1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Vignettaura: crop o flat?
MessaggioInviato: domenica 24 febbraio 2008, 22:19 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Noto che molti (sempre più) astrofili tendono a fare fotografie da zone inquinate confidando nella possibilità di recuperare le immagini elettronicamente con l'uso di vari sistemi.
Uno dei problemi principali delle foto riprese da siti inquinati è la vignettatura che appare netta in più o meno tutti gli strumenti.
In questi casi viene consigliato un buon flat che recupera la vignettatura. Ma a che prezzo?
Vediamo un attimo cosa fa il flat.
L'applicazione di un flat a un'immagine comporta la divisione del valore del singolo pixel dell'immagine rispetto al valore del corrispondente pixel dell'immagine flat, Il risultato viene poi moltiplicato per il valore risultante dalla media di tutti i pixel dell'immagine di flat.
Prendiamo per esempio un'immagine molto vignettata nella quale abbiamo un valore di background del cielo (sul bordo immagine) di 100, al centro immagine di 3000 mentre la nebulosa lì vicino ha valore 3500.
La media del flat è 800.
Sul flat gli stessi pixel hanno valore 600 3500 3500
Il primo valore dopo l'applicazione del flat sarà di 100/600*800= 133
Il secondo valore sarà di 3000/3500*800=685
La nebulosa invece sarà 3500/3500*800=800
Vediamo perciò che la vignettatura è diminuita (ma non tolta) ma la differenza fra il fondo cielo e la nebulosa è passata da 500 a 115, pur restando il rapporto fra il fondo cielo e la nebulosa uguale e pari a 0.87 (BG/nebulosa)
Però quello che andiamo a perdere è dinamica.
Inoltre nella parte vignettata non potremo certo recuperare segnale che non c'è.
A questo punto supponiamo di croppare la foto usando solo la zone centrale.
Riduciamo la dinamica sottraendo un valore prossimo al fondo cielo.
Per esempio lo portiamo a 500.
La nebulosa diventa 1000. Il rapporto è passato a 0.5, molto migliore.
Avremo meno campo ma una dinamica maggiore.
Ma se fossimo andati sotto un cielo scuro il nostro cielo sarebbe stato sempre a 500 ma la nebulosa avrebbe avuto un valore di 3500 (o anche maggiore).
:wink:

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MessaggioInviato: domenica 24 febbraio 2008, 23:12 
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Iscritto il: mercoledì 25 ottobre 2006, 14:31
Messaggi: 1544
Tipo di Astrofilo: Fotografo
...ragion per cui bisogna sempre andare alle ricerca dei cieli meno inquinati ;-)

Gianni

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MessaggioInviato: domenica 24 febbraio 2008, 23:23 
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Iscritto il: venerdì 25 agosto 2006, 17:13
Messaggi: 7526
Località: Ostia (RM)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Io ultimamente faccio così: faccio la somma e dò una prima ritoccatata generale(abbasso i livelli), salvo, croppo a seconda del mio gusto x quella data immagine, risalvo. Se la vignettatura persiste, flatto. E così facendo il flat (eventuale)finale è meno invasivo rispetto a un flat dell'immagine intera nn croppata.

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Luca ~ Celestron C8 su EQM-35 + Hutech astro modded Canon 5D mkIII (Tamron 15-30/2.8 VC, Nikon AIS 50/1.8, Nikon AF 85/1.8, Canon 70-200/4 liscio, Canon 300/4 IS ) + PaintShop X7, PhotoShop CS2, Deep Sky Stacker, NoiseWare, GraXpert


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MessaggioInviato: lunedì 25 febbraio 2008, 9:23 
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Iscritto il: giovedì 1 giugno 2006, 9:04
Messaggi: 2238
Località: Valmadrera (LC)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Beh, parole sante.... io sposo la scelta dei cieli buii.... (o quasi almeno).

Un saluto, paolo

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... a young dingo ...
OVM Osservatorio ValMalenco ... http://www.cieloinvalmalenco.it
Gruppo Astrofili DeepSpace ... http://www.deepspace.it


