> Ecco, questa è una questione molto interessante: mi espliciteresti i calcoli ai quali fai riferimento? Cioè intendo: quale formula rende quella combinazione impossibile?
Semplice geometria. Io con la trigonometria sono parechio arrugginito, mi pare esistesse una formula chiamata "teorema dell'angolo opposto"; noti il lato opposto (2mm) e la distanza (20mm) ci si ricava l'angolo. Visto che qui son tutti laureati (!) ti aiuteranno senza problemi
Immaginiamo la sezione del fascio proiettato dall'oculare che è un triangolo isoscele, chiamiamolo ABC con B il vertice in comune con l'asse ottico che coincide con il valore dell'estrazione pupillare.
Quando si usa un oculare semplice come i K, OR, PL ecc il calcolo geometrico non fa una grinza, roba tipo un'estrazione da occhio quasi a contatto con la lente, mezzo mm di PU, 40° di CA.
Nell'esempio facevo riferimento a 2mm di PU e 20mm di estrazione con un oculare da 65° di CA, giusto? Se così fosse il nostro oculare dovrebbe avere un CA inferiore ai 2° mentre invece ne ha 65. Ciò significa che la pupilla di uscita è in realtà prossima ai 3cm!

Ne esisterà per forza anche una fisica, visto che le leggi dell'ottica non lo possiamo fare fesse con così poco (PU=F oculare/ f/telescopio) ma essa è rinchiusa nello schema ottico dello stesso oculare, magari all'altezza di un punto nodale.
> Se poi avessi anche qualche link a siti dove la questione della pupilla d'uscita nei vari schemi viene trattata (anche matematicamente) sarebbe il massimo.
E' innegabile che se ci fosse sarebbe interessante