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MessaggioInviato: domenica 23 dicembre 2007, 22:12 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
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Un coronografo di solito non usa filtri H-alfa particolarmente stretti, se no, non si vede quasi piu' nulla.... oppure sono talmente stretti che basta usarli con un prefiltro e il coronografo non serve piu'. Un 2nm / 20A e' un buon compromesso, non dimentichiamo che filtri da 1.5, 2 A di banda passante vengono commercializzati per osservare le prominenze *senza* coronografo (ovviamente i dettagli di superficie saranno piu' o meno gli stessi che in luce bianca). Per bande passanti cosi' larghe, le variazioni di temperatura non creano problemi.
Non ho dubbi che i coronografi costruiti da Lugli, se correttamente utilizzati (l'occultatore del disco solare va spostato al passare delle settimane perche' la dimensione apparente del sole e' variabile nel corso dell'anno) siano del tutto affidabili; mi premeva soltanto ricordare che, al di la' dell'attenzione costruttiva MANIACALE che va raccomandata ad eventuali autocostruttori, un setup del genere va montato su montatura solidissima (che se anche viene urtato qualcosa, dall'osservatore o da un passante, non si muova proprio niente) affidabile (abbiamo tutti visto come a volte le montature "impazziscono" in certe coordinate o quant'altro.... issues del genere vanno corrette ed eliminate PRIMA, perche' qui, non e' a rischio una foto che viene male; nel migliore dei casi, si rischia che il sensore che sta fotografando prenda fuoco, e non voglio neanche nominare quello che potrebbe succedere alla retina) e dall'inseguimento estremamente preciso (perche' se anche lavora bene, ma dopo qualche minuto che l'utente e' all'oculare.... beh, almeno, in questo caso si ha qualche avvisaglia, ma...)


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MessaggioInviato: lunedì 24 dicembre 2007, 9:00 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
daniela ha scritto:
Un coronografo di solito non usa filtri H-alfa particolarmente stretti, se no, non si vede quasi piu' nulla.... oppure sono talmente stretti che basta usarli con un prefiltro e il coronografo non serve piu'. Un 2nm / 20A e' un buon compromesso, non dimentichiamo che filtri da 1.5, 2 A di banda passante vengono commercializzati per osservare le prominenze *senza* coronografo (ovviamente i dettagli di superficie saranno piu' o meno gli stessi che in luce bianca). Per bande passanti cosi' larghe, le variazioni di temperatura non creano problemi.
Non ho dubbi che i coronografi costruiti da Lugli, se correttamente utilizzati (l'occultatore del disco solare va spostato al passare delle settimane perche' la dimensione apparente del sole e' variabile nel corso dell'anno) siano del tutto affidabili; mi premeva soltanto ricordare che, al di la' dell'attenzione costruttiva MANIACALE che va raccomandata ad eventuali autocostruttori, un setup del genere va montato su montatura solidissima (che se anche viene urtato qualcosa, dall'osservatore o da un passante, non si muova proprio niente) affidabile (abbiamo tutti visto come a volte le montature "impazziscono" in certe coordinate o quant'altro.... issues del genere vanno corrette ed eliminate PRIMA, perche' qui, non e' a rischio una foto che viene male; nel migliore dei casi, si rischia che il sensore che sta fotografando prenda fuoco, e non voglio neanche nominare quello che potrebbe succedere alla retina) e dall'inseguimento estremamente preciso (perche' se anche lavora bene, ma dopo qualche minuto che l'utente e' all'oculare.... beh, almeno, in questo caso si ha qualche avvisaglia, ma...)


Di solito sono robuste ma certo la sicurezza non c'e'. Conosco Lugli da decenni e so che fa coronografi fatti veramente bene ma, essendo "artigianali" costano anche molto.
La banda passante, io intendo adatta a osservare pretuberanze e non la superficie, e sempre di pochissimi A circa 1/2 e fornite sempre di coronografo (a meno che uno non osservi dalla montagna,perche' se non si ha un cielo piu' che "secco" senza coronografo ci vedi poco).


