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MessaggioInviato: venerdì 14 settembre 2007, 8:11 
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Iscritto il: lunedì 13 agosto 2007, 19:21
Messaggi: 146
quelluomo ha scritto:
Salve a tutti.

Mi è venuta questa cosa in mente da tempo, però non sono mai riuscito ad arrivarne a capo, e vorrei da voi una risposta... probabilmente è solo una stupidaggine però... sono domande da liceale :D

Allora:

So che la velocità della luce non è superabile in termini di informazione (e vorrei delucidazioni anche su questo...). Ora: I corpi celesti, come pianeti e stelle o altro, hanno un moto circolare (rotazione attorno al proprio asse). La velocità tangenziale di un punto sulla superficie di questo corpo è data dal prodotto della sua velocità angolare con il raggio del corpo stesso (prendiamolo in considerazione come sferico...). Ho pensato: non può esistere un corpo celeste che, in un punto della sua superficie, abbia una velocità tangenziale superiore alla velocità della luce, dovuta ad un elevatissimo valore del suo raggio e/o del suo moto di rotazione (velocità angolare) ? Non intendo in termini di conformazione del corpo stesso (non ci vuole molto a dirmi che non esistono e basta, oppure che una stella non può avere una grandezza così o una rotazione del genere) ma se è semplicemente possibile relativisticamente...

Ringrazio in anticipo per le risposte :o





Un esempio "calzante" e reale potrebbe essere il campo magnetico di una stella di neutroni in rapida rotazione, mano a mano che ci si allontana dalla supercie della stella il campo magnetico in rotazione solidale con la stella aumenta effettivamente la sua velocità. Ad una certa distanza il campo magnetico per gli effetti relativistici dovrebbe rallentare ed "apparire" non più veloce della luce. (ho provato a fare qualche calcolo, senza però riuscire ad estrapolare la distanza a cui questo effetto si manifesterebbe, non ho idea di come dimostrarlo, mi piacerebbe sapere cosa accadrebbe all'eventuale spettro in termini di redshift). Il discorso che informazione "non viaggia più veloce della velocità della luce" è contraddetta da vari esperimenti ed in particolare quelli sulle coppie di particella/antiparticella.

wpro

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MessaggioInviato: venerdì 14 settembre 2007, 12:27 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
gippo ha scritto:
Oltre alla disgregazione del corpo all'aumentare della forza centrifuga, non sarebbe comunque possibile accelerare le particelle che si trovano sulla superficie fino alla velocità della luce, in quanto ci vorrebbe un'energia infinita per farlo.

Yes! :wink:
Ciao
Davide!

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Davide Ghiso
Meade Schmidt-Newton 6" (763mm F/5) - William Optics Zenithstar 66 ED - Eq6 skyscan Barlow 2x e 4x apo coma - Oculari meade superploss 26mm
Kellner 20 e 4 mm Ploss 10mm - Hiperion 8mm - Atik 383l+ monocromatic
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Davide Ghiso
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MessaggioInviato: venerdì 14 settembre 2007, 12:34 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
wpro, non mi risulta che sia stata contraddetto il trasporto informnazioni!
Quello a cui ti riferisci tu (particella-antiparticella), penso sia in relatà il riferimento allo stato hentangled, in cui una particella e la sua particella sono in uno stato tale che misuarto lo stato di una, si sa con certezza che lo stato dell'altra è quello opposto!
Infatti l'informazione non è creata nella zona dove viene misurata la particella, ma nel momento in cui si crea la particella entangled, quindi una volta misurato lo stato, sai si lo stato della sua antiparticella, ma non hai trasportato nessuna informazione, nel senso che non è poissibile mandare nessun tipo di messaggio (nemmeno un s.o.s) tramite questo metodo!
Mi sono spiegato veramente malissimo, ma spero di averti fatto capire!
ciao
Davide

