Allora, come promesso nel topic sullo Zeiss AS110, ecco in sintesi il testa a testa su Marte di Sabato sera tra lo Zeiss Telementor-I C 63/840 ed il Takahashi FS-60c (60/355). Della Holmes se ne riparla a luna nuova...
Marte era a ca. 45 gradi. Non altissimo, ma il cielo si era assai calmato. Un po' di turbolenza veniva dai palazzi ancora belli caldi dopo l'ora di cena. Ma a 60mm di diametro i due contendenti erano assai forgiving. Molta molta umidità (buon segno).
Ho ignorato la Luna, che pure chiamava bella splendente ad oltre 80 gradi d'altezza per evitare di rovinarmi la vista.
Il Tak FS-60c è stato sempre usato col suo EXT-Q 1.6x (ci mancherebbe). Scorrazzo un po' tra le varie focali per saggiare il cielo ed infine mi posiziono a 225x. A questo ingrandimento ci vorrebbe il micrometrico perché, nonostante il fuocheggiatore Tak sia dolcissimo, c'è davvero un punto ed uno solo di fuoco. Non sempre facile da prendere, ma nettissimo. Aiuta anche la pupilla d'uscita microscopica.
Bel dischetto pulito di colore rosso con fase non completa. Nettissime le due calotte polari con nebbia al bordo. Il Mare Acidalium è netto in verde su sfondo rosso. Poi si vede il Mare Erythræum. Ovviamente non si vedono tutti interi, ma solo le parti più scure. Si vede bene che ci sono, insomma. Faccio dell'identificazione, non della topografia di precisione.
Comunque Marte è un gioiellino. Piccolo ma nitido. Sembra finto. I colori sono perfetti. Non una sbavatura. Una performance stupefacente per un telescopio che, nella versione NSV sta letteralmente in tasca. Poi ovviamente aggiunto il paraluce, il tubo normale, il portaoculare 2", l'EXT-Q, un tubo di prolunga (ho usato un tele-extender), il portaoculare 31.8 e l'oculare, arriva a misurare 56cm. Comunque incredibile quello che si fa con questo strumento. Con un micrometrico ed una montatura altra che la Teagul SP-II sarebbe da metterci sotto una barlow per vedere dove arriva. E all'estremo opposto, quando uno vuole, si prende senza fiatare Panoptic, Nagler e Plossl a profusione fino a scendere a 5x con 8.6 gradi di campo. Un gioiellino.
Mi viene subito da pensare che per il Telementor saranno cavoli amari.
Passare al Telementor sulla T-mount è la solita esperienza d'altri tempi. Si osserva dritti in piedi (si può anche andare a pavimento ovviamente) col tubo che parte dall'occhio come un prolungamento di sé. C'è il cercatore a traguardo che ovviamente non si può scollimare visto che fa parte del tubo e funziona anche se al fuoco c'è un oculare bello potente. Ma perché invece dei vari telrad, qwickpoint etc, le case non si rimettono a fare una cosa del genere? Forse perché non costa nulla... Bah... Comunque, l'elicoidale dello Zeiss non è dolce come il pignone Tak ma sufficientemente soffice da permettere una messa a fuoco molto precisa. Che qui in realtà non serve. A 225x ho un escursione rotativa di più o meno un paio di centimetri ed il fuoco è sempre OK. Mi metto al centro e lì resto. La messa a fuoco è *molto* più agevole. Si vede immediatamente che l'immagine è leggermente più calda e leggermente più sporca. Il colore, non la nitidezza. Non ci sono aloni e cose del genere, e uno lo chiamerebbe apo; ma venendo dal Tak che gli sta accanto si riconosce che l'altro è più pulito. Insomma, la differenza tra apo impeccabile e semi-apo. Allora, dal basso della sua sconfitta sul campo pulizia-colore, lo Zeiss prende un lungo respiro e senza battere ciglio mostra le due calotte (un pelo più nette), le nebbie (idem), il Mare Acidalium (lievissimamente più deciso), il Mare Erythræum (idem)... e, evidentissimo, che c'è anche un Mare Sirenum. A volte scompare un attimo per la turbolenza, ma poi riappare e non si muove. Mmmm, turbolenza: torniamo dal Tak.
