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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: errori e misure
MessaggioInviato: mercoledì 29 agosto 2007, 20:17 
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Iscritto il: lunedì 13 agosto 2007, 19:21
Messaggi: 146
Lead Expression wrote:

Non puoi tralasciare la teoria degli errori, l'errore fa parte della misura (i corsi di misure me lo hanno insegnato... ). L'errore, per definizione, è dettato sia da problemi legati al misurante sia legati al misurando. Quello di cui parli è una sorta di instabilità del misurando nel tempo di misura (se tu fossi capace di fare misure a livello elettronico e potessi farla in un istante di tempo fissato, la tua misura sarebbe esente da errori!). Questa è parte integrante dell'errore e viene sempre tenuta in conto.

^^^^^

Ed il principio di indeterminazione?....

Wpro

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 Oggetto del messaggio: Re: errori e misure
MessaggioInviato: mercoledì 29 agosto 2007, 20:56 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
wpro153 ha scritto:
Ed il principio di indeterminazione?....


Il principio di indeterminazione difatti offre una legge per la stima (per questa, e solo per questa, al 95%, poiché è una gaussiana) dell'errore di misura della posizione di un elettrone. Relativamente al tuo esempio del pezzo di carta, sicuramente l'errore introdotto dal principio di indeterminazione è terribilmente più piccolo di tutti quelli dovuti a moltissimi altri fattori. Ma non per questo si può dire che la misura non è valida o non è coerente ai modelli. Come dice Stephen Hawking (quello sopravvalutato :) ) in fisica non esiste una legge certa, ogni legge può essere validata o smentita. La natura non è detto lavori con seni e coseni, ma finché i modelli riusciranno a darci dei risultati vicinissimi all'esattezza (sempre considerando l'errore che pur sempre commettiamo) perché dire che quei modelli non sono coerenti o precisi?

Forse non ho capito bene il tuo punto di vista, ma questa discussione sta finendo sul filosofico :)

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 Oggetto del messaggio: Re: errori e misure
MessaggioInviato: sabato 1 settembre 2007, 10:00 
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Iscritto il: lunedì 13 agosto 2007, 19:21
Messaggi: 146
Lead Expression ha scritto:

Forse non ho capito bene il tuo punto di vista, ma questa discussione sta finendo sul filosofico :)


Il problema sta proprio nel fatto che non è possibile determinare i confini. Neppure tra filosofia, scienze, astronomia, fisica e matematica (ne mancano molte altre).

Come ben sai l'insiemistica è "saltata" proprio per la "rigidità" delle proprie definizioni che infine l'hanno indotta in contraddizione (come il paradosso di Russel ha ben svelato). Anche la matematica con Goedel (ma anche altri) tende più alla logica formale e alla filosofia, proprio per non cadere nello stesso errore dell'insiemistica.

Questo anche può apparire O.T. ad una prima analisi, ma vorrei ricordare come recenti esperimenti sul dualismo onda particella rischiano di affossare definitivamente la fisica, almeno nella formulazione in cui la conosciamo. In particolare un recente esperimento prevede di inviare un solo fotone ad un particolare prisma che riflette da una parte la particella e dall'altra l'onda. Ci si aspetterebbe o l'onda o la particella da un lato, ma il problema è che (dopo accurate verifiche sperimentali) "contemporanemente" sia l'onda, sia la particella arrivano in punti e rivelatori diversi a destinazione. Anche se può apparire paradossale, l'orientamento di alcuni scienziati (che personalmente mi intriga non poco) è che i due punti, anche se "percepiti lontani e differenti", sono in realtà lo stesso punto dello spazio.

Il tutto per dire che la fiducia nelle misure e nelle discipline scientifiche va sempre riposta con molta attenzione e che bisogna essere sempre pronti a ridiscuterne i fondamenti e i dogmi come l'insiemistica purtroppo insegna.

wpro

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MessaggioInviato: sabato 1 settembre 2007, 23:12 
Di questo esperimento sicuramente la parte più interessante sarebbe sapere come hanno fatto quei ricercatori a produrre un singolo fotone,
probabilmente con un laser a cavità ( YIG ) oppure con un Maser o Micromaser_ Comunque indipendentemente da ciò e supponendo che l' esperimento sia stato condotto con assoluto rigore e pertanto il risultato attendibile, oltre che a smentire diverse teorie si può dedurre che siamo ancora lontani dal capire qualchecosa sul loro funzionamento; per esempio potrebbe essere la conferma che il fotone in realtà non si muove o perlomeno non come lo intendiamo noi o che non viaggia alla velocità della luce_

Premettendo che il fotone non è associato solo alla luce ma a ogni tipo di radiazione elettromagnetica ( vedi proprietà del F.)
cercherò di essere il più chiaro possibile esprimendo questa volta un mio concetto; se parto dal presupposto che il F. sia una particella
stabile e relativamente statica immersa in un campo E.M. diciamo per semplicità cosmico ( perdonatemi ma è solo per chiarezza ) e prendendo
in esame solo lo spettro del visibile, potrei dedurre che la luce si propaga per effetto dello scambio di cariche tra una particella F.
e quella immediatamente vicina esattamente come una carica elettrica si propaga in un conduttore, con la differenza che, nel caso
della luce, il conduttore è il campo E.M. o più precisamente una sua perturbazione; la luce che noi vediamo potrebbe essere semplicemente l' effetto " visivo " dello scambio delle cariche_
Esiste un esempio che calza alla perfezione con questo concetto ed è quello che avviene quando un aereo supera la velocità del suono
( oltretutto vi è una correlazione tra velocità della luce e velocità del suono: 300mt/s - 300000Km/s circa); se noi associamo l' aereo ad una
singola particella F. e l' aria in cui esso muove al campo E.M. il " bang " che noi sentiamo non potremmo che associarlo ad un
lampo di luce pertanto n aerei producono un "bang" continuo e di conseguenza una perturbazione dell' aria, n particelle un fascio di luce e pertanto una perturbazione del campo E.M. _Se volessimo fare un pò di conti si potrebbe trovare una correlazione anche nel dominio del tempo e delle frequenze_