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MessaggioInviato: lunedì 25 febbraio 2008, 10:41 
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Iscritto il: lunedì 15 gennaio 2007, 21:54
Messaggi: 1872
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Hai perfettamente ragione Renzo, però non sempre é possibile andare a cercare i cieli bui. Quando si é agli inizi si ha voglia di fotografare per poter provare e migliorare. Evidentemente avere nel proprio "carniere" decine di oggetti fotografati rende più razionali e placa la "fame" di riprese. Questo permette di preparare e attendere il momento migliore, fare una settimana di riprese concentrate e poi elaborare nelle settimane successive. Ma quando non si ha nemmeno una foto decente ci si ostina a voler riprendere anche se le condizioni non sono buone.
Ieri sera ho fatto un'uscita con una trasparenza "scarsina" sotto un cielo non di città ma insomma...sicuramente non era serata ma mi sono imposto lo stesso di provarci per acquisire esperienza e ottimizzare "il flusso di lavoro" :D
Evidentemente la non perfetta trasparenza si paga a caro prezzo nelle zone a medio IL.
Il risultato (m45) non merita di essere postato in quanto la nebulosità non esce da quel marasma giallo-arancio (e non avendo nemmeno usato filtro e flat, mi ostino con PS e simili :wink: ).
Filtri e flat aiutano a ridurre il problema ma non possono miracoli, insomma, si fa quel che si può, in attesa della possibiltà di spostarsi sotto un cielo degno di questo nome.
E poi...ogni scarrafone é bello a mamma sua ! :D :D

Ciao


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MessaggioInviato: lunedì 25 febbraio 2008, 11:01 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
La mia disamina non era ovviamente la solita filippica di cercare cieli bui.
Piuttosto voleva cercare di chiarire cosa succede se si opera in un modo o in un altro.
In modo che se ne tenga conto in sede di ripresa e di elaborazione.
E' anche normale che si debba far tesoro di ciò che si ha e dare sfogo alla propria passione.
Anch'io ho fotografato sotto la Luna piena ma ero anche perfettamente cosciente di ciò che facevo e di ciò che avrei ottenuto.
Ciò non toglie però che uno debba essere consapevole che l'utilizzo di una tecnica piuttosto di un'altra, la scelta di riprendere tanto in condizioni non ottimali o poco in condizioni buone, la scelta di un soggetto con certe caratteristiche piuttosto di un altro, sono tutti fattori che porteranno a risultati diversi.
Purtroppo non credo che molti astrofotografi sappia cosa sono i flat o i dark o i bias.
O meglio sanno come si usano (specie se ci sono i programmi che lo fanno), perché si applicano ma non cosa fanno esattamente sull'immagine.
Una maggior conoscenza in tal senso porta a un netto miglioramento nelle proprie immagini

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MessaggioInviato: lunedì 25 febbraio 2008, 11:09 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 23:43
Messaggi: 2443
Località: Ravenna
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Hai espresso ottimamente il concetto del problema derivante dall'uso dei flat, però io credo che non sia impossibile fare riprese da cieli inquinati ed ottimizzare l'immaggine con i flat, basta catturare molto segnale per avere discreti margini di intervento. :roll:


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MessaggioInviato: lunedì 25 febbraio 2008, 11:24 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
xgio ha scritto:
Hai espresso ottimamente il concetto del problema derivante dall'uso dei flat, però io credo che non sia impossibile fare riprese da cieli inquinati ed ottimizzare l'immaggine con i flat, basta catturare molto segnale per avere discreti margini di intervento. :roll:

Giovanni. Ho anche detto che la conoscenza delle modalità operative aiuta molto.
Se uno sa come lavora il segnale sa anche dove e come intervenire.
Le tue immagini dimostrano che te sai come intervenire.
Il mio pensiero era rivolto, come spesso avviene anche se uso spesso termini un po' crudi, a coloro che cominciano e vogliono ottenere subito immagini belle dal centro città.
L'uso opportuno di filtri (ma anche in questo caso ci sarebbe da scrivere pagine e pagine sull'uso dei filtri) aiuta ma non risolve il problema.
La possibilità di sommare molte immagini brevi non da lo stesso risultato di un'immagine lunga.
Integrazioni di dieci minuti complessivi servono a ben poco, specie se il cielo non è buio o il soggetto è molto elusivo.
Certamente, come dice Teo, ogni scarrafone è bello a mamma soia, però se lo scarrafone può essere invece una coccinella o una farfalla variopinta perché rinunciare a priori solo perché manca quella semplice informazione?
Per questo vorrei approfondire il discorso con il contributo di altri amici.
Proprio per fornire più informazioni possibili a tutti in modo che ognuno possa camminare con le proprie gambe ottenendo i migliori risultati possibili.