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MessaggioInviato: venerdì 14 settembre 2007, 17:02 
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Iscritto il: lunedì 13 agosto 2007, 19:21
Messaggi: 146
GHISO983 ha scritto:
wpro, non mi risulta che sia stata contraddetto il trasporto informnazioni!
Quello a cui ti riferisci tu (particella-antiparticella), penso sia in relatà il riferimento allo stato hentangled, in cui una particella e la sua particella sono in uno stato tale che misuarto lo stato di una, si sa con certezza che lo stato dell'altra è quello opposto!
Infatti l'informazione non è creata nella zona dove viene misurata la particella, ma nel momento in cui si crea la particella entangled, quindi una volta misurato lo stato, sai si lo stato della sua antiparticella, ma non hai trasportato nessuna informazione, nel senso che non è poissibile mandare nessun tipo di messaggio (nemmeno un s.o.s) tramite questo metodo!
Mi sono spiegato veramente malissimo, ma spero di averti fatto capire!
ciao
Davide



Prendiamo una coppia particella-antiparticella, creatasi dal vuoto per effetto della indeterminazione quantistica, e poniamole una ad un estremo dell'universo e l'altra dall'altra. Se una viene ad essere annicchilata, anche l'altra lo farà, "istantaneamente". Questo è quello che indendevo io per trasmissione dell'informazione. In realtà credo che molto vi sia da scoprire ancora, del perchè o del "percome" di questo legame che prescinde le distanze e la velocità della luce. Propabilmente ha a che vedere con la "omogeneità" in termini di leggi fisiche dell'universo, ma è una mia pura opinione "speculativa" e non ho nulla a suo sostegno: mi piacerebbe fosse così, tutto qua!

La stessa velocità della luce non ho idea da cosa provenga e quali siano i mecanismi che la fissino: ovvero è un valore arbitrario oppure è fissata da qualche legge fisica o iterazione e se così quale o quali? Perchè proprio il valore misurato e non altri e perchè diventa una sorta di barriera invalicabile? Che rapporto vi è con l'universo? Perchè nel tempo questa velocità è variata? Quali sono le variabili che la regolano?

Come vedi più si va avanti e più si comprende che ne sappiamo, in fondo, assai poco.

ciao!!

wpro
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MessaggioInviato: venerdì 14 settembre 2007, 17:16 
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wpro153 ha scritto:

Prendiamo una coppia particella-antiparticella, creatasi dal vuoto per effetto della indeterminazione quantistica, e poniamole una ad un estremo dell'universo e l'altra dall'altra. Se una viene ad essere annicchilata, anche l'altra lo farà, "istantaneamente". Questo è quello che indendevo io per trasmissione dell'informazione.

Ma no!
Nella maniera più assoluta!
Ma è impossibile!
Senza polemica o altro , ma questa cosa è sbagliatissima!!
Ciao
Davide

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Davide Ghiso
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MessaggioInviato: venerdì 14 settembre 2007, 19:08 
wpro153 ha scritto:


Prendiamo una coppia particella-antiparticella, creatasi dal vuoto per effetto della indeterminazione quantistica, e poniamole una ad un estremo dell'universo e l'altra dall'altra. Se una viene ad essere annicchilata, anche l'altra lo farà, "istantaneamente". Questo è quello che indendevo io per trasmissione dell'informazione. In realtà credo che molto vi sia da scoprire ancora, del perchè o del "percome" di questo legame che prescinde le distanze e la velocità della luce. Propabilmente ha a che vedere con la "omogeneità" in termini di leggi fisiche dell'universo, ma è una mia pura opinione "speculativa" e non ho nulla a suo sostegno: mi piacerebbe fosse così, tutto qua!


Ma non è così, e Ghiso te lo ha detto; non è così che funziona il mondo, soprattutto la trasmissione delle informazioni

wpro153 ha scritto:
La stessa velocità della luce non ho idea da cosa provenga e quali siano i mecanismi che la fissino: ovvero è un valore arbitrario oppure è fissata da qualche legge fisica o iterazione e se così quale o quali? Perchè proprio il valore misurato e non altri e perchè diventa una sorta di barriera invalicabile? Che rapporto vi è con l'universo? Perchè nel tempo questa velocità è variata? Quali sono le variabili che la regolano?


