOGICI PROVANO CHE C'E' STATA ACQUA

(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Il suolo di Marte è ricco di
depositi di silicati, i minerali più comuni sulla Terra e sono
la prova finora più diretta che sul pianeta rosso c'é stata
acqua. La scoperta, resa possibile dai dati raccolti dal rover
americano Spirit e già annunciata tempo fa dalla Nasa, è
adesso descritta nei dettagli su Science.
Spirit, che dal 2004 sta esplorando il suolo del pianeta
rosso, ha permesso di scoprire vasti depositi di silicati puri,
come quarzi e opali, minerali che possono essere considerati la
testimonianza diretta di processi geochimici avvenuti in passato
e che sarebbero stati impossibili senza la presenza di acqua. I
minerali provengono soprattutto dalle Columbia Hills, un gruppo
di basse colline che si trova all'interno del cratere Gusev. Un
sito considerato particolarmente importante dagli esperti di
geologia planetaria autori della ricerca, coordinati da Steven
Squyres della Cornell University di New York. Quest'area è
infatti considerata la più probabile nella quale potrebbero
essere conservate tracce di una vita passata sul pianeta rosso.
O almeno lo si può affermare sulla base di quello che finora si
é osservato sulla Terra: "Sul nostro pianeta i depositi
idrotermali pullulano di vita e i depositi di silicati associati
ad essi contengono i resti fossili di microbi", ha osservato
uno degli autori della ricerca, l'astrobiologo Jack Farmer. Per
avere la risposta bisognerà aspettare perché a bordo del rover
Spirit non ci sono strumenti in grado di analizzare se nei
depositi di silicati appena scoperti esistono o meno tracce di
vita microscopica.

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MessaggioInviato: venerdì 23 maggio 2008, 10:12 
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Come sempre il nostro informatore fornisce interessantisime "soffiate"! :D
Interessante!!
Grazie Skymap! :wink:

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MessaggioInviato: lunedì 26 maggio 2008, 9:41 
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SPAZIO:COMINCIA LAVORO PHOENIX A CACCIA VITA MARZIANA

(ANSA) - ROMA, 26 MAG - Anche se il viaggio è durato già
dieci mesi e 680 milioni di chilometri, il vero lavoro della
sonda Phoenix, atterrata con successo questa notte sul suolo di
Marte, comincia adesso. Il mezzo, il cui aspetto ricorda
vagamente quello dei dischi volanti dei vecchi racconti di
fantascienza, un grande "piatto" concavo poggiato su tre
robuste zampe, dovrà perforare il suolo marziano e analizzarlo
a caccia delle molecole che potrebbero testimoniare la presenza
di vita.
Lanciata il 4 agosto 2007 da Cape Canaveral (Florida), la
sonda della Nasa ha un'altezza complessiva di circa due metri.
In queste ore sta dispiegando, come due ali arrotondate, i due
grandi pannelli solari da 5,5 metri.
Il peso totale della sonda-laboratorio è di 664 chilogrammi,
compreso lo scudo che protegge gli strumenti (110 chilogrammi) e
l'attrezzatura scientifica (59 chilogrammi). Questa comprende
una stazione meteorologica, un analizzatore di gas e
temperatura, apparecchiature per microscopia ed elettrochimica,
due strumenti per rilevare immagini e il braccio robotico in
alluminio e titanio, lungo 2,3 metri.
E' la prima sonda spaziale a posarsi sulla regione artica del
pianeta rosso per sondarne il permafrost. Phoenix, il cui costo
é di 420 milioni di dollari, deve il proprio nome al fatto di
essere rinata, come la mitologica fenice, dalle ceneri di una
missione cancellata dalla Nasa dopo il fallimento nel 1999 di
Polar Lander, una sonda scesa al polo sud di Marte e subito
andata perduta. Uno dei suoi compiti principali sarà
utilizzare il suo braccio robotico in alluminio e titanio per
"grattare" il suolo di Marte fino a trovare il ghiaccio
d'acqua che, come hanno segnalato più volte missione
precedenti, in quella zona del pianeta dovrebbe trovarsi in
abbondanza nel sottosuolo, poco al di sotto della superficie.
Questa operazione, secondo gli esperti, potrà cominciare entro
la prima settimana. Se la sonda riuscirà in questa impresa, per
la prima volta un veicolo costruito dall'uomo avrà a
disposizione un campione di acqua ghiacciata marziana nel quale
andare a cercare eventuali tracce di vita primitiva: dalla
presenza di elementi chimici a base di carbonio a vere e proprie
tracce di microrganismi. Phoenix lo farà utilizzando le sue
attrezzature di bordo e poi invierà i dati a Terra.


http://www.nasa.gov/mission_pages/phoen ... index.html

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Notizie davvero sorprendenti! Skymap tienici aggiornati! ;)


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