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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: giovedì 17 gennaio 2008, 17:26 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:54
Messaggi: 696
Località: S. Agata Li Battiati
Certo, tu non vedi il tempo dilatato, è lui che lo vede dilatato perchè sta viaggiando a quella velocità. E' come se percorresse un percorso molto più piccolo a quella velocità e quindi per il suo sistema di riferimento il tempo che impiegherà a percorrere quella distanza sarà brevissimo, molto meno di un secondo.

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MessaggioInviato: giovedì 17 gennaio 2008, 17:43 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
quelluomo ha scritto:
Scusate la domanda ma visto che ci troviamo:

Mettiamo caso che una persona si trova a 300.000km da me. Di colpo lui prende e corre verso di me a poco meno della velocità della luce. Tecnicamente dovrebbe metterci 1 secondo e poco più. Quel secondo e poco più è il tempo che "secondo me" lui ci mette? Invece per lui passa meno tempo.. giusto?

No
in questo caso occorre applicare la relatività generale e non quella ristretta, per arrivare alla velocità di 300000 km al sec lui deve accelerare, accelerazioni a quei livelli hanno effetti relativistici, infatti per lui sei tu che gli corri incontro ai 300000 km sec e per lui sei tu quello a cui passa meno tempo!
Ma come ho detto prima, i due sistemi non coincidono, infatti colui che viaggia verso di te, subisce delle accelerazioni, mentre tu no, e sono esse che modificano la percezione del tempo!
Credo che comunque passi meno tempo per il tizio accelerato rispetto a te!

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Davide Ghiso
Meade Schmidt-Newton 6" (763mm F/5) - William Optics Zenithstar 66 ED - Eq6 skyscan Barlow 2x e 4x apo coma - Oculari meade superploss 26mm
Kellner 20 e 4 mm Ploss 10mm - Hiperion 8mm - Atik 383l+ monocromatic
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Gruppo Astrofili Volontari Ingauni Albenga SV

Davide Ghiso
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MessaggioInviato: giovedì 17 gennaio 2008, 17:56 
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Iscritto il: venerdì 15 dicembre 2006, 13:36
Messaggi: 374
GHISO983 ha scritto:
Credo che comunque passi meno tempo per il tizio accelerato rispetto a te!


Meno tempo di un secondo? Non penso sia possibile, altrimenti si violerebbe la velocità della luce, visto che se io vedo lui che fa 300.000km in un secondo, lui non potrebbe percepire se stesso che fa la stessa azione in "meno tempo"...imho, ripeto, navigo nell'ignoranza...


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MessaggioInviato: giovedì 17 gennaio 2008, 18:07 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Forse hai ragione arciere....
Però non lo so, la relatività generale è tosta!

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MessaggioInviato: giovedì 17 gennaio 2008, 18:12 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16952
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
E' il famoso paradosso dei gemelli.
Due gemelli di cui uno parte per un viaggio a velocità relativistica e l'altro resta sulla terra.
Alla fine del viaggio il gemello rimasto a terra scopre di essere più vecchio del "viaggiatore" in quanto, subendo accelerazioni che lo hanno portato a velocità relativistiche, l'altro ha avuto una dilatazione del tempo, detta in soldoni. Per cui per lui il tempo è effettivamente passato più lentamente.
E' uno dei primi concetti che illustrano per spiegare la dilatazione del tempo ma resta sempre di difficile comprensione

P.S. Sono stati fatti test scientifici con orologi atomici posti su razzi e poi confrontati sugli orologi campione a terra. E' stato verificato questo scostamento (molto piccolo in quanto le velocità raggiunte erano comunque molto piccole a livello relativistico)

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MessaggioInviato: giovedì 17 gennaio 2008, 18:32 
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Iscritto il: venerdì 15 dicembre 2006, 13:36
Messaggi: 374
Mi è sorto un dubbio (spero di non andare OT).

Allora, sappiamo che viaggiando a velocità relativistiche, il tempo si dilata scorrendo più lentamente rispetto ad un potenziale osservatore con una velocità sufficientemente inferiore. Ora, stesso discorso potrebbe essere per questo osservatore, dalla visuale di un secondo osservatore, che viaggia ad una velocità ancora più inferiore. Domanda: a velocità 0 (rispetto a cosa poi?), esiste uno "scorrere del tempo" sotto (o sopra) il quale non si può comunque andare?


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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 2:02 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:54
Messaggi: 696
Località: S. Agata Li Battiati
Non ho ben capito che cosa intendi dire...tu devi sempre confrontare le velocità relativa tra i due sistemi (Osservatore e Sorgente). Se Osservatore si muove all'indietro con velocità elevata, sarà egli stesso soggetto a effetti relativistici. Il discorso in questo senso lo puoi fare sempre se l'Osservatore rimane a velocità basse rispetto a quelle della luce.

