1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: lunedì 21 gennaio 2008, 19:27 
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Amalthea ha scritto:
ras-algehu ha scritto:
La periosdicita' e' stata confermata ma una cometa per assumere all'inizio la lettera P (sta per periodica) deve essere stata osservata e seguita almeno per 2 passaggi al perielio. La catalogheranno tale tra un paio di millenni! :D

ma deve avere anche un periodo orbitale inferiori a duecento anni, per essere classificata come periodica, giusto?
quindi Hale Bopp sicuramente non sarà classificata come tale


Leggi bene i cavilli: o periodo inferiore ai 200 anni altrimenti due passaggi confermati ;)

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Claudio

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MessaggioInviato: lunedì 21 gennaio 2008, 21:46 
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Ford Prefect ha scritto:
Amalthea ha scritto:
ras-algehu ha scritto:
La periosdicita' e' stata confermata ma una cometa per assumere all'inizio la lettera P (sta per periodica) deve essere stata osservata e seguita almeno per 2 passaggi al perielio. La catalogheranno tale tra un paio di millenni! :D

ma deve avere anche un periodo orbitale inferiori a duecento anni, per essere classificata come periodica, giusto?
quindi Hale Bopp sicuramente non sarà classificata come tale


Leggi bene i cavilli: o periodo inferiore ai 200 anni altrimenti due passaggi confermati ;)


- fonte:esa
Gli astronomi hanno individuato migliaia di comete, ma ne hanno classificate solo 190 circa come periodiche. Molte altre vengono presentate come periodiche, ma ottengono ufficialmente questa classificazione solo se vengono viste seguire le relative orbite intorno al Sole più di due volte e presentano periodi orbitali inferiori a duecento anni. La più famosa cometa periodica è la cometa di Halley, che ricompare ogni 76 anni e ha compiuto il suo ultimo passaggio vicino al Sole nel 1986.

- fonte: encicolopedia di astronomia
Il nome delle comete periodiche viene preceduto da una P (P/Encke). Finora sono state catalogate oltre cento comete con un periodo inferiore a 200 anni, identificate da un numero progressivo, a cominciare da 1P, ovvero la cometa di Halley

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MessaggioInviato: lunedì 21 gennaio 2008, 23:14 
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Amalthea ha scritto:
- fonte:esa
Gli astronomi hanno individuato migliaia di comete, ma ne hanno classificate solo 190 circa come periodiche. Molte altre vengono presentate come periodiche, ma ottengono ufficialmente questa classificazione solo se vengono viste seguire le relative orbite intorno al Sole più di due volte e presentano periodi orbitali inferiori a duecento anni.

- fonte: encicolopedia di astronomia
Il nome delle comete periodiche viene preceduto da una P (P/Encke). Finora sono state catalogate oltre cento comete con un periodo inferiore a 200 anni, identificate da un numero progressivo, a cominciare da 1P, ovvero la cometa di Halley


Purtroppo il fatto che ci sia scritto ESA o enciclopedia ecc, non significa che siano esenti da errori e/o piccole imprecisioni.

La scienza cometaria è una scienza relativamente giovane. Questo spiega perchè ad oggi le comete con numero periodico definitivo siano solo poco più di 190. Inoltre per ovvi motivi la maggior parte di queste periodiche numerate ha periodi relativamente brevi. Questo non significa che non possono esistere comete periodiche con periodo superiore ai 200 anni, semplicemente non è trascorso abbastanza tempo perchè di queste comete sia stato registrato un secondo passaggio.

Come ho già spiegato in un post precedente, la numerazione definitiva viene assegnata solo alle comete che siano state osservate in 2 successive apparizioni al perielio o di cui, aggiungo ora, si sia stabilità la periodicità attraverso un'identificazione con comete osservate in tempi lontani. La scienza cometaria è giovane ma l'osservazione delle comete è vecchia quanto il mondo. Esistono numerose registrazioni (più o meno precise) di antiche comete e se si riesce a stabilire un collegamento tra l'orbita di una di queste comete e l'orbita di comete recenti, la periodicità è confermata.

Esempio: la cometa C/2002 C1 (Ikeya-Zhang) è stata linkata alla cometa C/1661 C1 stabilendo così la sua periodicità (periodo orbitale circa 365 anni). Grazie a questa identificazione la cometa ha preso il numero 153P e detiene il record di periodo orbitale più lungo tra le comete periodiche definitivamente numerate.