A questo punto, ritornando all' esperimento di quei ricercatori potremmo dedurre che quello che hanno rilevato i due sensori sia
semplicemente un F. che comunque era già lì e che si è manifestato perchè eccitato dal generatore di F. pertanto lo split ottico o quel
particolare prisma non poteva dividere il F. nelle sue componenti proprio perchè il F. non vi è passato attraverso_

per favore non massacratemi....


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MessaggioInviato: lunedì 3 settembre 2007, 15:39 
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Vale75 ha scritto:
per quanto riguarda l'argomento big bang, particelle, forze, spazio-tempo un best seller ( molto scorrevole e piacevole da leggere) e' sicuramente "Dal big bang ai buchi neri" di S. Hawking


Volevo ringraziarti per il consiglio. Questo libro è davvero favoloso... :)

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MessaggioInviato: giovedì 6 settembre 2007, 11:57 
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potresti leggere anche L'universo elegante e la trama del cosmo di
Green
sono un po' discutibili negli aspetti estremi legati alla teoriadelle stringhe (bisognerebbe leggere anche un antidoto tipo "neppure sbagliata" - che non ho ancora letto), ma su tutto ciò che sta a monte della teoria delle stringhe (compreso il teletrasporto quantistico) sono ben fatti


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MessaggioInviato: sabato 8 settembre 2007, 15:08 
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Mi inserisco anch'io, ho dato una veloce lettura a tutti i vostri interventi.
Volendo rientrare in argomento *velocità della luce*, volevo chiedervi un parere. Premetto che non ho molte conoscenze sull'argomento, per cui viaggio "a suon di logica": ma se la luce non è fatta di materia (che sappiamo non può superare tale velocità), allora la luce stessa potrebbe superare la propria velocità? Spero di essermi spiegato... :roll:


Cioè, sappiamo che c dovrebbe essere di circa 300.000km/s, ma se trovassimo un modo per aumentare questa velocità a 301.000km/s, in teoria sarebbe possibile?

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MessaggioInviato: sabato 8 settembre 2007, 15:33 
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premettendo tutta la mia ignoranza - stando alla relatività generale no.
non è un problema di materia ... in un certo senso la luce è fatta di materia dato che i fotoni (quanti di luce - pacchetti di energia elettromagnetica) sono privi di massa a riposo, ma non in movimento e l'avere massa è la proprietà principale della materia....e al dispora della velocità della luce la massa diventa infinita.
senza dimenticare l'equivalenza materia/energia stabilita nella famosa equazione e=mc2 - non è solo una formula è l'espressione di un'unità fondamentale che a livello di particelle elementari è pane quotidiano: la perdita di massa in un processo di fissione nucleare è compensata dal rilascio di energia - tanto per fare un esempio

è un po' come se fossero due facce della stessa medaglia (pensa anche al dualismo onda - particella...)

il tutto ammesso che la relatività generale sia valida (come tutto fino ad oggi fa pensare - sappiamo però che normalmente le teorie scientifiche hanno dei limiti che sono approssimazioni successive alla "verità" - che parola impegnativa - quello che no si sa è quali parti delle teorie si riveleranno "false" e fino a che scala le teorie continuano a mantenere il loro valore descrittivo e predittivo - pensiamo alla meccanica newtoniana vailidissima per il quotidiano, ma anche per i voli spaziali..)



gasp ...
spero di non aver detto troppe c*****e - forse in questa sezione del forum faccio meglio a leggere senza intervenire..


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MessaggioInviato: sabato 8 settembre 2007, 15:50 
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Iscritto il: venerdì 15 dicembre 2006, 13:36
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yourockets ha scritto:
gasp ...
spero di non aver detto troppe c*****e - forse in questa sezione del forum faccio meglio a leggere senza intervenire..


Siamo in due :wink:

Comunque quest'argomento lascia parecchi interrogativi soprattutto a chi, come me, è ignorante in materia.

Allora, i fotoni (in movimento), sono massa? Se sì, e=mc2 porterebbe a pensare che la luce crea una quantità di energia immensa, più di ogni altra cosa, dal momento in cui nella famosa formula, per bilanciarla, servirebbe un'energia enorme!

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MessaggioInviato: sabato 8 settembre 2007, 17:27 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
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Tipo di Astrofilo: Visualista
secondo me siamo almeno in tre :lol:
ma occhio: i fotoni a riposo ( astrazione teorica) hanno massa nulla.... ma non sono mai a riposo, proprio perchè altrimenti cesserebbero di esistere - dato che oltre che massa nulla avrebbero energia nulla.
in sostanza: più di così non possono fare ... :lol:
questo sempre ammesso che io sia anche solo vagamente attendibile

ricordiamoci sempre che parlare di particelle elementari che si muovono a velocità che implicano effetti relativistici non è proprio come bere un bicchier d'acqua.
Feynman diceva che nessuno in realtà capisce la meccanica quantistica - il che vuol dire che insostanza nessuno riesce a farsi una rappresentazione efficace di una particella e dei suoi comportamenti e proprietà (cos'è lo spin? il momento angolare di una cosa che non è una "cosa ", ma una funzione d'onda collassata nel momento in cui la misuri ... mah ... )


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