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MessaggioInviato: lunedì 25 febbraio 2008, 11:48 
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Messaggi: 2443
Località: Ravenna
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Renzo_Del_Rosso ha scritto:
xgio ha scritto:
Hai espresso ottimamente il concetto del problema derivante dall'uso dei flat, però io credo che non sia impossibile fare riprese da cieli inquinati ed ottimizzare l'immaggine con i flat, basta catturare molto segnale per avere discreti margini di intervento. :roll:

Giovanni. Ho anche detto che la conoscenza delle modalità operative aiuta molto.
Se uno sa come lavora il segnale sa anche dove e come intervenire.
Le tue immagini dimostrano che te sai come intervenire.
Il mio pensiero era rivolto, come spesso avviene anche se uso spesso termini un po' crudi, a coloro che cominciano e vogliono ottenere subito immagini belle dal centro città.
L'uso opportuno di filtri (ma anche in questo caso ci sarebbe da scrivere pagine e pagine sull'uso dei filtri) aiuta ma non risolve il problema.
La possibilità di sommare molte immagini brevi non da lo stesso risultato di un'immagine lunga.
Integrazioni di dieci minuti complessivi servono a ben poco, specie se il cielo non è buio o il soggetto è molto elusivo.
Certamente, come dice Teo, ogni scarrafone è bello a mamma soia, però se lo scarrafone può essere invece una coccinella o una farfalla variopinta perché rinunciare a priori solo perché manca quella semplice informazione?
Per questo vorrei approfondire il discorso con il contributo di altri amici.
Proprio per fornire più informazioni possibili a tutti in modo che ognuno possa camminare con le proprie gambe ottenendo i migliori risultati possibili.


Tu sei stato chiaro e concreto come sempre, però leggendo la strada che stava prendendo il post ho pensato di porre una ulteriore riflessione in quanto tornando col pensiero al periodo in cui scoprii questo formidabile Forum (tu non puoi immaginare quanto mi abbiate aiutato a vincere le mie titubanze) se avessi letto il post così nudo e crudo avrei detto "non fà per mè", io semplificando molto il concetto dico "se uno può è certamente bene spostarsi sotto cieli bui, diversamente deve armarsi di pazienza, riprendere con filtri adeguati nelle serate di miglior trasparenza e bassa umidità e soprattutto accumulare una gran quantità di segnale, ore, ore e ore, fare il Flat" :)


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MessaggioInviato: lunedì 25 febbraio 2008, 12:03 
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Messaggi: 4328
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Finalmente qualcuno ha toccato il tasto giusto.

E' da mesi che mi scrivono in ML EQ6 Italia perchè in molti vogliono fare riprese non guidate da pochi minuti od addirittura pochi secondi.

Capisco che la Eq6 non è il massimo, ma ostinarsi ad ottimizzare la montaura per ottenere al massimo 30 secondi od un minuto in più di esposizione senza guida non lo trovo ne utile ne confacente ai cieli che abbiamo.

Renzo ha detto giusto .... come sempre .... meglio croppare che fare il flat in alcuni casi, ancora di più se si parla di esposizioni multiple.

Il rapposto segnale rumore è ciò che ci interessa e tanbti artifizi software sono solo pagliativi per migliorare una ripresa che per mille motivi non riesce bene.

Renzo che di foto chimica ne sà più di me, e che di esperienza ne ha, giustamente di conti ne ha fatto e sentire da lui queste parole "Digitali" come "Flat" "Bias " "Dark" ecc.ecc. è sintomo che prima di essere passato al digitale ne ha fatto di conti e di scelte opportune.

Non voglio andare OT, ma sarebbe bello ritornare a fare foto non solo estetiche ma anche di valore dal punto di vista fotometrico e che bene o male sia possibile calcolare la magnitudine senza interptretazioni empiriche.

Altra cosa visto che ci sono una volta avevo trovato un link che parlava di quanto esporre con un dato CCD, in base all'oggetto, al tele, al fondo cielo, qualcuno se lo ricorda ???

Ciao Carlo

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Carlo Martinelli - IW3GIK

Osservatorio: StarNavigator Astronomical Observatory (Masi-PD)
Montatura GM2000 QCI 10 Micron Comec Tec.;
Telescopi: Meade LXD55 S/N 1016/254 Schmidt/Newton F4; Takahashi FS102 820/102 F8 612/F6; Takahashi FS60C 355/60/ f5.9 - 264/F4.4; TS 60/228 F3.8; Celestron C11 Carbon 2800/F10 1764/F6.3; OTA MTO 1000/100 F10 SkyQualityMeter: SQM-L / SQM-LE Wheather: AAG-CloudWatcher LaCross WS55 SkyCam: AllSkyCam-MoonGlow Tec. Observatory Automation System :Voyager / Viking


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