1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: martedì 18 dicembre 2007, 13:12 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16154
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
doduz ha scritto:
Perchè? Se gli elementi sono fusi assieme la resistenza non dovrebbe essere la stessa (cioè di un elemento monolitico da 8x4 mm di spessore)?
Non sono un ingegnere meccanico ma forse il paragone con il legno lamellare incollato è fuorviante.

Donato.

No, due elementi "saldati a caldo" subiscono una fusione localizzata (nei punti di contatto) che ne cambiano le tensioni interne (una sorta di tempra) ma solo nelle zone (piccole) interessate dalla fusione, il resto del corpo rimane esattamente come era in origine, questo porta (nel caso del "vetro lamellare" :) chiamiamolo così) a delle tensioni interne diverse tra stato e strato, nel mio esempio (il wafer con quattro vetri da 8 mm) avremo quattro strati con le tesioni interne originali del materiale e tre strati con le tensioni "variate" dalla tempra data dalla fusione localizzata, la resistenza flessionale del blank sarà maggiore, quello che rimarrà identico, visto che il materiale è comunque lo stesso, sarà il valore di dilatazione termica.

_________________
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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: martedì 18 dicembre 2007, 23:30 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
Messaggi: 1623
Località: trivero
Continuo a domandarmi:
perchè si dovrebbe procedere ad unire lastre sottili di vetro tramite fusione superficiale, quando il mercato offre a prezzi decisamente buoni, vetri già di spessore adeguato e in tutta la gamma di vetro che si desidera......
Avete pensato al costo di una simile operazione? a che temperatura bisogna salire, come bisogna salirci e come bisogna scenderci..... E il risultato finale...bah
La tecnica del rammollimento non è economica come sembra, e aggiungo da parte mia nemmeno performante per strumenti amatoriali.
massimo

_________________
non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style"
Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione.
Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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MessaggioInviato: mercoledì 19 dicembre 2007, 9:53 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Il processo che forse hai visto sul sito della Hextex, di cui ho postato il link, è costoso per un singolo pezzo ma se inizi a farlo per decine di pezzi la cosa cambia molto. I blank della Hextex sono di ottima qualità: ho avuto modo di vederne uno da 1 metro di diametro molto da vicino e sotto l'interferometro.
Chiaramente non si tratta di prodotto economico e non adatto per telescopi ad uso amatoriale. Le caratteristiche sono praticamente quelle di un blank tradizionale però enormemente più leggero: questo non è affatto trascurabile quando devi fare un telescopio per esempio da 1.5 - 2 metri o magari uno strumento da montare su un satellite. Chiaramente se lo usi per un 50 centimetri amatoriale con molta probabilità non vale la pena perchè il blank costa quasi quanto il telescopio finito !!


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MessaggioInviato: mercoledì 19 dicembre 2007, 15:46 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
Messaggi: 1623
Località: trivero
astrotecnico ha scritto:
Il processo che forse hai visto sul sito della Hextex, di cui ho postato il link, è costoso per un singolo pezzo ma se inizi a farlo per decine di pezzi la cosa cambia molto. I blank della Hextex sono di ottima qualità: ho avuto modo di vederne uno da 1 metro di diametro molto da vicino e sotto l'interferometro.
Chiaramente non si tratta di prodotto economico e non adatto per telescopi ad uso amatoriale. Le caratteristiche sono praticamente quelle di un blank tradizionale però enormemente più leggero: questo non è affatto trascurabile quando devi fare un telescopio per esempio da 1.5 - 2 metri o magari uno strumento da montare su un satellite. Chiaramente se lo usi per un 50 centimetri amatoriale con molta probabilità non vale la pena perchè il blank costa quasi quanto il telescopio finito !!



ciao,

sono totalmente d'accordo, ma non dimentichiamo che H.O. produce 20 specchi al mese circa........non credo che questo standard abbasserebbe il costo a livello amatoriale, tu cosa ne pensi?
max

_________________
non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
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MessaggioInviato: giovedì 20 dicembre 2007, 15:05 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Forse si forse no: bisogna vedere quale processo usa la HO per fare i suoi blank. In ogni modo il metodo indicato da Angel sull'articolo citato in un mio precedente post è alla portata amatoriale: ti devo confessare che da molto tempo sto seriamente pensando di metterlo in atto. L'idea di comporre dei blank belli grossi ultraleggeri mi stuzzica veramente, anche perchè i costi si riducono fortemente. Sono in definitiva due lastre di vetro pyrex da 20 millimetri di spessore unite da una griglia di setti sempre dello stesso vetro, unendo il tutto per rammollimento superficiale. Il bello è che se fai lo "stampo" sferico, come ha fatto Angel, puoi avere un blank già prelavorato ...... E' chiaro che c'è la spesa iniziale del forno che in ogni modo è fatto da semplici mattoni refrattari e resistenze di riscaldamento.


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