Ernesto


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MessaggioInviato: martedì 22 gennaio 2008, 8:48 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
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Amalthea ha scritto:
ras-algehu ha scritto:
La periosdicita' e' stata confermata ma una cometa per assumere all'inizio la lettera P (sta per periodica) deve essere stata osservata e seguita almeno per 2 passaggi al perielio. La catalogheranno tale tra un paio di millenni! :D

ma deve avere anche un periodo orbitale inferiori a duecento anni, per essere classificata come periodica, giusto?
quindi Hale Bopp sicuramente non sarà classificata come tale


ras-algehu ha scritto:
Amalthea alcune cose nel sito postato all'inizio sono sbagliate, tipo la luminosita'.

lo immaginavo.
il problema è che su internet si trova di tutto e i siti spesso non sono attendibili.


Diciamo che 200 e' un limite elastico, non rigido. C'e' stata una cometa osservata qualche anno fa' che fu vista anche oltre 300 anni fa' e gli hanno dato la P di periodica (pero' non l'hanna catalogata, se non ricordo male, con un numero cosa che si fa con periodiche corte e ben conosciute come orbita).

Su internet capita anche frequentemente ma dopo un po' uno impara anche i siti piu' attendibili. Il resto, comunque, erano dati abbastanza esatti.


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MessaggioInviato: martedì 22 gennaio 2008, 11:05 
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Iscritto il: lunedì 31 dicembre 2007, 16:15
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walcom77 ha scritto:
Amalthea ha scritto:
- fonte:esa
Gli astronomi hanno individuato migliaia di comete, ma ne hanno classificate solo 190 circa come periodiche. Molte altre vengono presentate come periodiche, ma ottengono ufficialmente questa classificazione solo se vengono viste seguire le relative orbite intorno al Sole più di due volte e presentano periodi orbitali inferiori a duecento anni.

- fonte: encicolopedia di astronomia
Il nome delle comete periodiche viene preceduto da una P (P/Encke). Finora sono state catalogate oltre cento comete con un periodo inferiore a 200 anni, identificate da un numero progressivo, a cominciare da 1P, ovvero la cometa di Halley


Purtroppo il fatto che ci sia scritto ESA o enciclopedia ecc, non significa che siano esenti da errori e/o piccole imprecisioni.


Anche a me sembra strana tutta questa rigidità.
io ho semplicemente riportato quello che ho letto sul sito Esa (la stessa cosa sta scritta sul sito Nasa), fonte abbastanza autorevole, credo.

mi chiedo però come si possa essere sicuri che una determinata cometa, vista 200 o più anni fa sia la stessa vista poi in tempi più recenti.

La tecnologia che abbiamo ora è ben diversa da quella del passato. Lo studio delle comete (e di molti altri oggetti del cielo) era basato solamente sulla osservazione.

walcom77 ha scritto:
Esempio: la cometa C/2002 C1 (Ikeya-Zhang) è stata linkata alla cometa C/1661 C1 stabilendo così la sua periodicità (periodo orbitale circa 365 anni). Grazie a questa identificazione la cometa ha preso il numero 153P e detiene il record di periodo orbitale più lungo tra le comete periodiche definitivamente numerate.


Leggo qui, riguardo la cometa Ikeya-Zhang:
Continuing observations during February also allowed an improved orbit determination, indicating a probable link with the comet C/1661 C1
[...]
With a period of 300-400 years, calculations indicate that it would then have had a previous perihelion passage in 1273 and another around 877.

Come si può essere sicuri che sia la stessa cometa osservata nel 2002?
è una questione di calcoli ma non di certezza, giusto?
un periodo di 300-400 anni è un arco di tempo piuttosto largo (precisamente i passaggi sono stati a questi intervalli: 396 anni - 388 e 341)
e infatti nel sito che ho rirportato si parla di probabile collegamento con la cometa C/1661 C1

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MessaggioInviato: martedì 22 gennaio 2008, 11:36 
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Località: Dove mi portano le stelle
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Una cometa ha un'orbita che la porta a ripercorrere, se non ci sono influenze gravitazionali di cui , però, almeno in parte siamo in grado di tenerne conto, la stessa zona fisica di spazio nel corso dei vari passaggi.
Ciò significa che è possibile determinare dove sarebbe dovuta apparire e quando nel cielo al passaggio precedente o (anche se con maggior margine di errore) anche a quelli ancora più vecchi.
Inoltre ha una sua capacità di riflettere la luce (magnitudine assoluta) che si può ragionevolmente presupporre costante a ogni passaggio. Non è proprio così ma può essere un punto di partenza.
Ora ammettiamo di scoprire una nuova cometa, la astrofiliorg1. Le osservazioni ci dicono che ha un periodo orbitale di circa 400 anni.
Facciamo i calcoli a ritroso e vediamo che questa cometa potrebbe essere apparsa nell'Orsa maggiore a Natale e per l'Epifania trovarsi in Cassiopeia con una magnitudine di circa 3 (stimata sui dati attuali)
A questo punto cerchiamo nella cronache del 1607/1608 e vediamo che in effetti una cometa è apparsa in quel periodo passando da Natale all'Epifania dalla costellazione dell'Orsa Maggiore a quella di Cassiopeia, con una bella coda e con una luminosità un po' inferiore a quella della stella polare.
A questo punto gli indizi sono tanti e concordanti.
La astrofiliorg1 è una cometa periodica. :wink:

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MessaggioInviato: martedì 22 gennaio 2008, 12:48 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
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Località: Padova
Amalthea ha scritto:
La tecnologia che abbiamo ora è ben diversa da quella del passato. Lo studio delle comete (e di molti altri oggetti del cielo) era basato solamente sulla osservazione.

Gli astronomi (professionisti e non) del settecento-ottocento avevano strumenti molto rudimentali se confrontati con quelli attuali, ma riuscivano comunque a calcolare le posizioni degli oggetti celesti con insospettabile precisione. Aggiungo che la loro dedizione e motivazione era ben superiore a quella media dei nostri contemporanei.

Donato.


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MessaggioInviato: martedì 22 gennaio 2008, 12:50 
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Iscritto il: venerdì 12 gennaio 2007, 17:21
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Sì, ricordo di aver letto anch'io che il prossimo passaggio della Hale Bopp sarà tra migliaia di anni... Per allora dovrei aver accumulato abbastanza soldi per l'acquisto di uno strumento eccezionale...

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"La maggior prova della grandezza dell'uomo consiste nella sua percezione della propria piccolezza" - Jean Paul Richter


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MessaggioInviato: martedì 22 gennaio 2008, 12:52 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 21:41
Messaggi: 423
Località: Castellammare di Stabia
Amalthea ha scritto:
io ho semplicemente riportato quello che ho letto sul sito Esa (la stessa cosa sta scritta sul sito Nasa), fonte abbastanza autorevole, credo.


Autorevolissima :) . Ti ho solo segnalato un'imprecisione che ti aveva portato a pensare che non possono esserci comete periodiche con numero definitivo e periodo superiore ai 200 anni. Cosa non vera. Tutto qui.


Amalthea ha scritto:
mi chiedo però come si possa essere sicuri che una determinata cometa, vista 200 o più anni fa sia la stessa vista poi in tempi più recenti. La tecnologia che abbiamo ora è ben diversa da quella del passato. Lo studio delle comete (e di molti altri oggetti del cielo) era basato solamente sulla osservazione.


Considerazione giustissima. Infatti avevo scritto che per quanto riguarda le antiche registrazioni di comete esistono osservazioni "più o meno precise". Se le osservazioni antiche non sono per niente attendibili non si possono linkare le orbite. E' ovvio che anche la migliore misura antica non è paragonabile a una moderna misura astrometrica, ma spesso è sufficiente per fare le identificazioni con un ragionevole margine di certezza. Cmq linkare orbite non è la cosa più semplice del mondo.

Amalthea ha scritto:
Come si può essere sicuri che sia la stessa cometa osservata nel 2002? è una questione di calcoli ma non di certezza, giusto?


Se i calcoli di integrazione numerica dimostrano che le orbite sono le stesse vi sono pochi dubbi che le 2 comete non siano in realtà una sola. L'articolo che citi, peraltro molto ben fatto, è datato 25 Aprile 2002 quindi è stato scritto poco dopo la "proposta" di identificazione. L'identificazione delle 2 comete adesso è data per certa altrimenti non avrebbero assegnato il numero periodico definitivo 153P. Considera che l'identificazione è stata fatta da 2 dei maggiori esperti di orbite cometarie al mondo: Marsden e Nakano.

Spero di esserti stato utile :)

Ernesto


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MessaggioInviato: martedì 22 gennaio 2008, 13:20 
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Infatti per avere una identificazione sicura si parte sempre da un'orbita precisa (tipo una attuale) e si torna indietro nel tempo. Ma giormente si torna indietro, maggiore, pero, soni gli errori se si usa una sola orbita (perche' l'oggetto sicuramente e' stato osservato per un arco di tempo breve per ben definire tutta l'ellisse dell'orbita).
Con la Halley fecero cosi anche secoli fa' e furono "fortunati" perche' essendo una periodica luminosa la Halley si vede bene sempre ad occhio nudo anche in quei secoli in cui solo cosi si osservava (con tutti gli errori possibili). pero sufficienti ad identificarla con sicurezza per piu' di 2000 anni!
Si fa' spesso anche l'incontrario per riscoprirla al passaggio successivo cosa che, per certi versi, anche piu' complessa.


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