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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: lunedì 7 gennaio 2008, 7:28 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:14
Messaggi: 817
Ciao Edo !

In effetti gli LVDT sarebbero proprio quello che ci vuole.

Ho provato a fare una rapida ricerca su Farnell e RS , ma ho trovato solo modelli dal costo decisamente elevato ( alcune centinaia di euro a pezzo ).

Visto che ci lavori, sai se ne esistono di costo più contenuto o, in alternativa, se è pensabile averne una campionatura dal produttore ?

Grazie e buona giornata !

MArco

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SkyWatcher 120ED + Camere CCD Autocostruite con Kodak KAI-4021M ( 4Mpixel ) e KAF8300 ( 8.3Mpixel )
http://mpaolilli.blogspot.com/
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MessaggioInviato: lunedì 7 gennaio 2008, 13:06 
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Iscritto il: lunedì 10 settembre 2007, 22:37
Messaggi: 1201
Località: Bollate (Mi)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Se posso permettermi, è utile avere un sensore di posizione così preciso? Intendo dire che la posizione del fuoco varia in funzione di molti parametri non da ultimo la temperatura: difficile prevederli tutti. Mi spiego meglio: potresti arrivare al punto esatto che ti sei prefissato con la precisione voluta, ma quello potrebbe non essere più il tuo fuoco ideale.
Nel mio intervento precedente mi riferivo ad un normale encoder collegato all'albero motore per capire quanti giri aveva effettivamente fatto l'albero. Effettivamente potrebbe essere inutile se si gestisce in altro modo il problema.
Ovvero, funzioni più evolute come la ricerca della posizione, che poi è funzionale alla ricerca del miglior fuoco, sono a mio avviso da demandare al software di gestione della webcam/CCD.

Gianluca

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William Optics Megrez 90 FD, ZWO AM5, Vixen LVW 3.5, 5, 17, WO Zoom 22.5-7.5mm, WO UWAN 4mm, Nikon D7100, ZWO ASI178MM, ZWO ASI462MC
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www.stelledoppie.it alias The Double Star Database, il mio sito-database sulle stelle doppie


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MessaggioInviato: lunedì 7 gennaio 2008, 15:41 
Ciao a tutti

@ Marco
Gli LVDT sono molto costosi ma sono facilmente e con poca spesa autocostruibili e con una certa ripetibilità se il progetto è " sano " ne feci alcuni da 5mm di corsa max nell '' ormai lontano '88 per uno sferometro digitale per le piccole lenti e con la precisione di 0,01mm , limite dovuto solo all ' elettronica del tempo , usai un semplice convertitore frequenza \ tensione e la lettura veniva fatta su di un voltmetro digitale con la solita coppia CA3161 e CA3162 .... fatti tu un pò i conti ....
Oggi con un piccolo pic usato come frequenzimetro digitale puoi leggere la variazione di frequenza dell ' induttanza variabile del LVDT e convertirla in misura semplicemente via software_
OT: Marco olympus 5050 ti dice niente?


@ Gianluca
Sono perfettamente daccordo con te , è inutile e dispendioso avere in una ipotetica catena l ' ultimo componente estremamente preciso se poi quello che c'è prima non risponde almeno agli stessi requisiti , però è altresì vero che quest ' ultimo componente può verificare la qualità di quelli precedenti e questo a mio avviso non è da sottovalutare ; potrebbe essere ad esempio interessante applicare una routine PID al software di gestione del fuocheggiatore e creare così un loop di compensazione automatico tra la lettura del CCD ed il fuocheggiatore , in pratica un autofocus per capirci , e questo sarebbe possibile solo se il sistema di lettura della posizione è il punto a maggior precisione_
In tutti gli altri casi . credo siamo tutti daccordo , basta ed avanza un piccolo encoder magari potenziometrico per avere la sufficiente precisione_


Edo


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MessaggioInviato: lunedì 7 gennaio 2008, 18:32 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:14
Messaggi: 817
Mi piace questa cosa della chiocciolina invece del [Quote] :D

@Gianluca

Concordo completamente con la tua valutazione : non è assolutamente necessario spingere la precisione a livelli particolarmente elevati.

