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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: mercoledì 30 gennaio 2008, 10:43 
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Iscritto il: domenica 4 marzo 2007, 16:02
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Località: Varese/Genova
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Renzo_Del_Rosso ha scritto:
La lampadina è un test ma non significativo.

Verissimo! Soprattutto bisogna vedere per quale tensione era tarata la lampadina, perche' la potenza assorbita dipende molto dal voltaggio di targa. Si trova cosi' che una lampadina da 150W assorbe circa 680 mA a 220V, che diventano pero' circa 130 se alimentata a 12V. Davvero troppo poco per testare il funzionamento di una batteria, soprattutto se di grande capacita'.

Renzo_Del_Rosso ha scritto:
Resta accesa anche se la tensione cala a 11V
L'inverter invece va in tilt.
Mi è successo anche a me. La montatura andava e l'inverter no
Ho cambiato la batteria e tutto andava daccapo

Verissimo! Certi apparecchi elettronici (inverter, e CCD in modo particolare) sono molto sensibili alla tensione di alimentazione. Sotto una certa soglia non c'e' verso di farli andare.

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Emmanuele Sordini
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MessaggioInviato: sabato 2 febbraio 2008, 0:32 
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Iscritto il: lunedì 31 luglio 2006, 23:28
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scusate la mia ignoranza in materia ma devo ammettere di non capire la disquisizione.
Io, come ho postato all'inizio del topic, ho lasciata accesa la lampadina nella stessa configurazione ovvero attaccandola ovviamente all'inverter (unico elemento che poteva darmi i 220 V necessari a far funzionare la lampadina) per cui se la batteria avesse dato (per ipotesi) solo 11V l'inverter dovrebbe essere saltato anche in questo caso eppoi sarebbe saltato subito anche nella fatidica serata senza aspettare un aumento dell'assorbimento... ma io nel campo elettro sono sotto zero.
Comunque per ora mi ero subito sentito di primo achito di accogliere il consiglio di redbaron e mi sono subito autocostruito il collegamento diretto di alimentazione alla batteria ed ho comprato l'alimentatore consigliato per il PC.
Purtroppo il tempo qui in piemonte non mi ha permesso di sperimentarne l'efficacia.
Appena riuscirò a fare la mia prima uscita "effettiva" con la nuova montatura, vi farò poi sapere il risultato pratico.
Grazie comunque a tutti per i consigli e se qualcuno a sperimentato idee diverse per ottenere la praticità massima lo ringrazio sin d'ora per il post della sua esperienza.

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Credo solo a quello che i miei occhi vedono. Al telescopio l'incredibile mi diventa visibile.
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osservo con.: Newton SW 1000/200, SW 80ED, EQ6,
fotografo con: EOS400D, ToUCam II pro,correttore di coma MPCC, filtri CLS CCD e H-Alpha nm12,
SW usato: PC Asus K70I, W7, DSS, PS-cs5, Maxim DL, Guidemaster.


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MessaggioInviato: sabato 2 febbraio 2008, 20:58 
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Iscritto il: domenica 4 marzo 2007, 16:02
Messaggi: 1287
Località: Varese/Genova
Tipo di Astrofilo: Fotografo
bc ha scritto:
scusate la mia ignoranza in materia ma devo ammettere di non capire la disquisizione.
Io, come ho postato all'inizio del topic, ho lasciata accesa la lampadina nella stessa configurazione ovvero attaccandola ovviamente all'inverter (unico elemento che poteva darmi i 220 V necessari a far funzionare la lampadina) per cui se la batteria avesse dato (per ipotesi) solo 11V l'inverter dovrebbe essere saltato anche in questo caso eppoi sarebbe saltato subito anche nella fatidica serata senza aspettare un aumento dell'assorbimento... ma io nel campo elettro sono sotto zero.


Lascia perdere, colpa e' mia che non ho compreso appieno il tuo post. Avevo infatti inteso che avessi attaccato la lampadina direttamente alla batteria, e non con l'inverter di mezzo.
In effetti concordo con te, se la tensione fosse stata molto bassa (e se la batteria non fosse stata in grado di erogare un amperaggio decente, cosa molto importante oltre alla tensione) probabilmente l'inverter non sarebbe nemmeno partito.

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Emmanuele Sordini
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MessaggioInviato: sabato 2 febbraio 2008, 21:02 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Da ciò che dici le cose sono un po' più complesse in quanto se non hai ricaricato la batteria è strano che abbia poi funzionato a lungo con l'inverter e una lampada da 150 W (presumo una lampada a 220V) che fa assorbire dalla batteria qualcosa come 15A.
L'unica ipotesi che mi viene in mente, non so se è giusta ma non me ne vengono in mente altre, è che la batteria sia un po' vecchia o comunque non al 100% e con il freddo esterno fornisse meno corrente scendendo sotto il limite dell'inverter.
Tornando a casa e avendo una temperatura esterna maggiore la sua capacità è ritornata maggiore e ha potuto erogare senza problemi.
Altro, in tutta onestà, non saprei dirti

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MessaggioInviato: domenica 10 febbraio 2008, 16:13 
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Iscritto il: lunedì 31 luglio 2006, 23:28
Messaggi: 164
Località: Asti, Saint Gréé
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Finalmente venerdì sera sono riuscito a fare un'uscita per provare la nuova EQ6 con la configurazione in alimentazione elettrica suggerita da "REDBARON":
redbaron ha scritto:
Ciao,
perchè non alimenti la montatura utilizzando direttamente la batteria ?
Il pc, è un portatile penso, invece di passare per l'inverter comprati un alimentatore universale da auto che consuma molto meno la batteria.
[/url]


Risultato fantastico. Tutto OK.

