skymap ha scritto:
Non credo ci siano dubbi che si possono trovare ottimi strumenti costruiti da artigiani italiani che sanno fare lavori di qualità, ma si rendessero un pò più visibili sul web non sarebbe male.
Alcuni non hanno nemmeno uno straccio di sito e per contattarli non è una cosa immediata. Ricordo la ditta Spada di Verona (mi pare) che faceva SC e forse produce ancora oggi, quanti astrofili giovani la conosceranno ?
Un pò più di visibilità non sarebbe male, diversamente è inevitabile che si finisca per andare sui soliti marchi commerciali. La pubblicità è l'anima del commercio ma forse preferiscono produrre pochissimi pezzi per seguire personalmente ogni lavoro...
ricordo personalmente il sig. mario spada con il quale ho parlato tante volte negli anni in cui era presente con i suoi strumenti....(sono proprio vecchio?).
Ma secondo me il problema è un'altro. Non hanno il sito, non si pubblicizzano ecc., credo perchè in fondo ad alcuni di loro non serva, visto che ti chiedono 4-5 mesi per consegnarti un'ottica (marcon) standard. cosa puo' significare? o che hanno moltissimi ordini, o che producono talmente poco e lentamente che il nr di pezzi è forzatamente ridotto.
Poi comunque impostare uno stabilimento per produrre industrialemnte pezzi d'ottica ......... in serie e a costi bassi costa molto molto, e anche qui capiamo perchè i nostri artigiani non possono fare certi trattamenti....semplicemnte perchè con la loro produzione non ammortizzeranno mai gli impianti necessari. Mario Spada - mi disse a suo tempo - che proprio per questi motivi usciva dal mercato amatoriale.
Ancora oggi vediamo dilettanti che si mettono a produrre strumenti, o ditte microscopiche che producono/commercializzano/trasformano..... non credo che finanziariamente questo abbia un senso. Io credo che o si realizza in larga scala un prodotto (e qui intendo non a livelli celestron o meade, ma neanche a livello .......non faccio nomi), o si è condannati a morire per insufficienza tecnologica. Non è che vendendo 100.000 euro all'anno (che è il fatturato di alcuni .....) si possono fare investimenti in macchinari o peggio ancora in ricerca. Io per mestiere produco articoli tessili in carbonio, fibre metalliche, aramidiche, antibatteriche, antifiamma, di sicurezza ecc. Bè vi posso garantire che da un'idea cavarne fuori un prototipo funzionante.......il conto si prosciuga tutte le volte, pur disponendo già di impianti produttivi all'avanguardia.
Forse tanti dimenticano che fare materiale astronomico è come fare qualunque altra cosa. Non basta la passione. Ci vuole capacità imprenditoriale, passione si certo, capacità nel far di conto e comunque capitale a sufficienza. Andatevi a vedere i bilanci di molti nomi che producono o vendono in Italia. Ho il massimo rispetto per chi ci prova, è un suo diritto, ma non ci si lamenti poi che per sopravvivere bisogna vendere cineserie o prodotti celestron/meade con il 20% di ricarico.
Il male è comunque il classico male italiano: polverizzazione, poca professionalità (un buon costruttore di telescopi, magari è un pessimo commerciale e non applica le regole base del marketing ad esempio), incapacità di innovarsi se non ricorrendo ad espedienti, preclusione verso l'innovazione (perchè costa tanto.... e i bilanci non lo permettono).
Scusate non voglio fare il professore, ma questo argomento è sempre stato dibattuto e vedo che sia che si tratti di produrre articoli tessili o telescopi, la solfa è sempre la stessa.
ciao
massimo