Fede67 ha scritto:
Forse ci si dimentica di un paio di piccolissimi particolari:
quella che oggi viene qui chiamata "spazzatura" costa meno di un telefonino e permette a molti giovani e non, indifferentemente dal fatto che sano appassionati, superficiali, curiosi, monomaniaci o capricciosi, di potersi avvicinare all'astrofilia.
Forse quello che scrivi potrei sottoscriverlo per i Seben, che effettivamente pur essendo scadenti costano quasi niente, e se non altro ci si vedra' la luna, le stelline medicee, gli anelli di saturno, le macchie solari se ti fai il filtro, albireo, la nebulosa di orione, e a quel punto, se non era proprio un capriccio, il neofita si appassiona e si prende un altro tele. Faccio anche notare che Seben rimborsa senza fare storie chi esercita il diritto di recesso e infatti su ebay ha pieno di feedback positivi.
Quando pero' la spazzatura, o se preferisci lo chiamero' piu' gentilmente "lo strumento ottico scadente" oltre ad essere scadente costa, allora il tuo discorso non torna piu'. E la spazzatura ha invaso il mercato in tutte le fasce di prezzo e in tutti i disegni ottici e se puo' essere vero che costa un po' meno degli strumenti onesti, e' altrettanto verissimo che quegli strumenti costano molto ma molto di piu' di quanto valgono. E che il loro prezzo e' determinato esclusivamente da quanto il mercato e' disposto a pagare.
Fede67 ha scritto:
Credete che un neofita si accorga di quante lambda frazioni abbia il suo nuovo "giocattolo" o se rispetti o meno il criterio di Abbe?
No, per ragionare in questi termini ci vuole un po' di esperienza.
Lo vediamo tutti i giorni: i neofiti cercano di spendere il meno possibile, guardano gli accessori, guardano le dotazioni ed i colori, ma non sanno nemmeno che esistono celle collimabili, non sanno neppure se il loro telescopio abbia tubo e fuocheggiatore in plastica o metallo, e comunque non sarebbero in grado di "apprezzare" un cryford rispetto ad un cremaglione cinese, anzi, manco sanno cosa sia.
questo non ne sarei cosi' sicura... anche i neopatentati non hanno esperienza di guida eppure....
Fede67 ha scritto:
Certamente i "vecchi" f/16 e f/18 erano belli, ma oggi, chi si comprerebbe un tubazzone lungo un metro e mezzo con un'apertura di soli 7 centimetri?
Nessuno, o quasi nessuno...
vero, anche se ne sono circolati e ne circolano molti piu' di quanto si possa pensare dai forums di astronomia amatoriale su internet
Va detta anche un'altra cosa, visto che ultimamente gli acro lunghi non erano di moda (questo destino li ha purtroppo toccati negli anni 70 con pessimi tubacci lunghi da supermercato, ce n'erano anche di cartone, ti ricordi?) chi li compra o li ha comprati negli ultimi anni, sono persone a cui servono. Appassionati della luna e del planetario, solaristi di ogni tipo, persone che osservano spesso da un sito con seeing orribile. E' tutto da vedere che si possa dire lo stesso di altri schemi ottici piu' "commercializzati". Magari succedera' di nuovo anche agli acro lunghi, chi puo' dirlo.
Fede67 ha scritto:
oggi possiamo avere dei catadiottrici dalle ottime qualità ottiche con focali di passa e due metri ed aperture "interessanti" a poche centinaia di euro, da poter usare anche su balconi miserandi e facili da trasportare...
per carita' ben vengano i catadiottrici (anche se a me non piacciono) ma quanti di questi catadiottrici raggiungono l'equilibrio termico? quanti dei loro utenti sono consapevoli che non sono ancora all'equilibrio quando lo mettono via? quanti acquirenti di strumenti del genere sanno che se hai un bel sito buio a forte escursione termica, strumenti del genere non raggiungono MAI l'equilibrio termico per nessuna notte dell'anno neanche stando fino all'alba?! Certo poi su internet si vedono i professionisti e i semiprofessionisti farci foto splendide... eh si', li tengono in cella termostatata di giorno (settata alla temperatura di 2-3 ore dopo il tramonto) se invece non ne hanno la possibilita', si orientano su altri disegni ottici... ma quanti acquirenti "medi" lo sanno?!
