Ciao a tutti e grazie per gli interventi e per l'interesse a questa discussione, davvero al di la' di ogni mia aspettativa.
Peter, hai ragione che il seeing e' un forte handicap per telescopi a grande ostruzione. Questo anche per telescopi "normali" che sono in commercio e in produzione in serie, per esempio per gli RC una ostruzione del 50% e' "normale". Se si richiede campo largo, ed e' difficile che questo avvenga in visuale (ma non impossibile: LOMO fa dei bellissimi monocoli, 30mm di apertura, ci sono nella versione x8 e x10, sono dei Matsukov-Gregory, e l'ostruzione e' del 60%.....) i sistemi a specchi richiedono per forza di cose un'ostruzione centrale grossa. Se la localita' osservativa non permette di sfruttare uno strumento del genere, allora si devono fare scelte diverse (ad esempio un apo "corto" se si ha bisogno di campi larghi, o un rifrattore a lunga focale se la dimensione del disco di Airy deve essere minimizzata) con tutti i loro vantaggi e svantaggi. Quanto alla meccanica che deve essere impeccabile, direi che questo e' un dato di fatto che vale per strumenti molto, molto meno esotici (anzi mi viene da dire che vale per *tutti* gli strumenti, e non credo di essere "troppo cattiva"). Ha senso per l'amatore acquistare uno strumento specialistico a ostruzione elevata? Non lo so. Ha senso per l'amatore uno strumento come il LHIRES che ho citato? O anche "solo" un bel RC da 40cm? Ha senso un filtro solare H-alfa? Ha senso un sensore CCD che costa qualche migliaia di euro? E un TEC180 ha senso? Certamente non ha senso acquistare "da solo" uno di questi oggetti, non ha neanche senso acquistarli come primo acquisto, nessuno di questi potrebbe funzionare da solo (neanche i telescopi, che esigono solida montatura) pero', questi sono tutti strumenti con un mercato ampio tra gli amatori (anche se sono strumenti che vengono *anche* acquistati da professionisti e semiprofessionisti).
Lead riguardo alle frasi che citi
Cita:
- in situazioni di seeing ideale, l'ostruzione esalta dettagli ad elevato contrasto e ad elevata frequenza spaziale, mentre penalizza strutture a basso contrasto e bassa frequenza spaziale
...
- ostruzione centrale significa meno contrasto e quindi pretende un cielo, non solamente con pochissima turbolenza, ma anche molto buio (purtroppo anche questo oggi in italia non esattamente facile da trovare....)
"in condizioni di seeing ideale" e' la precondizione in assenza della quale gli strumenti a ostruzione media, medioalta, alta, e tantopiu' esagerata, sono fortemente penalizzati per non dire inutilizzabili. Supponendo di avercelo, questo seeing buono (e in italia, quando gli strati atmosferici sarebbero messi bene, il cielo tante volte e' coperto....) possiamo tirare fuori il nostro strumento a ostruzione elevata, a fianco magari del nostro altro strumento a ostruzione bassa o nulla. Fianco a fianco lo strumento a ostruzione elevata performa meglio se l'oggetto e' a contrasto elevato (nero su bianco) e male se e' a contrasto basso (tenui sfumature pastello) e performa meglio se sono dettagli minuti e peggio se sono ampie zone di colore. Lo strumento a ostruzione elevata sara' quello che meglio permette di leggere l'elenco telefonico piazzato aperto sotto un lampionaccio dei peggiori (numeretti piccolissimi nero su bianco e illuminatissimi) mentre sulle bande di saturno fara' una magra figura. Questa e' una prova che puoi fare tu stesso mettendo un'ostruzione centrale (la fai di cartone e l'attachi con un paio di fili di nylon) ad un rifrattore e vedi come si modifica il suo comportamento. Puoi anche vedere come cambia la sensibilita' al seeing guardando con lo strumento senza ostruzione e ostruito, attraverso una finestra chiusa, attraverso una zanzariera, e cosi' via.
L'altro effetto dell'ostruzione centrale e quindi della dispersione di una percentuale maggiore di luce fuori dal disco di airy, e' di diminuire il contrasto. Si vede facilmente la differenza tra il fondo cielo di un rifrattore e quello di un newton messi fianco a fianco, il fondo cielo del rifrattore e' nero, quello del newton, anche sotto cieli buoni, non e' mai proprio "bello scuro" anzi a volte e' proprio lattescente. Gran parte della "colpa" ce l'ha l'ostruzione centrale, e anche qui puoi fare la prova con il rifrattore simulando un'ostruzione. Se il cielo e' buio, questa caratteristica non crea problemi. Se il cielo non e' buio.... lo strumento diventa poco utilizzabile, come un dobson sotto i lampioni (anzi peggio....)