Per calcolare la velocità della luce non bisogna ricorrere a chissà quale strana teoria; basta prendere le quattro equazioni di maxwell, nel vuoto: esse ti dicono tutto: che i campi elettrico e magnetico sono accoppiati, che essi si possono propagare come un'onda e che la velocità di tale onda è c, che è la radice quadrata del reciproco del prodotto delle costanti dielettrica e magnetica del vuoto. Perché abbia questo valore e non un altro, non è compito della fisica dirlo; qui andiamo nella filosofia/religione.


wpro153 ha scritto:
Come vedi più si va avanti e più si comprende che ne sappiamo, in fondo, assai poco.


Non bisogna essere troppo pessimisti; in realtà sono già molte le cose che sappiamo..


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MessaggioInviato: venerdì 14 settembre 2007, 20:33 
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Iscritto il: domenica 12 febbraio 2006, 16:08
Messaggi: 92
wpro153 ha scritto:


Prendiamo una coppia particella-antiparticella, creatasi dal vuoto per effetto della indeterminazione quantistica, e poniamole una ad un estremo dell'universo e l'altra dall'altra. Se una viene ad essere annicchilata, anche l'altra lo farà, "istantaneamente". Questo è quello che indendevo io per trasmissione dell'informazione. In realtà credo che molto vi sia da scoprire ancora, del perchè o del "percome" di questo legame che prescinde le distanze e la velocità della luce. Propabilmente ha a che vedere con la "omogeneità" in termini di leggi fisiche dell'universo, ma è una mia pura opinione "speculativa" e non ho nulla a suo sostegno: mi piacerebbe fosse così, tutto qua!

La stessa velocità della luce non ho idea da cosa provenga e quali siano i mecanismi che la fissino: ovvero è un valore arbitrario oppure è fissata da qualche legge fisica o iterazione e se così quale o quali? Perchè proprio il valore misurato e non altri e perchè diventa una sorta di barriera invalicabile? Che rapporto vi è con l'universo? Perchè nel tempo questa velocità è variata? Quali sono le variabili che la regolano?

Come vedi più si va avanti e più si comprende che ne sappiamo, in fondo, assai poco.

ciao!!

wpro
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Come ha giá detto GHISO la correlazione quantistica, o entanglement, benché sia un fenomeno di indubbio interesse, non contraddice di una virgola la relativitá (sia ristretta che speciale).

Semmai fa cadere un altro postulato della fisica, quello della "localitá" dello spaziotempo. In questa direzione sí ci saranno sorprese.

Per quanto riguarda la velocitá della luce: il perché abbia esattamente quel valore é un mistero, esattamente come la carica o la massa dell'elettrone. Vi sono delle teorie che postulano che essa sia cambiata con il tempo, ma tali teorie sono tutte da dimostrare e quindi vanno prese con le molle.

Per concludere: a me non pare affatto che noi ne sappiamo poco. Poco e tanto sono concetti relativi. Quello che conta é la velocitá con cui progrediscono le nostre conoscenze e considerando che solo cento anni fa si dibatteva ancora sull'ipotesi atomistica della materia, mi pare che di passi in avanti se ne siano fatti molti.


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MessaggioInviato: venerdì 14 settembre 2007, 22:20 
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Un'altra cosa importantissima!
Nel vuoto non si formano coppie (particella-antiparticella) deve essere presente qualcosa, almeno un fotone di energia maggiore della somma della massa a riposo dei 2 elettroni più di un MeV (un elettrone-positrone pesa 0,5 MeV) altrimenti si violerebbe il postulato della conservazione dell'energia!!
Magari fosse così!!
ciao
Davide

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MessaggioInviato: sabato 15 settembre 2007, 10:18 
quelluomo ha scritto:
Salve a tutti.

Mi è venuta questa cosa in mente da tempo, però non sono mai riuscito ad arrivarne a capo, e vorrei da voi una risposta... probabilmente è solo una stupidaggine però... sono domande da liceale :D

Allora:

So che la velocità della luce non è superabile in termini di informazione (e vorrei delucidazioni anche su questo...). Ora: I corpi celesti, come pianeti e stelle o altro, hanno un moto circolare (rotazione attorno al proprio asse). La velocità tangenziale di un punto sulla superficie di questo corpo è data dal prodotto della sua velocità angolare con il raggio del corpo stesso (prendiamolo in considerazione come sferico...). Ho pensato: non può esistere un corpo celeste che, in un punto della sua superficie, abbia una velocità tangenziale superiore alla velocità della luce, dovuta ad un elevatissimo valore del suo raggio e/o del suo moto di rotazione (velocità angolare) ? Non intendo in termini di conformazione del corpo stesso (non ci vuole molto a dirmi che non esistono e basta, oppure che una stella non può avere una grandezza così o una rotazione del genere) ma se è semplicemente possibile relativisticamente...

