diglit ha scritto:
eh sì, Peter. Forse!
Il mio "forse" significa che sono due cose molto diverse.
Premetto che amo molto i dobson così come i ... rifrattori (agli antipdi insomma!) e non ti nego che sto costruendo un 24 pollici che non è proprio un dobson classico (in quanto è equatoriale) però ne ha la filosofia e quindi non sono certo il migliore esponente degli strumenti di diametro "medio" ma costosi.
Però bisogna dire che lo scopo di un R-C come quelli di cui parliamo (che sono strumenti DAVVERO belli) sono altri.
E' vero che con dovuti accorgimenti anche un dobson può essere usato per fotografare ma è anche vero che, se dovessi costruirmi un osservatorio dedicato all'imaging, SICURAMENTE opterei per uno dei due R-C di cui parliamo (ma ce ne sono anche altri molto belli in circolazione: vedi A.M. e simili).
Purtroppo è più difficile guardare dentro uno di questi strumenti che in un dobson di generosa apertura. Indipendentemente dal fatto che siano più o meno ben costruiti e quindi esibiscano prestazioni ottico-meccaniche più o meno ecclatanti, a quasi ogni star party che si rispetti è facile buttare l'occhio all'oculare di un dobson da 16-18-20 o più pollici, molto più difficile farlo in un R-C puro (come quelli menzionati) poiché sono strumenti che, normalmente, stanno in postazione fissa.
Il paragone è sempre difficile. Gli schemi ottici nascono per assecondare esigenze a volte diverse tra loro e anche se possono "adattarsi" a fare quello per cui non sono progettati inizialmente, questo non significa che possano rivaleggiare ad armi pari con strumenti specificatamente progettati per farlo.
Per esperienza:
Se guardi dentro a un (BELLISSIMO!) s-c da 14 pollici (cito un C14 per tutti) e fai osservazione del profondo cielo vedi... qualcosa. Se guardi dentro a un dobson da 20 pollici (che costa forse meno) vedi molto di più.
Se però li utilizzi in fotografia scopri che la profondità di ripresa è maggiore nel C14 ed è anche possibile fare pose più lunghe anche in virtù di minori assestamenti meccanici dell'ottica, delle celle, etc... Ancora di più nel caso di uno degli R-C citati.
Anche perché altrimenti non avrebbe senso spendere soldi nella progettazione e costruzione di strumenti di valore economico così diverso.
Con questo sono anche io concorde nell'affermazione umorale che tutti noi (almeno io) astrofili di possibilità medie facciamo davanti a certi prezzi.
Tante volte per miglioramenti anche risicati il costo da pagare è molto alt ma questo è normale nella ricerca della massima prestazione.
Io sono contento che sia nato il nocktis così come mi fa piacere vedere bravi artigiani che propongono soluzioni nuovo o semplicemente in disuso ma fondamentalmente valide.
Spero solo che, conoscendo i costi di creazione e mantenimento di una linea di produzione, distribuzione e assistenza di questi strumenti si creino "nicchie" di mercato che diano loro la possibilità di vedere progetti ben realizzati "vincere" sulla massificazione della produzione americano-cinese-giapponese.
Paolo
A volte una cosa bella esteticamente non rispecchia il reale valore dello strumento o le ottiche ciofeche che danno in giro.
per il resto sono d'accordo con te.
Per rispondere ad altro utente, la differenza sostanziale fra un RC ed un SC:
RC ha lo specchio primario iperbolico che ha un rapporto di apertura forzato a F.3 di solito e un secondario iperbolico;
SC gli specchi sono sfericia mentre all'inizio del cammino ottico vi si trova una lastra correttrice a superficie asferica.
Nè va da se che lo strumento RC è più difficile da costruire, di solito hanno una luminosità F.8.0, anche se ultimamente si vedono anche F 6.0 con ottiche star instruments e, che io sappia nessun rivenditore Italiano ha la distribuzione, vedasi sito
http://www.star-instruments.com/telescope.html)
Poi la differenza meccanica non dovrebbe esistere, anche se sono una componente fondamentale del telescopio.
Mettiamo il caso che le ottiche (diciamo un 360mm) sul banco sembrano buone, ma se gli accoppi una cella da schifo, mettiamo 3 punti di appoggio spessi 1 mm in cartone, il supporto del secondario e il tubo in alluminio tenero, spesso solo 2 mm, lo paghi tantissimo ed in contanti ma, ecco che il telescopio è da buttare, in quanto ha una dilatazione pazzasca e le figure di diffrazione sono ottagonali; provare per credere.