Obiettivo del progetto non è comunque quello di avere un riposizionamento accurato del focheggiatore tra una sessione e l'altra ( anche perchè ci sono sicuramente "grosse" variazioni del fuoco anche solo per i cambiamenti di temperatura durante la stessa notte ), ma semplicemente raggiungere una precisione sufficiente a gestire il posizionamento del focheggiatore sulla base di quanto eventualmente indicato da un algortmo di autofocus ( da far girare rigorosamente sul PC ).

Sarebbe interessante fare una botta di conti per vedere qual'è la precisione di posizionamento necessaria in rapporto alle dimensioni della zona di fuoco ottimale : c'è un algoritmo semplice per calcolare la zona di fuoco ottimale ? ( immagino che sia necessario tener conto della focale dello strumento, delle dimensioni dei pixel del CCD e probabilmente di altri parametri )


@Edo

Beh, mi fa piacere che il sistema di misurazione basato sulle variazioni di frequenza di un oscillatore controllato da un'induttanza variabile sia la strada giusta. Se avevi raggiunto una precisione di 1 centesimo, credo che basti e avanzi. Magari provo a vedere se trovo qualche progettino già fatto in rete.

P.S. - Olympus 5050 mi dice qualcosa, ma mi dicono molto di più Olympus e-1 e 5101CE .... :wink: ....... ne vogliamo parlare ?

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MessaggioInviato: lunedì 7 gennaio 2008, 19:44 
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Iscritto il: mercoledì 18 luglio 2007, 23:51
Messaggi: 106
Località: Sanremo
Ciao a tutti!
Scusate le lunghe assenze, ma leggo! :D
Stiamo facendo un po' di "brainstorming" con Marco, per vedere cosa abbiamo già sul piatto e cosa ne può saltare eventualmente fuori. Ti ringrazio ancora, Marco, per aver preso in considerazione la mia idea. Spero che in qualche modo possa essere utile. Nonostante magari le risposte a rilento ti do piena disponibilità.

Per ora leggo con molto interesse i post relativi alla sensoristica per la posizione del focheggiatore: ne so poco o nulla e sono molto interessanti, per ottenere buona precisione!

Scappo, ci sentiamo spero presto! :D

Salutoni a tutti!

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- Antares "Tritone" 200/800 (felicissimo di averlo!)
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MessaggioInviato: lunedì 7 gennaio 2008, 21:48 
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Iscritto il: lunedì 10 settembre 2007, 22:37
Messaggi: 1201
Località: Bollate (Mi)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Marco Paolilli ha scritto:
Sarebbe interessante fare una botta di conti per vedere qual'è la precisione di posizionamento necessaria in rapporto alle dimensioni della zona di fuoco ottimale : c'è un algoritmo semplice per calcolare la zona di fuoco ottimale ? ( immagino che sia necessario tener conto della focale dello strumento, delle dimensioni dei pixel del CCD e probabilmente di altri parametri )


Il focheggiatore non sa nulla di FWHM e di Peak Value perché non è collegato ad un CCD. Sono "lavori" da computer.
Via software poi sopperire alla mancanza di un sensore di posizione. Ci arrivi in più passi perché non hai un modello predittivo della posizione effettiva ma questo non è un sistema realtime; una volta trovato il fuoco si lascia in quella posizione fino al successivo check, che potrebbe essere anche lo scatto dell'immagine successiva (5 minuti?).

Marco Paolilli ha scritto:
P.S. - Olympus 5050 mi dice qualcosa, ma mi dicono molto di più Olympus e-1 e 5101CE .... :wink: ....... ne vogliamo parlare ?


Si da il caso che sia un possessore di 5050, mi avete incuriosito.

Gianluca

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