Alkaid ha scritto:
Beh non tutti hanno la cultura di capirne molto sulle pubblicazioni dell'Astrophysical Journal.
Io mi fermo alla notizia così come è stata riportata.
Un "buco vuoto" contrario del "buco nero" è una piramidale sciocchezza. Forse il giornalista che ha battuto la notizia aveva dimenticato di fare l'esame del palloncino...
Pur supponendo che sia una enorme area priva di stelle, nebulose e galassie, come si fa a dire che c'è il vuoto?
Il mezzo interstellare o ISM permea tutto l'Universo sebbene con densità e composizione chimica diversa.
Questo buco vuoto sarebbe una regione dello spazio addirittura priva di mezzo interstellare?
Mah!
Neppure io mi piazzo fra quelli che hanno la cultura per capire "a fondo" le pubblicazioni dell'ApJ, ma -se salto volentieri le paginate di formule matematiche certamente ostiche- vado a leggermi perlomeno le conclusioni, cosicché non mi permetto (proprio perchè "non so così bene") di dare dell'avvinazzato a chi scrive cose che non capisco fino in fondo.
O della piramidale sciocchezza a una deduzione fatta da ricercatori che di cosmologia ne sanno certo più di me.
Un estratto, brutalmente tradotto, delle conclusioni del lavoro dice:
Abbiamo registrato una riduzione significativa della luminosità superficiale media e del conteggio di radiosorgenti dalla "NVSS survey" (è il progetto Very Large Array Sky Survey condotto dal NRAO-National Radio Astronomy Observatory)
a 1.4 GHz nella direzioned del "WMAP cold spot" (un punto "estremamente freddo" sulla mappa di WMAP: di circa 70 microKelvin inferiore alla media)
. (...) Analogamente a precedenti lavori, escludiamo artefatti strumentali in WMAP dovuti a correzioni di campo (...) Si dovrebbe condurre un esame più completo delle incertezze statistiche (...). Con queste avvertenze, concludiamo che la chiazza fredda è causata da effetti lungo la linea di vista, e non dalla superficie di ultima diffusione (quella provocata dall'esplosione del BB, grosso modo)
. Qualsiasi non gaussianità (cioè, non casualità, quindi
causalità)
della chiazza fredda di WMAP, avrebbe quindi un'origine locale.
Un volume di raggio di 140 Mpc completamente vuoto a z<=1 (cioè a basso redshift, quindi "locale" o quasi...)
è sufficiente a creare la magnitudine e la dimensione angolare della chiazza fredda mediante un tardo effetto Sachs-Wolfe integrato (v. definizione
qui; tardo= "vicino").
Queste conclusioni, abbastanza accessibili, vanno quindi a incidere sulla nota questione della radiazione di fondo e della sua anisotropia, che sarebbe l'elemento caratterizzante della sua formazione ai tempi del BB, tendenzialmente mettendola in discussione.