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MessaggioInviato: lunedì 24 dicembre 2007, 14:54 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
Messaggi: 1247
Ciao ras-algehu, Thousand Oaks ha venduto per anni filtri h-alfa da 1.5A di banda passante (da usare senza coronografo) adesso ne vende da 0.9A (col PST ci siamo abituati tutti a 1A e a vedere qualche dettaglio sulla superficie). Tornando al coronografo, per i fortunati con clima secchissimo, a quel link che e' stato postato trovi esperienze con parecchie decine di nm di banda passante... pazzesco. Per non parlare di quello col filtro rosso!!!!! Io se possibile starei su qualche angstrom, tipo 3-4 A. Sai che banda passante usa Lugli? Non me lo ricordo. Ciao! Daniela


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MessaggioInviato: lunedì 24 dicembre 2007, 15:28 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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Probabilmente dico una fesseria, ma per mantenere al sicuro le nostre retine, non si potrebbe utilizzare il vecchio metodo della proiezione su schermo bianco?
Concettualmete sarebbe sufficente un filtro piu "blando" o addirittura nessun filtro, come una vera eclisse.
Un'altra cosa, è possibile rendere mobili (diciamo fuocheggiabili) gli elementi del coronografo (disco occultatore e lenti varie)? In questa maniera si potrebbe adattare il disco ocultatore alle dimensioni angolari del sole.

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Il Cielo a domicilio
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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: lunedì 24 dicembre 2007, 15:52 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
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Certo il disco occultatore va adattato alle dimensioni angolari del sole, muovendo appunto il cono occultatore.
Farlo in WL e' certamente possibile ma prominenze in WL sono estremamente rare... pochi credo hanno voglia di osservare regolarmente per decenni e non vedere nulla... (saranno gli stessi che cercano TLP? ;-) )
Tieni conto che il coronografo e' molto molto meno efficiente dell'eclisse totale, per via della luce diffusa. Questo e' vero per aria secca in montagna; quanto alle condizioni osservative medie, lasciamo stare....
Non so dirti sulla proiezione su schermo, non ci ho mai pensato.


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MessaggioInviato: lunedì 24 dicembre 2007, 16:46 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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Capisco, grazie per le info.

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MessaggioInviato: lunedì 24 dicembre 2007, 19:50 
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Marcello Lugli come filtro usa ora 1.5 Ang: in passato usava 2.5 Ang. Il mio coronografo ha un filtro simile. Le protuberanze si vedono decentemente. Un ulteriore problema è la qualità di lucidatura delle ottiche. Non a caso Bernard Lyot, astronomo francese inventore del coronografo, ha anche ideato un sistema di contrasto per osservare il microripple sulle superfici ottiche. Un altro serio problema nella costruzione è il foro che deve essere fatto sulla lente dove è montato il cono occultatore oltre al calore che questo cono convoglia verso la lente. Ultimamente molti incollano con colla opportuna il gambo del cono sulla lente. La mia è forata ma ho dovuto prendere mille precauzioni per non danneggiarla.
Personalmente non sono affatto pentito di averlo realizzato anche se ha richiesto un bel lavoro !!


Ultima modifica di astrotecnico il lunedì 24 dicembre 2007, 20:02, modificato 1 volta in totale.

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Sapevo che il coronografo deve essere utilizzato quasi obbligatoriamente in alta montagna, per questo non mi ha mai particolarmente interessato.

Donato.


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MessaggioInviato: lunedì 24 dicembre 2007, 20:05 
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Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Se vuoi vedere la corona devi per forza andare in alta montagna oltre a cambiare filtro ovvero un Fe: le protuberanze si vedono invece più facilmente.


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MessaggioInviato: martedì 25 dicembre 2007, 19:53 
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daniela ha scritto:
Ciao ras-algehu, Thousand Oaks ha venduto per anni filtri h-alfa da 1.5A di banda passante (da usare senza coronografo) adesso ne vende da 0.9A (col PST ci siamo abituati tutti a 1A e a vedere qualche dettaglio sulla superficie). Tornando al coronografo, per i fortunati con clima secchissimo, a quel link che e' stato postato trovi esperienze con parecchie decine di nm di banda passante... pazzesco. Per non parlare di quello col filtro rosso!!!!! Io se possibile starei su qualche angstrom, tipo 3-4 A. Sai che banda passante usa Lugli? Non me lo ricordo. Ciao! Daniela


Nemmeno io ricordo adesso quantè ma astrotecnico mi sa che è meglio informato e ti ha risposto. Lugli l'ho visto a Parma e aveva vari strumentini non solo molto belli ma anche, per didattica, molto utili.


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