GRAZIE REDBARON :P :P :P

e comunque grazie a tutti gli altri per i preziosi consigli.

(... ora dovrò risolvere altri problemi dovuti alla mia inesperienza: messa in polare di precisione (istruzioni Auriga un rompicapo per me...) e poi come riuscire a focheggiare in remoto...) . Ma qui prima farò ancora un pò di prove ma ho già il sentore che dovrò chiedere il vostro aiuto :oops: :lol:

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Ultima modifica di bc il domenica 10 febbraio 2008, 22:12, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: domenica 10 febbraio 2008, 19:22 
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Iscritto il: lunedì 4 dicembre 2006, 19:00
Messaggi: 391
Località: Concordia s/S - MO
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
bc ha scritto:

Riduntato fantastico. Tutto OK.

GRAZIE REDBARON :P :P :P


Prego.

Sono felice che sia andato tutto a posto :lol: :lol:.
Buone osservazioni e buon divertimento.

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MessaggioInviato: domenica 10 febbraio 2008, 22:24 
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Messaggi: 7738
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Malgrado sia stato tutto risolto per il meglio mi permetto di aggiungere alcune considerazioni di carattere generale a proposito del tema delle alimentazioni elettriche con batterie. Dapprima un piccolo glossario sulle unità di misura. La tensione erogata da un alimentatore o da una batteria deve essere uguale a quella indicata sulle caratteristiche dello strumento da alimentare, ed è misurata in Volt. Ad esempio un PC portatile spesso richiede una tensione di alimentazione di 19Vcc ("cc" sta per corrente continua, in alternativa a "ca" che indica corrente alternata), mentre una montatura potrebbe richiedere una tensione di alimentazione di 12Vcc. La stragrande maggioranza degli apparecchi ha una certa tolleranza sulla tensione di alimentazione (se è indicato 12V ad esempio molto probabilmente funzionerà bene tra 11.5V e 12.5V). Se la tensione è troppo bassa l'apparecchio non funziona, se è troppo alta l'apparecchio si può guastare e, al limite, incendiarsi. L'assorbimento (corrente) si misura invece in Ampere. L'alimentatore o la batteria devono fornire una corrente uguale o, meglio, maggiore a quella assorbita dallo strumento. Se una montatura assorbe 1A non funzionerà con un alimentatore da 0.5A, ma non avrà problemi se gli Ampere saranno anche molti più di 1 (ovviamente a patto che la tensione misurata in Volt sia corretta). L'unità di misura Ah (Ampere ora) indica l'autonomia di una batteria. Una batteria da 50Ah, ad esempio, farà funzionare per 5 ore un dispositivo che consumasse 10A, ma se la collegassimo ad un dispositivo che consumasse solo 2A funzionerebbe per 25 ore.

Gli inverter elevano la tensione di una batteria da 12Vcc fino ai 220Vca tipici della rete domestica, permettendo di alimentare strumenti che richiedano tale tensione. In realtà praticamente nessuno strumento che possa interessare all'astrofilo funziona a 220Vca, tutti dispongono di trasformatori di alimentazione che abbassano la tensione al livello desiderato. L'inverter è una soluzione (apparentemente) comoda in quanto permette di utilizzare gli alimentatori 220Vca in dotazione (ad esempio l'alimentatore di serie del nostro PC portatile), ma è molto poco efficiente. Questa non efficienza si traduce in pratica in un consumo maggiore della batteria e quindi in un'autonomia più limitata. Un altro inconveniente della maggior parte degli inverter (almeno di quelli economici) è che producono una corrente alternata di forma non sinusoidale. Senza entrare in dettagli tecnici questo difetto fa si che questo tipo di corrente malgrado sia comunque adatta ad alimentare certi dispositivi (motori, lampadine, resistenze riscaldanti) può non funzionare bene o addirittura non funzionare affatto con alcuni particolari tipi di alimentatori (detti switcher).

È sempre preferibile alimentare gli strumenti che funzionano a 12Vcc collegandoli direttamente alla batteria, mentre gli altri (ad esempio i PC portatili) usando dei trasformatori di tensione che partendo dai 12Vcc restituiscano la tensione richiesta. Nei negozi di elettronica, di informatica e anche in molti grandi magazzini si trovano degli alimentatori a 12Vcc universali per notebook sui quali è possibile scegliere la tensione d'uscita. Questi possono essere utilizzati per alimentare il PC portatile oppure altri dispositivi la cui alimentazione sia uguale ad una di quelle disponibili.


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