Torno al Tak. Niente da fare, Ci passo un buon quarto d'ora. Ma niente da fare. Niente Sirene. Nada de nada.
Ma sento del calore che sale dai palazzi. Mmmm, forse il seeing sta veramente andando giù. Torno allo Zeiss. Effettivamente Marte ondeggia più di prima. Ma il Telementor se ne sbatte altamente: il Mare Sireneum è là e non si muove. Vabbè, non si discute.
Ultimo test. Filtro semi-apo Baader sul Telementor. Adesso l'immagine è decisamente più pulita ma anche assai più scura. Mi sembra di stare all'oculare di un Tak FC-50. Forse anche una qualcosina in meno. Appena riesco ad intubare lo Zeiss 50/540 ne riparliamo.
Comunque il punto è che OK vedrò pure più pulito ma, non solo non vedo niente di più, ma vedo pure di meno. I tre mari sono adesso appena al di sopra della soglia di visibilità. E' di nuovo lo stesso risultato che avevo avuto col SYW 108 contro il Traveler: questi rifrattori vintage fatti a mano non acquistano nulla con i filtri di riduzione colore. Il colore spurio è considerato come una sorta di necessità fisiologica e, come tale, totalmente ignorato dal progettista. L'attenzione va tutta nella figura. Per inseguire le mode del XXI secolo, ci sono invece oggi casi di strumenti in cui si sacrificano le performance (accuratezza della correzione) all'estetica (assenza di colore spurio). Non è così che è fatto il Telementor: la figura qui è talmente ottimizzata che qualunque intervento non migliora ma rischia di operare a detrimento delle performances. Insomma, si vede nettamente di più senza filtro (ancorché con i colori più caldi — ma bisogna fare un confronto continuo tra i due strumenti per accorgersene) che col Semi-Apo. Senz'altro la scarsa luce trasmessa da un 63mm farà la sua parte, ma invero non più di tanto: Marte ha un albedo elevato e sinceramente a 225x si vede perfettamente senza sentire la necessità di un diametro maggiore — ovviamente sì come risoluzione, ma non per mancanza di luce.
Beh, ecco qua. Mi aspettavo un risultato del genere dopo gli star test dei Telementor e dopo aver tirato con gli stessi ingrandimenti sulle famigerate placchette dei condizionatori. Ma poi la prova del nove va fatta sul cielo che ha confermato e rafforzato i test diurni (le placchette si leggevano perfettamente con entrambi ma un po' più agevolmente con lo Zeiss).
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Quello che non mi aspettavo, ma che rientra nella logica delle cose è che l'SR 4mm 0.965" a corredo di uno dei miei Vintage (un Tasco 10k 80/1200 dei bei tempi in cui gli 80mm avevano le celle registrabili, erano fatti a mano ed erano normalmente corretti tra lambda/6 e lambda/7 — salvo sorprese in positivo

) , senza la minima traccia di trattamento antiriflesso e quindi con cerchi concentrici che partivano da tutte le parti mentre Marte scorreva) e avendo il campo più ristretto di tutti ha messo in riga tutti i contendenti (i cui nomi non menzioniamo per cavalleria

). Del resto l'avevo portato non a caso: qualche giorno fa, in un testa a testa Plossls/Huygens/Ortho questo piccoletto, uscito per caso dalla cassetta degli oculari, aveva già fatto la voce grossa e messo a tacere tutti quanti.
C'è stata un'epoca in cui li facevano così, perché finivano appunto dietro a strumenti come il SYW 108 (venduti come "Observatory Model", e quindi con la qualità non si scherzava). Poi hanno cominciato a farli buoni al più come tappi portaoculari... quando si dice "il progresso"...!!!
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Buona serata a tutti/e
Massimiliano