Fede67 ha scritto:
gli acromaticoni da un metro e rotti degli "anni belli" erano ben fatti, rifiniti meglio, ma costavano quanto una vettura...
oggi col costo di una piccola utilitaria ci si porta a casa si uno strumento lungo 2 metri e mezzo, ma con un'apertura di mezzo metro!
si potrebbe dire la stessa cosa dei computer.... ma invece in quel caso correttamente osserviamo che e' l'evoluzione tecnologica naturale e non una qualche meraviglia di cui esser grati ai signori produttori o alle loro trovate di sempre nuovi schemi ottici.... se ne prende uno iperspecialistico e lo si produce in versione plastica per gente che forse anche se fosse ottimo non risponderebbe alle loro esigenze...
Fede67 ha scritto:
Quindi benvengano i telescopi-immondizia su montature-immondizia con oculari-immondizia al costo di un telefonino del cavolo, perchè poi a spender soldi c'è sempre tempo...
Non ho capito se "ben vengano" per te (liberissimo! e poi se lo fai avrai i tuoi motivi. Se ti usi uno strumento scadente per uno scopo per il quale va benissimo e per il quale uno strumento migliore sarebbe uno spreco, ti do' anche ragione) oppure se "ben vengano" per gli altri - in questo caso ti chiederei di lasciare che anche questi altri, ascoltino i fatti e poi decidano a ragion veduta
Fede67 ha scritto:
il mercato è fatto da chi compera, non dai nostalgici...
cioe'? chi non compra plasticaccia secondo te non conta come mercato?
Fede67 ha scritto:
quello è collezionismo, e viaggia su fatturati ben diversi...
quello non lo so perche' io non sono collezionista e non ho amici collezionisti di niente e quindi non capisco cosa spinga le persone verso quella passione (forse altri lo potranno spiegare). Gli astrofili che conosco usano gli strumenti non li collezionano. Ci saranno certo dei collezionisti, ad es su robe tipo gli zeiss apq o telementor o gli oculari zeiss abbe, ma ad es io conosco una persona che ne ha due coppie del set completo, di zeiss abbe, e li usa.
Fede67 ha scritto:
Tornando alla questione iniziale, il perchè è per me abbastanza chiaro:
oggi come oggi una buona lente costa come una buona meccanica, e quindi è un "controsenso commerciale" montare una lente economica su una buona meccanica.
"Lente economica" e "lente scadente" non e' mica detto che siano la stessa cosa, soprattutto col progresso tecnologico. Gli acromatici ben fatti ma anche gli specchi possono essere economici ma non scadenti.
Fede67 ha scritto:
I casi ci sono, ma si contano sulle dita della mano di un mutilato di guerra:
uno dei pochi è il 62 Petzval di Scopos, che è perlomeno ingegnerizzato per utilizzo fotografico, ma che comunque sembra essere stato un flop micidiale...
non l'ho mai provato ma la mia impressione e' come ho scritto piu' sopra, che "flop"="lo compra chi gli serve (e non molte migliaia di altri astrofili)" e un mercato onesto funziona esattamente al contrario, si considera un successo vendere il prodotto a chi lo usera' con profitto (e tornera' e portera' tanti altri clienti...)
Fede67 ha scritto:
con gli stessi soldi si può infatti prendere un acro corto nettamente più largo, e chi se ne frega se il fuocheggiatore non è così bellino...

se ti serve un acro corto piu' largo (ad es. se non ti interessa la correzione cromatica o la profondita' di campo o un campo corretto eccetera eccetera) peccato che la variabile "se ti serve" e' un pochino in secondo piano rispetto a "quello che il mercato offre bell'e pronto sullo scaffale perche' la sua pigrizia gli impedisce di chiedermi cosa debbo farci".....
Fede67 ha scritto:
Per il discorso della compattezza, non c'è nulla come un 66 (o un 60 giapponese...):
è ovvio che non può competere con un 80/600 o roba simile, ma chi prende un telescopio da portare a tracolla e mettere su un cavalletto fotografico, generalmente valuta altri fattori piuttosto che il poter vedere o meno la Divisione di Cassini o risolvere M13...

sicuro, cosi' come ci sono anche i borg45 (in visuale sono meta' porzione della nouvelle cuisine che dice vicchio ma in foto fanno faville) e non dimentichiamo i binocoloni, quale scegliere fra tutti questi dipende da cosa ci vuoi fare.... non dovrebbe dipendere da cosa c'e' in negozio il giorno che ti decidi.... non ti sembra?
Fede67 ha scritto:
Of course, of course, imho...
