enzo ha scritto:
Ernst Cassier interpretò Galilei alla luce della propria filosofia neokantiana. anche in galileo la scienza consisterebbe solo in un sistema di pure ipotesi la cui validità è del tutto indipendente dall'esistenza del mondo reale e dalle nostre esperienze materiali. per cassier in galielo è attivo l'idealismo matematico di Platone, che lo scienziato pisano si limiterebbe ad applicare anche al campo della fisica. il dato concreto ed empirico della ricerca sarebbe in tal modo insignificante, avendo la sola funzione di lasciarsi assorbire dalla simbolizzazione matematica.
voi che dite?
Immagino che tu abbia preso dal libro di filosofia....
...ma perchè scrivono tutto in filosofese? Ci capisco pochissimo!!!!!!!!!
A proposito di questo:
"anche in galileo la scienza consisterebbe solo in un sistema di pure ipotesi la cui validità è del tutto indipendente dall'esistenza del mondo reale e dalle nostre esperienze materiali."
non sò se Galileo la pensasse così veramente (non credo), ma io non sono daccordo:
le teorie scientifiche potrebbero benissimo esistere anche se non esistesse la realtà, come in effetti può esistere qualsiasi astrazione mentale (ad es. posso immaginare un universo nel quale esista una quinta forza fondamentale e posso costruire un modello fisico-matematico che lo descriva)
TUTTAVIA
(e credo che anche Galileo concorderebbe) la scienza non è un sistema di "pure ipotesi", ma un sistema composto dalle sole ipotesi non smentite dai fatti (si chiama metodo scientifico). Per questo motivo essa non è slegata (indipendente) dalla realtà come quel pezzo vuol farci credere.
spero di aver capito bene.... anzi no, altrimenti vorrebbe dire che insegnano fesserie!