Per quanto riguarda il paradosso dei Gemelli, questo viene banalmente superato proprio a causa del fatto che i due sistemi in studio non sono equivalenti (non siamo in relatività ristretta) poichè il gemmello che viaggia nello spazio, subisce prima una forte decelerazione appena è arrivato al punto più distante e poi una forte accelerazione per il ritorno, che gli consenta di riportarsi a velocità prossime a c.

Per la domanda di quelluomo, io l'ho intesa posta in senso semplice, cioè trascurando possibili accelerazioni e decelerazioni, altrimenti le cose diverrebbero veramente troppo complicate.

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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 15:34 
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Iscritto il: sabato 21 luglio 2007, 14:27
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Località: Termoli (Molise)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Enrico Corsaro ha scritto:
Per la domanda di quelluomo, io l'ho intesa posta in senso semplice, cioè trascurando possibili accelerazioni e decelerazioni, altrimenti le cose diverrebbero veramente troppo complicate.


Si l'ho intesa anche io così. Mi basta e mi avanza :lol:

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Skywatcher 80ED Pro su montatura Meade LXD75 con Autostar, fuocheggiatore elettronico, oculari da 26mm Meade, 15mm Celestron e 5mm Hyperion, lente di barlow Meade 2X, Canon EOS400D non modificata con obiettivi Canon EF 18/55 e Sigma APO 70/300, rifrattori guida 70/700 Konus e 70/300, Meade LPI, filtri Baader UHC-S e Astrosolar, anelli decentrabili e scatto remoto autocostruiti, notebook Dell Latitude A560.


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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 17:30 
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Iscritto il: domenica 25 novembre 2007, 13:50
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ciao, non ho avuto modo di leggere tutto (anzi, ho letto velocemente la prima pagina), ma nella prima pagina ho trovato una affermazione non corretta:

"Dunque, in soldoni, quando vedi un oggetto allontanarsi da te, è perchè tu stai viaggando in un Universo che si espande più velocemente di quanto non faccia quell'Universo del passato in cui vedi l'oggetto. Da qui deriva il fatto che lo vedi allontanarsi, tutto è in espansione accelerata".

In realtà non è l'unica affermazione non corretta, ma per ora mi va di lasciare un commento su questa, sperando che non sia stata già corretta da qualcuno:

Noi vediamo l'univero espandersi perchè, semplicemente, gli oggetti che in esso si trovano mostrano una velocità tanto maggiore quanto maggiore e la distanza che ci separa da loro.
Se anche questa espansione fosse decelerata nel tempo (univero chiuso) o costante (universo piatto) vedremmo lo stesso l'univero in espansione!!!
E' sbagliato dire che l'espansione è osservabile in quanto l'espansione è accelerata...

Dalle osservazioni dell'ultimo decennio (comunque) sembra che effettivamente ( come poi è stato detto più avanti) l'espansione univerasale risulti accelerata. Questo dato non è un risultato teorico, ma osservativo. Le teorie lambdaCDM sono state date poi per spiegare le osservazioni, ma non ci riescono neanche tanto bene, a dirla tutta....


magari poi leggo qualcos'altro e faccio qualche altro commento. ciao


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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 17:40 
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Iscritto il: domenica 25 novembre 2007, 13:50
Messaggi: 42
[quote="Enrico Corsaro"]@arciere. No le cose non stanno così. Due oggetti non possono mai allontanarsi a velocità superiore di c (violerebbero il 2° principio di relatività). Quello che invece si ritiene sia successo è che, prima dell'inflazione, questo universo in cui ogni suo punto era a contatto con tutti gli altri, si sia trovato poi di colpo espanso di 10^30 volte con l'inflazione, impedendo a tutti quei punti di essere più a contatto fra loro, a partire da quel momento. In sostanza questo universo così come era prima dell'inflazione, è stato istantaneamente proiettato su una scala di volume 10^30 più grande, una transizione mostruosamente drastica, che ha causato l'impossibilità ai punti in quegli istanti già più distanziati fra loro, di poter più comunicare./quote]

uhmm...
No, mi dispiace, ho letto ancora un po' e sempre se nessun altro ti ha già corretto, lo farò io:
l'inflazione prevede un'espansione esponenziale DELLO SPAZIO non della materia al suo interno.
La relatività vale per gli oggetti nello spazio, che non possono spostarsi a velocità superiori a "c", ma se è lo spazio a trascinarle con sè, allora possono allontanarsi tra loro anche a velocità maggiori della velocità della luce (è lo spazio che separa gli oggetti che viene "stirato", non gli oggetti stessi che accelerano distanziandosi tra loro; è una sottile ma fondamentale differenza)


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