Riguardo alla tua domanda se una ostruzione "pesante" abbia senso su strumenti "umani", rispondo di si' se per "pesante" intendi 55, 60% (che sono valori neanche tanto inconsueti) e se per "strumenti umani" intendi strumenti magari specializzati (come gli RC) ma di dimensioni medie (diciamo entro i 50cm) e in vendita a cifre costose ma non estreme. La perdita di luce e tutti gli altri punti deboli di un simile schema ne fanno uno strumento specialistico, non certo un telescopio tuttofare. Pero' strumenti del genere si producono e vendono in (piccola) serie anche fra gli amatori. L'interferometria ottica invece, le cose stanno esattamente come dici tu, ma non credo proprio che sia fattibile attualmente a livello amatoriale. Ho scritto "attualmente"
Paolo condivido pienamente quanto scrivi. Alla fine della fiera il rifrattore da 10cm e' quello che esce fuori la maggior parte delle notti e che ci mostra la maggior parte dei dettagli. Con questo si scatenera' di nuovo la solita discussione che non avrei nessuna voglia di riattizzare, ma alla fine' e' sempre cosi'. Tanti telescopi eccellono ciascuno nel loro punto di forza e ci mostrano dettagli che non avremmo sospettato (e che magari, DOPO, ritroviamo nel nostro 4") ma l'osservatore medio che osserva dal terrazzo o dal giardino tante notti all'anno, che vuole godersi il cielo e non aspettare la nottata di grazia quella che viene 2-3 volte all'anno, spero di non far riesplodere il flame ma un (almeno uno) rifrattore da 10cm di buona qualita' dovrebbe avercelo. Dopodiche' pero' se vogliamo andare oltre, se vogliamo, come visualisti o come astrofotografi o entrambe le cose, imparare sempre di piu' su un determinato oggetto (soprattutto quelli di noi che lo hanno gia' visto tante volte) io credo che diventi quasi una necessita' diversificare la strumentazione. E combinare immagini ottenute da algoritmi.... ooopss.... da strumenti diversi. Quando si cerca di spremere dettagli dal problema - e sappiamo bene che e' un problema inverso e un problema mal posto, con tutte le conseguenze del caso - nonche' di evitare gli artefatti, diventano cruciali due cose. La prima e' il confronto tra algoritmi diversi. La seconda e' come giustamente dici, la comprensione del problema e la conoscenza del soggetto osservato. Gli algoritmi della TAC contengono l'informazione del range delle densita' che i tessuti fisiologici e patologici del cervello e delle ossa e degli altri tessuti possono assumere. Nel momento in cui arriva un paziente che ha o potrebbe avere, poveraccio, schegge metalliche o proiettili nel cranio, il tecnico per prima cosa modifica il profilo, fornisce questa informazione all'algoritmo, che e' cruciale per una ricostruzione affidabile. Per fare un esempio piu' astronomico, il team di hubble (non esattamente degli incompetenti in fatto di image processing) s'e' ritrovato a un certo punto un'immagine "strana", una specie di pallina mezza circondata da una specie di C; questa immagine, restituita dagli algoritmi che avevano reso utilizzabile l'hubble "cecato", e' stata subito notata, i parametri aggiustati, immediatamente diventata una bella pallina (e, quella, e' stata diffusa in pubblico) e via, e il kernel aggiustato e' quello che s'e' continuato a usare. Parecchi anni dopo e dopo la missione del columbia, hst ha di nuovo inquadrato quella regione di cielo. Oh, sorpresa. La pallina al centro era piu' piccola e meglio definita, e intorno, il cerchio era evidente e quasi completo. Una lente gravitazionale. Riguardando il raw di prima, le features erano evidenti, anche se poco probabili. E tuttavia, senza dubbi e senza discussioni e senza rimpianti, il team punta di diamante - a livello mondiale - della ricostruzione immagini, ha riaggiustato il kernel per farle sparire. Solamente un'immagine dall'affidabilita' indiscutibile, e peraltro acquisita casualmente, ha mostrato la feature - e l'errore. Soprattutto oggi che (grazie ai computer che ci permettono di calcolarla) la PSF e' diventata di fatto un parametro del telescopio - e senza andare a cercare applicazioni professionistiche, la maschera che Alessandro Bertoglio ha citato in un altro thread per facilitare l'osservazione di Sirio B e' un esempio alla portata di ogni amatore - discriminare tra features e artefatti puo' essere tutt'altro che agevole.
Grazie Paolo dei links che vado a leggere molto volentieri.
Daniela