koss ha scritto:
Allora i calcoli portano a pensare che mandare nel 69 un navicella sulla luna è come se Ford avesse costruito una macchina di formula 1 odierna.
Questa è la stranezza, la stranezza che Clinton dichiarò al mondo fine anni 90, che nel 2017 l'uomo avrebbe posato il piede su marte, adesso va bene se nel 2018 si ritorna sulla Luna, la stranezza è che nel 1975 (30 anni fa) le Viking atterrarono su marte come l'enterprise, adesso si mandano sonde che atterrano dentro un pallone lanciato da Totti, non so se si è fatto un passo avanti.
Per me il problema non è che siamo dietro ora è che eravamo troppo avanti allora. (stranamente).
ciao
Nei calcoli dovresti anche aggiungere che all'epoca si era in piena guerra fredda. Solo pochi anni prima nel 62 con la crisi di Cuba si era rischiato l'olocausto nucleare.
Dominare lo spazio non era una questione di prestigio nazionale, ma una prioritá militare. E lo si é fatto, spendendo cifre da capogiro.
Oggi mandare uomini su Marte non frega niente a nessuno e anche le sonde mandate su Marte sono fatte oggi per risparmiare il piú possibile sui costi, dati gli enormi tagli al budget della NASA.
Guerra fredda finita fine della corsa allo spazio. Quello lontano ovviamente, perché quello vicino, fino all'orbita geostazionaria era e resta di rilevantissima importanza strategica e infatti quello che si manda in orbita oggi come strumentazione é ordini di grandezza superiore a tutto quello che era nel Viking.
Per quanto riguarda invece i pianeti extrasolari: i pianeti noi non li vediamo affatto infatti, proprio per la loro lontananza. Ma un pianeta puó comuqnue mostrare la sua presenza per via gravitazionale (che provoca delle piccole oscillazioni nella posizione della stella intorno a cui ruota) o offuscare la luce della stella stessa passandogli davanti (come una piccola eclisse). Queste sono cose perfettamente misurabili ed in base a questo si puó stimare massa e distanza del pianeta.
Vedere invece qualcosa di piccolo come un rover su un altro corpo celeste (anche se vicino come la Luna) é invece ben altra impresa. Come un altro utente ha ricordato, doduz, anche usando il piú potente telescopio oggi in circolazione, lo Hubble, e puntandolo verso la Luna, il massimo dettaglio che si potrebbe distinguere chiaramente avrebbe le dimensioni di un centro commerciale, ovvero molto ma molto maggiore di quella di un minuscolissimo rover.
Insomma io la contraddizione proprio non la vedo e mi stupisco che la veda il tuo amico ingegnere aereospaziale.