Ringrazio in anticipo per le risposte :o


Vista la preparazione da liceale, cercherò di spiegarti in modo più chiaro possibile, anche perché, a suo tempo, avevo anche io le stesse domande (alle quali non trovavo risposta!). Allora, intanto la velocià della luce non è solo non superabile in termini di informazione; è più corretto dire che la velocità della luce non è mai superabile dalle onde elettromagnetiche e non è mai raggiungibile da qualsiasi corpo dotato di massa. Quello che succede, ai corpi massicci, è che mano a mano che ci si avvicina alla velocità della luce, l'energia delle particelle tende rapidamente ad infinito per v=c (o in alternativa possiamo considerare che la massa (relativistica) aumenta di molto fino a tendere all'infinito per v=c )e quindi tale velocità limite non si raggiungerà mai perché ci vorrebbe energia infinita.
Ora, nel caso dei corpi in rotazione, valgono le stesse regole della relatività ristretta, in particolare la velocità di rotazione non può raggiungere la velocità della luce. Quindi, oltre ai soliti effetti di contrazione delle lunghezze e dilatazione dei tempi, che in questo caso non ci servono, le parti più esterne non raggiungeranno mai c; se l'energia di cui dispone il corpo in rotazione è molta, potranno arrivare a velocità prossime a c, mentre le parti più interne, ancora a regime classico, avranno velocità angolari diverse: il corpo non è più rigido ma è in rotazione differenziale. Tutto questo senza considerare gli effetti della forza centrifuga i quali sono comunque molto importanti.


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MessaggioInviato: sabato 15 settembre 2007, 11:24 
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Iscritto il: sabato 21 luglio 2007, 14:27
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daniele.gasparri ha scritto:
Vista la preparazione da liceale, cercherò di spiegarti in modo più chiaro possibile, anche perché, a suo tempo, avevo anche io le stesse domande (alle quali non trovavo risposta!). Allora, intanto la velocià della luce non è solo non superabile in termini di informazione; è più corretto dire che la velocità della luce non è mai superabile dalle onde elettromagnetiche e non è mai raggiungibile da qualsiasi corpo dotato di massa. Quello che succede, ai corpi massicci, è che mano a mano che ci si avvicina alla velocità della luce, l'energia delle particelle tende rapidamente ad infinito per v=c (o in alternativa possiamo considerare che la massa (relativistica) aumenta di molto fino a tendere all'infinito per v=c )e quindi tale velocità limite non si raggiungerà mai perché ci vorrebbe energia infinita.
Ora, nel caso dei corpi in rotazione, valgono le stesse regole della relatività ristretta, in particolare la velocità di rotazione non può raggiungere la velocità della luce. Quindi, oltre ai soliti effetti di contrazione delle lunghezze e dilatazione dei tempi, che in questo caso non ci servono, le parti più esterne non raggiungeranno mai c; se l'energia di cui dispone il corpo in rotazione è molta, potranno arrivare a velocità prossime a c, mentre le parti più interne, ancora a regime classico, avranno velocità angolari diverse: il corpo non è più rigido ma è in rotazione differenziale. Tutto questo senza considerare gli effetti della forza centrifuga i quali sono comunque molto importanti.



Hai centrato in pieno cosa cercavo. Grazie per la spiegazione. :D

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Strumentazione:
Skywatcher 80ED Pro su montatura Meade LXD75 con Autostar, fuocheggiatore elettronico, oculari da 26mm Meade, 15mm Celestron e 5mm Hyperion, lente di barlow Meade 2X, Canon EOS400D non modificata con obiettivi Canon EF 18/55 e Sigma APO 70/300, rifrattori guida 70/700 Konus e 70/300, Meade LPI, filtri Baader UHC-S e Astrosolar, anelli decentrabili e scatto remoto autocostruiti, notebook Dell Latitude A560.


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